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2 settembre 2011

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo intervento di Barbara
Monika, sguattera

Carissime Janine, Monika e Giacomo,
sono un pò in crisi, non mi sento più a mio agio con questa storia.
Mi pare che stia derivando, da una costruzione letteraria di pura fantasia, senza nessuna aderenza alla realtà, verso un tipo di finzione che non mi piace, con riferimenti a terribili fatti di cronaca che mi ripugnano. 
Caro Giacomo non volermene, non ho letto il libro da te citato, per cui non parlo con cognizione di causa. Resta il fatto che sono improvvisamente entrata in crisi e che ho bisogno di "staccare la spina" almeno temporaneamente.
Non escludo di ricominciare a scrivere in futuro, ma attualmente mi sento così. Le storie che ho scritto mi hanno preso la mano e sono parecchio in turbata, per cui scusatemi.   Nella realtà sono una persona mite e gentile. 
Un caro saluto a tutti
Barbara.

1 settembre 2011

LA SGUATTERA A DIETA 7


Cara Monika,
in merito al messaggio di Madame Janine che hai pubblicato, ribadisco nuovamente  che la dieta serve all’efficienza ed anche alla salute della serva.
La sguattera Lucia è in sovrappeso, cosa che sicuramente non giova né a salute né ad efficienza. Poiché con le buone non calava ho deciso di usare le maniere forti, comunque per un tempo limitato. Oggi infatti la serva è tornata alla dieta che dovrebbe permettere un graduale rientro nel peso forma. Sarà mia cura fare in modo che svolgendo i propri compiti svolga anche un adeguato esercizio fisico.
Un saluto, Barbara

Cara Monika,
oggi la Signora mi ha permesso di tornare a mangiare normalmente!  La Signora ha ora la fissa che io non assuma sufficienti fibre, per cui oltre a darmi quasi tutto integrale mi obbliga a prendere anche della crusca, manco fossi un  pollo od un coniglio!
Ti descrivo la giornata. Sveglia alle 6, rapido riordino e poi devo servire la lauta colazione alla Signora. Tieni conto che ieri avevo mangiato solo minestrina. La Signora mi ha ripreso perché restavo incantata a guardarla spalmare burro e marmellata sulle fette biscottate. Finalmente mi è stato dato il permesso di provvedere al mio cibo: fiocchi di cereali, misti a crusca con un po’ di latte magro ed uno yogurt. Insomma, a parte il sapore della crusca, neanche male. La Signora mi ha fatto indossare un paio di bracciali ed un paio di cavigliere appesantite, in modo che muovendomi io consumi più energia. All’inizio sembrava facile, ma adesso, dopo una giornata devo dire che mi dolgono braccia e caviglie. Poi sono arrivate le faccende pesanti: lavare pavimenti in ginocchio e fare il bucato grosso a mano. Ho dovuto accompagnare la Signora a fare spese, così come mi trovavo e lei invece sempre elegante. Poi la preparazione del pranzo, con la Signora esigentissima che mi ha fatto buttare una bistecca perché appena troppo rosolata, io mi sarei mangiata anche la padella! Per pranzo mi ha concesso di fare una pasta fredda con tonno pomodori e cipolla, in pratica gli avanzi e una scatoletta. Da bere, come al solito tè in abbondanza, l’unica cosa che mi concede oltre all’acqua. Poi mi è toccato lavare i piatti, con la Signora che sbirciava non tentassi di recuperare qualcosa dalla spazzatura. E nel pomeriggio la Signora ha deciso di farsi una corsa nel parco. Inutili le mie obiezioni che faceva troppo caldo, mi son dovuta mettere una vecchia tuta sformata e seguirla al parco. Ora immaginatevi la scena: una Signora snella che corre, seguita da una grassona che barcolla gocciolando sudore da ogni poro. E supplicano, senza fiato di rallentare, tenendosi la milza. Ecco, ovviamente la grassona ero io.
Rientrate ho dovuto stirare gli arretrati dei giorni scorsi. Una operazione sempre piacevole, con il caldo che fa.
E per cena, un'altra minestrina alla crusca seguita da ricotta e radicchio e up pò di pane. Una pesca come contentino.
E’stata dura anche oggi e la fame si fa sempre sentire, ma  mi sento un po’ più in forze.
Ciao Monika,
grazie di tutto.
Lucia

Questioni di metodo

Pubblichiamo un breve intervento di Mme Souillon.
Monika, sguattera

QUESTIONI DI METODO
Pongo un breve quesito ai gentli Barbara e Giacomo: qual è la finalità nel mettere a dieta una serva? Il renderla piú efficiente, pronta ed energica oppure afffamarla? In tal caso la dieta avrebbe uno sxopo prettamente punitivo. Ma, attenzione: una punizione deve sempre essere somministrata a fronte di una seppur lieve, finanche lievissima, mancanza.
A presto.
JS