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12 settembre 2012

LAST DISH: MAIDS IN RUBBER GLOVES & RUBBER APRONS


PENSION BALNEARIA 52


Cara Monika,
dopo alcuni giorni di cura con l’elettroterapia alle parti basse siamo ormai devastate. Siamo diventate psicologicamente dipendenti dei ripetuti orgasmi, nonostante alla lunga risultino dolorosi. E naturalmente la perra decide che è ora di finirla con questa pacchia. Veniamo convocate nella sala per l’electroterapia. Qui ci fanno spogliare e la perra mi fa indossare una nuova tenuta. Un corsetto, sul modello di quelli di una volta con le mitiche stecche di balena, per renderlo ancora più rigido e costrittivo. Il tessuto è estremamente robusto ed all’interno si vedono le placche di contatto. Il corsetto, già stretto di suo, viene stretto all’inverosimile, mediante lunghe stringhe. Pensa che a tirare le stringhe si mettono le gigantesse Gog e Magog. Il corsetto viene stretto al punto da rendere difficile respirare. La gabbia toracica, infatti è compressa e si è costrette a fare dei piccoli frequenti respiri, manco fossimo dei cuccioli. E’un modello di quelli all’antica, lungo, stringe anche i fianchi ed in alto arriva a fornire un punto d’appoggio alle mammelle, che però restano libere. Sul davanti e sul retro del corsetto sono ricavate delle piccole tasche di cui ignoriamo l’uso.
Anche oggi la perra ha deciso di valersi dell’opera del cronista.
CRONISTA> Buongiorno cari spettatori. Sono presso la Pension Balnearia per un altro interessante servizio sull’Electroterapia. Ingeniera mi può illustrare il programma odierno?
PERRA> Prima delle spiegazioni tecniche vorrei informarvi che ho deciso di vietare le ripetute peccaminose stimolazioni delle serve. Questi lascivi trattamenti rischiavano di vanificare mesi e mesi di rigida disciplina. Per cui da oggi si cambia registro e si torna ai buoni vecchi metodi. Ingeniera a lei la parola.
INGENIERA> Come potete vedere alla serva viene fatto indossare un robustissimo corsetto, rinforzato con le tradizionali stecche di balena. E’indispensabile che il corsetto sia ben stretto, per permettere un efficiente contatto con i muscoli da sollecitare. Ora Gog e Magog prendono le stringhe e lo allacciano ben stretto, forza, non abbiate paura, tirate ben forte.
NADIA> BASTAAA MI STATE SOFFOCANDO!! Ogni respiro è uno sforzo. Le mani mi vengono fissate dietro la schiena, con delle apposite cinghie. Ed ecco che l’ingegnera mi soppesa le mammelle e tocca i capezzoli.
INGENIERA> Bene, vediamo di occuparci delle tue “tetas”, come sei sensibile ti si sono già rizzati i “pezones”.
NADIA> Mi mette delle lunghe fettucce attorno ad ogni mammella e le stringe alla base, facendo assomigliare i seni a due palloncini. Ed ora delle pinzette metalliche mi vengono applicate al capezzolo. AIAAAA ..AIIAAA che male! …non resisto…
CRONISTA> Che male, poveretta….
PERRA> Il bavaglio, mettete il bavaglio a questa puta starnazzante!
NADIA> MMMMFFFFTHH … ed ecco che sono nuovamente impossibilitata anche ad urlare. Ed ecco che l’ingegnera si avvicina e, così in piedi come sono, mi infila i soliti odiosi ovetti davanti e dietro. Vengo nuovamente fatta salire sui blocchetti isolanti. Ho la pelle d’oca e tremo visibilmente.
INGENIERA> Cominciamo a stimolare i muscoli del torace…. CLICK
NADIA> UMMFF…… il formicolio è fortissimo, doloroso e mi provoca contrazioni ritmiche dei muscoli del torace
PERRA> Vediamo puta, se godi anche così. Ingeniera, aumenti la corrente, mi sembra che l’esercizio non sia sufficientemente energico.
INGENIERA> Tranquilla, siamo solo al secondo scatto, ve ne sono altri otto, si fidi. Raddoppiamo la corrente… CLICK
NADIA> Ora le contrazioni sono tali che mi torco come una salamandra. Ben presto cado dai blocchi isolanti AUUUUUU UHHHHHHHHHHH la scossa alle parti intime è terribile.
PERRA> Caspita, che velocità a risalire sui blocchi isolanti. Vorrei che diventasse altrettanto veloce a lavorare!
NADIA> E questo supplizio continua a lungo … ogni tanto l’ingeniera rilascia il pulsante, per farmi riprendere fiato ma inesorabilmente di lì a poco lo schiaccia nuovamente provocandomi un'altra sequenza di terribili scosse. Quando ormai sono semisvenuta si fermano. E’ la pausa di riposo e ora tocca alla povera Pilar la salita sui blocchi. ….. la pausa passa in un attimo ed è nuovamente il mio turno.
CRONISTA> Ma quando viene il turno de “las tetas y pezones?”
PERRA> Proprio ora, voglio proprio vedere se ha il coraggio di godere anche oggi.
NADIA> E ricomincia il formicolio, stavolta alle mammelle. Devo dire che non è affatto doloroso, anzi ……. Mi trovo il respiro nuovamente corto …. E non dipende dal corsetto!!
PERRA> Ingeniera, non facciamo scherzi, questa puta sta nuovamente eccitandosi, alzi, alzi la corrente! “POP UP THE VOLUME!!!!”
INGENIERA> CLICK …CLICK …..CLICK….
NADIA> UUUUUUGGGHHH ……….NNNNNNNNNNOOO …..MUUUAAAAHHHHHH …..NNNNGGGHHGGAHHHHHHH……. UUUUUHHHHHHHHH….. NNNNNOOOOOO
PERRA> Ecco, ora andiamo meglio, “ESTO TE GUSTA, PUTA, VERDAD?”
NADIA> NNNNNO …….. NNNNNNNO……… UUUUUHHHHH

PERRA> “SEGURO, SEGURO TE GUSTA MUCHO” …ingeniera ci dia dentro, nessun pietismo….
NADIA> Il solito giochino, una volta imbavagliata fingono sempre di capire che sei tu a chiedere di continuare …. Dopo anni di servitù avrei dovuto impararlo ma ci casco sempre!
CRONISTA> Bellissimo, se posso dare un suggerimento, signora Ingeniera, non si potrebbe aggiungere che so, una lucetta o un led che indichi con il suo colore e la sua luminosità, quanta corrente sta passando? E poi, non so cosa darei per avere a disposizione un pulsantino, per poter dare anche io qualche scossetta alla serva ….
INGENIERA> Favoloso, caro Cronista lei ha delle idee “PRECIOSE”, la prego, mi faccia da consulente. In seguito la Signora Perra le illustrerà i piani per una nuova meravigliosa iniziativa della Pension Balnearia. Avremo un bel po’ di lavoro ed un bel po’ di esperimenti da fare su queste serve, saremo felici della sua collaborazione!
CRONISTA> Molto volentieri, vi assicuro che lavorerò gratis! Mi anticipi qualcosa, la prego….
NADIA> Purtroppo si allontanano e, presa dai miei dolori, non riesco a seguire il loro dialogo. Peccato proprio ora che si faceva interessante!
INGENIERA> Ecco, ora un altro piccolo aumento di corrente ai “Pezones”, vediamo se riesci a stare ferma sui blocchi senza cadere, ormai ti dovresti essere abituata. CLICK
NADIA> UUUUUUHHHHHHH NNNNNNN UUHHHHHH, terribile, vi assicuro, se ieri la corrente mi pareva solleticare, ora mi pare che qualcuno mi stia azzannando i capezzoli! Il dolore ben presto diviene da perderci la ragione. E quando ho la pessima idea di cadere dai blocchi si sommano anche le terribili scosse tra ano e vagina. Vi assicuro che mi sembra che le mie povere tette vengano cucinate al microonde. Inutile contorcersi, il dolore non si ferma e continua impietoso anche negli intervalli tra una scossa e l’altra. Lacrime colano lungo le mie guance ed atterrano sui seni martoriati. Sto gocciolando sudore che scende pian piano fino a formare una pozzanghera sotto di me.
CRONISTA> Ahhhh, incredibile, che pathos!
PERRA> Si ricordi che lei è il cronista, non faccia il maiale e la smetta si toccarsi!
Tu invece, “puta” scendi dai blocchi, ora si cambia esercizio, ti slego le mani e ti verrà dato un vassoio, devi imparare a non farlo MAI cadere, sennò “tiene problemas!”
INGENIERA> E poi questo è un microfono, se urli ti manda una scossa punitiva. Devi imparare a controllarti, puoi mugolare ma ricorda ad ogni urlo ZOT ZOT ZOT!
NADIA> Ed ecco che mi fanno scendere, mi slegano le mani, levano il bavaglio e mi danno il vassoio.
INGENIERA> Lista serva? CLICK
NADIA> AIIIAAA …….. KLANG ……… NOOOOO AUUUUUUU
CRONISTA> Proprio scema, gliel’hanno appena detto NIENTE URLI e comincia a starnazzare e poi il KLANG che avete sentito era il vassoio che cadeva.
PERRA> Ora stai attenta, iniziamo a fare sul serio, se non ti controlli ….. a me piace l’odore di gallina bruciacchiata…. LISTA?
NADIA> Si señora!
INGENIERA> KLICK………. KLICK ………. KLICK ……..
NADIA> (mordendosi le labbra e contorcendosi) ……….mmm …………….. mmmmmmm……………….MMMM…….MMMMMMMM
INGENIERA> Brava, andiamo meglio, ma tremi un po’ troppo. Ora l’esercizio si complica, dovrai tenere sul vassoio due bicchieri pieni a metà di acqua. Non versarne altrimenti….
NADIA> Si señora!
NADIA> …. mmmmmm …………….. MMMMMMM ……………….MMMM…….
PERRA> Bene, e adesso il vero esercizio: i due bicchieri pieni fino all’orlo e le scosse un po’ più forti!
INGENIERA> Bien, KLICK KLICK
NADIA> mmmmmmmmm……….. mmmmmmm ……. ANF ANF …………MMMHH
…….
INGENIERA> KLIK….. KLICK
NADIA> …….MMMMM…MMMMMGGGHH…..UUUUHHH…BASTA!!!! AHHHHHHH …… NOOOO …..KLANG………IHHHHHHHHH ………..NOOOOOOO AIUTOOOOOO!
PERRA> Ecco, il giusto castigo, “CALLATE” oppure le scosse proseguono! Via, un attimo per farti riprendere il controllo di te stessa e si ricomincia…. Sei proprio una serva stupida!
NADIA> Non ce la farò mai, le scosse arrivano alternativamente dagli ovetti, dai fianchi, dalle tette. Vorrei vedere voi a stare perfettamente immobili….. Ma si ricomincia
PERRA> Ecco i bicchieri sono nuovamente pieni, ora attenta, non far cadere neanche una goccia!
INGENIERA> KLIK…. KLICK
NADIA> ………….. MMM………….MMM…………….MM….
PERRA> Su fai qualche passo, stai bene attenta a non strappare i fili! Forza ingeniera metta un po’ di brio in questa serva…..
INGENIERA> KLIK…. KLICK
NADIA> ………….. MMMMMMM………………………..NNNNNNNNNN……………. MUAAAAAAAAA…………IIIIIIHHHHHHHHHH …….. AHHHHHHHHHHH…
(urla disperatamente ma riesce a non far cader il vassoio)
PERRA> “SILENCIO, CALLATE, PUTA, TRANQUILA!”
NADIA> ……………………mmmmm……….. mmmmmmm
PERRA> Brava, non gridare, ora cerca di camminare a chiappe strette e tette in fuori, un po’ di eleganza femminile, perbacco. Dai serva, forza, ancora un quarto d’ora e tocca alla tua collega
INGENIERA> KLIK…. KLICK
NADIA> ………….. mmmm…………..anf ………mmmmmm..
PERRA> Ecco vedi? Ci voleva tanto? Brava, ora sii più naturale, rilassati, non guardare l’acqua nel bicchiere, guardati attorno, dovrai camminarci a lungo portando un vassoio
.NADIA> Finalmente, la Ingeniera mi toglie gli ovetti e mi stacca le pinzette dai seni, provocandomi fortissimo dolore.
PERRA> Di che ti lamenti? Ecco, un bel massaggio ti darà un buon motivo per lamentarti!
NADIA> AIAAAA che male! (il sangue torna a scorrere nelle parti pinzettate, con forti dolori)
CRONISTA> Già finito? Il tempo è proprio volato. Signora Perra spero che mi inviti anche domani ……
PERRA> “Tranquilo sucio”
Ed ecco mia cara Monika il racconto di un altro giorno di electroterapia alla Pension..
La cosa venne ripetuta più giorni, alternando le parti del corpo tormentate. E restammo ad un regime di jogurt e minestrine, fino a che la perra e Caridad non furono contente della muscolatura e della piattezza guadagnate dalle nostre pance.
Ma sfortunatamente non era completamente finita qui con l’elettroterapia, dovevamo ancora scoprire la funzione delle tasche sui corpetti, e lo scopo dell’allenamento a portare vassoi. Ma ti racconterò tutto più avanti.
Per ora mia cara Monika ti saluto.
Sguattera “en corsé” Nadia
(52- continua)

7 settembre 2012

PENSION BALNEARIA 51


Cara Monika,
ieri c’è stata una discussione tra la perra e Caridad, la regista. A quanto pare le nostre smorfie di dolore non fanno una buona pubblicità alla Pension. La perra ha così acconsentito che siano Caridad e l’ingeniera a decidere come trattarci. Ti vado a raccontare la giornata odierna.
Ci siamo dovute alzare prestissimo, questo perché l’ingeniera desiderava che fossimo preparate opportunamente per la seduta odierna. Come prima cosa ho dovuto bere un litro d’acqua in un quarto d’ora. Ti assicuro che non andava proprio giù. E’stata poi la volta del clistere, per fortuna di quantità sopportabile, da tenere il più a lungo possibile
Siamo poi state portate nella stanza dell’electroterapia. Come prima cosa mi infilano nell’ano, anziché l’ovetto del giorno prima, un grosso tappo conduttivo. L’attrezzo odierno la “ropa interior”, ci è stato spiegato, serve ad esercitare tutta la muscolatura del ventre. Te lo descrivo, perché è veramente strano. Pensa ad un paio di mutandoni. La parte posteriore è di pesante plastica semirigida, conformata per seguire approssimativamente le natiche. Lo scafo lascia comunque libera la zona anale. La parte anteriore è costituita da plastica più morbida e flessibile che viene chiusa con quattro cinturini di cuoio. Anche questa lascia libere le parti intime. Una volta che ti hanno imposto questa specie di scafo, con le cinghie ben strette, viene il bello! Una valvolina permette di gonfiare una vescica di gomma posta sul ventre. La mutanda diventa così molto costrittiva e schiaccia impietosamente la pancia.
CRONISTA> E così, cara ingeniera, mi diceva che oggi ci occuperemo di alcuni effetti piacevoli dell’elettroterapia. Mi sembra, però che queste mutande non siano il massimo della comodità!
INGENIERA> Si, l’electroterapia può avere effetti piacevoli, però non dimentichiamo che lo scopo principale è di tonificare il ventre. Quanto alla “ropa intima” che ho fatto indossare alla serva, non è comoda ma ha il compito di portare gli elettrodi a sicuro contatto delle masse muscolari di glutei e ventre. Anzi, ora gonfieremo al punto giusto “el balon” con questa pompetta.
NADIA> Mi hanno fatto mettere su di un lettino ginecologico e mi legano con le apposite cinghie. Piano piano, ad ogni colpo di pompetta, la mutanda diventa sempre più stretta. Tenete conto che “el balon” preme principalmente nell’area della vescica, infatti da subito mi scappa la pipì: “Señora, por favor, tengo de hacer pis-pis”!!
CRONISTA> Che noia, però questa serva!
INGENIERA> Fattela pure addosso, tanto è tutto di plastica.
NADIA> E così di fronte a tutti, arrossendo, mollo la pipì, sento il rumore del maleodorante rivolo che cade sul pavimento. Sono tesissima, chissà che cosa mi aspetta!
INGENIERA> Ecco, ora che la vescica vuota, ancora un paio di pompate, per buona misura. Ed ora gli ultimi elettrodi, “l’Huevo Vaginal, el estimulador uretral y el del clítoris” .
NADIA> Vedo l’ingeniera con due attrezzi di lucido acciaio chirurgico. Con fare professionale indossa guanti sterili e subito sento un intenso bruciore, al buchetto della pipì. La sonda sottile, rigida e fredda mi penetra in profondità. L’operazione continua fino a che iniziano ad uscire dal rubinetto della sonda delle gocce di pipì. E’poi la volta dell’uovo vaginale e, per finire con le indegnità, mi massaggia il clitoride, in maniera da farlo gonfiare e mi applica una dolorosissima pinzetta , fortunatamente con i bordi gommati, che mi stringe proprio lì. AIAAAA
INGENIERA>Ora colleghiamo per bene tutti i fili. Calibriamo l’ELECTRO 3000 ed andiamo ad incominciare.
NADIA> Immaginate il mio stato, aperta, come fossi una rana, con la pancia gonfia di acqua, dolorosamente premuta. Con pinzette ed altri elettrodi che mi tormentano. Sono terrorizzata, tra l’altro legata al lettino come sono, non posso fare la minima resistenza, se non lamentarmi
CRONISTA> Bene, mi pare che sia tutto pronto. Potete incominciare quando volete.
NADIA> Mi aspetto chissà che scintille e che dolori, ed invece …. SORPRESA!
Il flusso di corrente è un formicolio insolito e stranissimo. La sensazione è difficilmente descrivibile, come se qualcuno o qualcosa ti solleticasse le parti intime ….. dall’interno! E la sensazione si diffonde anche ad altre parti, evidentemente portata dai liquidi che mi gonfiano: sento prudere anchel’interno vescica e l’intestino. Il formicolio ha un lento andamento sinusoidale, ad ondate che aumentano e diminuiscono. Per farla breve, anche se mi vergogno un po’, ben presto arrivo ad un orgasmo galattico. Caridad è contentissima, continua a dirmi di non trattenermi, di lasciarmi andare e non avere pudori. Urlo il mio godimento a pieni polmoni.
INGENIERA> Caro cronista che ne dice, mi pare che alla serva piaccia alquanto. E mi pare che lo spettacolo piaccia anche a lei … a giudicare dal “defecto” rivelato dai suoi calzoni!
CRONISTA> Non lo posso negare. Ma ora che accadrà?
INGENIERA> Niente, si continua a guardare lo spettacolo per tutto il tempo. L’ELECTRO 3000 gestisce in completa autonomia gli effetti dell’elettroterapia. Resta solo da mettere questo bavaglio a forma di pallina in bocca alla serva …. Solo per impedire che nelle contrazioni possa mordersi la lingua.
NADIA> Noo, Mhhhhhh Uhhhh.
Anche col bavaglio do un riprovevole spettacolo! Del resto non posso farci nulla, legata e stimolata continuamente. Ben presto dopo il primo orgasmo liberatore le sollecitazioni continuano e con esse gli orgasmi che però iniziano ad essere dolorosi.
CRONISTA> Che spettacolo! Ma si continua così a lungo?
INGENIERA> L’electroterapia è in periodi di 15 minuti con 5 di intervallo. Dopo un ora e mezza mentre questa serva si riprende e beve, per recuperare i liquidi persi, mi occupo dell’altra serva. In tutto si faranno tre ore a testa di electroterapia, due cicli completi. Conto di ottenere ottimi risultati già nella prima settimana.
NADIA> Ed, incredibile e vergognoso, anche a corrente spenta continuo a godere! Non so cosa darei per potermi massaggiare i capezzoli, ma ci tocca sopportare tutto nella più completa passività, credo questa sia la cosa più terribile.
INGENIERA> Forza, “puta”sono passati i 5 minuti, riprendiamo la nostra electroterapia.
NADIA> UUUUUGHHH……….. MMMMMMHHHHHH…… GGHHHHHH
CRONISTA> Caspita, incredibile, ma questa non la finisce mai di godere?
NADIA> AAAAA……….. MMMMMMHHHHHH…… IIIIIIHHH
NADIA> Finalmente la pausa! Se ieri ero dolorante, oggi sono DISTRUTTA. La Ingeniera apre il rubinetto del catetere e mi svuota dalla pipì. Invece il tappo posteriore resta al suo posto per la prossima seduta. Bevo avidamente moltissima acqua . Mentre riposo posso vedere Pilar subire il medesimo “TRATAMIENTO”. Che vergogna, ora mi rendo conto appieno dello spettacolo che diamo nostro malgrado!
CRONISTA> Accidenti che spettacolo! Ma cara Ingeniera, la parte superiore del corpo, intendo “tetas y pezones”, che vedo ben turgide, non le trattiamo?
INGENIERA> “Sucio” di un cronista te gustano “las tetas eh?. Tranquilo…”, la parte superiore del corpo la tratteremo nei prossimi giorni. Ed ora torniamo alla nostra Nadia che mi sembra riposata a sufficienza!
NADIA> NNNNN ….. UGGGRRRLLLLLL …… MMMHHHHHH
Insomma, vi risparmio il racconto dell’ altra sessione di un altra ora e mezza, credevo di morire, di non riuscire a sopportare tutti quegli orgasmi. In pratica tutti quelli perduti negli ultimi anni di lavoro come serva, concentrati in poche ore. Fortunatamente, devo dire, grazie al bavaglio posso solo mugolare e non urlare spropositi. Interminabile, snervante e pesantissima passa anche questa.sessione.
CARIDAD> Guardando i filmati nei monitor: “Maravilloso, simplemente maravilloso”
INGENIERA> Finito, ed ora togliamo gli elettrodi, ti farò un po’ male….
NADIA> La rimozione degli ovetti passa inosservata ma sia il catetere che la pinzetta del clitoride mi fanno urlare. Gog porta un secchio e ci permettono, sempre di fronte a tutti ed a telecamere accese, di scaricarci. Poi arriva un bidet portatile e dobbiamo farci , un necessario ed accurato bidet, per ripulirci dalle abbondantissime secrezioni e mostrare che l’electroterapia non ha lasciato segni visibili sul nostro corpo e sulle parti intime. Sono talmente stanca che riesco a malapena a rimettermi in piedi.
CRONISTA> Magnifico, magnifico, ora vi devo lasciare, ma mi raccomando, Caridad, chiamatemi per la sessione sulla parte superiore del corpo.
INGENIERA> Tranquillo, non mancherò, sa che lei è il nostro cronista ufficiale!
Bene, Signora Perra noi abbiamo finito. Mi raccomando, faccia pulire molto bene gli attrezzi alle serve, l’igiene innanzi tutto!
PERRA> Impugnando il suo scudiscio preferito: “PUTAS maldidas has oido?, Al trabajo, limpiar, limpiar todo Y pronto!”

Ecco Monika, ti ho raccontato le indegnità a cui siamo state sottoposte per tre giorni di seguito.
Un caro saluto
“Electrificada” Nadia

(51- continua)