DISCLAIMER

ATTENZIONE: IL CONTENUTO DI QUESTO BLOG È RISERVATO ESCLUSIVAMENTE AD UN PUBBLICO MAGGIORE DI 18 O 21 ANNI, SECONDO LE LEGISLAZIONI VIGENTI NEL PROPRIO PAESE. CHIUNQUE PROSEGUA NELLA LETTURA LO FA CONSAPEVOLMENTE Il blog LA DOMESTICA RISPONDE è da considerarsi completamente opera di fantasia. I personaggi e le situazioni descritte sono fittizi, e l'eventuale somiglianza con persone o fatti esistenti è da ritenersi totalmente accidentale. RIPRODUZIONE VIETATA - TUTTI I DIRITTI RISERVATI © JANINE SOUILLON, LUGANO, CH

31 marzo 2012

PENSION BALNEARIA 33


Cara Monika,
ci eravamo lasciate quando Donna Conception mi ha liberata dal cubicolo in cui mi avevano rinchiusa. Inutile che ti dica per settimane e settimane senza dormire, tremando di freddo, nutrita solo per non morire. Poi finalmente mi disseppelliscono, mi danno qualcosa di caldo da mangiare, una coperta e finalmente posso dormire. Vengo riscossa dopo poco, mi dicono che ho dormito per ore. Donna Conception ordina che mi vengano messe polsiere e cavigliere di cuoio e metallo, unite da spezzoni di catena di acciaio, collegati da moschettoni.
Giornalista> Ecco, ora l’avete risvegliata, non le sembrano esagerate quelle catene?
Donna Conception> Non sottovaluti la forza della disperazione, meglio andare sul sicuro. Eccola pronta per il terzo stadio.
Nadia> Mi Fanno rialzare e mi sospingono, tenendomi, poiché ho mani e piedi collegati a catene cortissime che inoltre mi fanno restare chinata. Mi spingono verso la terza cella, uno stanzone, sulla porta la scritta “Terror”. All’interno vari oggetti spaventosi. La prima è una cassetta di vetro, contenente degli insetti neri, dei cervi volanti enormi dalle corna minacciose a forma di pinza. Sono ancora nuda. Donna Conception mi fa trascinare davanti al terrario, in modo che io possa vedere “con comodo” le sue “bestiole”. Tremo come una foglia.
Cronista> Però, ha una bella paura.
Donna Conception> Beh aspetti un po’ e vedrà.
Nadia> Donna Conception mi dice che basta un suo ordine per farmi rinchiudere, ammanettata, in un sacco, pieno di insetti. Comincio ad urlare ed a cercare di divincolarmi. Quando Donna Conception prende un insetto e me lo mette tra i peli pubici, lo sento grattare con le zampette per farsi largo, perdo il lume della ragione.
Cronista> Ma che succede, ma è pipì?
Donna Conception> Certo, non lo sa che nei veri momenti di terrore si perde il controllo degli sfinteri?
Nadia> Guardo il terrario con occhi sbarrati, saranno almeno un centinaio di bestie, sei zampe e due spaventose pinze ognuna.
Cronista> Ed ora la mettete nel sacco?
Donna Conception> Non corra, ho in serbo ben altro, ora la mia preferita: l’acqua. Avviciniamoci, che mostro il tutto alla serva.
Nadia> abbiate pietà …..
Niente, mi spingono in un altro angolo. Qui c’è un tavolaccio inclinato dotato di robuste cinghie di cuoio per mani e piedi.
Donna Conception> Ed ecco il piatto forte, la tortura dell’acqua. Mai sentito parlare dell’Inquisizione? Bene, ne proverai i tormenti. Mi piace questa cosa perché fa soffrire moltissimo ma non lascia segni!
Nadia> Sono annichilita, appeso al muro un grosso imbuto, per terra alcuni bricchi di ferro.
Cronista> Donna Conception, mi dissocio …. sono supplizi terribili.
Donna Conception> Attenda e si fidi di me, vuole o non vuole vedere come piego le serve? E stia tranquillo, non la soffocherò, le farò solo bere, CON LE BUONE MANIERE, un bel po’ di acqua.
Donna Conception> Ora le presenterò il terzo castigo.
Nadia> Mi trascinano in un altro angolo dello stanzone, c’è una “silla de la verguenza”. In un armadietto a vetri dei preoccupanti attrezzi chirurgici di acciaio. Donna Conception ne prende uno e ce lo mostra.
Donna Conception> Ecco il terzo castigo, lo ho fatto realizzare copiando i disegni dell’inquisizione. Si chiama la “Pera de angoscia”, un oggetto a forma di pera, dotato di una vite che lo dilata. Mia cara, hai presente il fastidio di una visita ginecologica? Moltiplicalo per un milione. E tieni conto che l’attrezzo verrà lubrificato con un unguento al peperoncino. E se non bastasse davanti, dove, dopotutto non farà danni irreparabili, pensa a quando verrà usato dietro. Lì sì che brucerà e farà malissimo, pensa, un giro di vite ogni 5 minuti, ci vorranno ore per dilatarlo tutto. Se perderai del sangue, verrai disinfettata con l’alcool, ricordi quanto brucia sulle mucose? E quando la vite verrà aperta completamente sarai talmente dilatata che dovrai portare il pannolone per il resto dei tuoi giorni.
Nadia> No ……. no …….. plaf
Cronista> E’ svenuta, …… Donna Conception è sicura di non esagerare?
Donna Conception> Ne parleremo dopo, privatamente, ora faccio rinvenire la serva.
Nadia> Aiaaaaaaa ……….. ihhhhhh aiaaaaaaaaaaaaaa …..
Cronista> Poverina, occorreva pizzicarle così crudelmente il seno?
Donna Conception> E’un sistema infallibile, niente bisogno di sali ed altre smancerie, e poi funziona indifferentemente per gli svenimenti veri e simulati.
Nadia> No, la prego, non mi rovini, non ho mai fatto del male, abbia pietà!!!!
Donna Conception> E per darti il tempo di riflettere, prima di ogni punizione passerai una mezz’ora seduta qui!
Nadia> Ed ecco che mi mostra una poltrona irta di chiodi! Sono vicinissimi e spaventosamente lunghi. Sono lucidi, ma alcuni portano delle macchie ….. sembra sangue ….. oh mamma, mi sento svenire di nuovo …… plaf ……
Donna Conception> Di nuovo svenuta? Finirò col rimpiangere le ribelli di una volta! …. Beh, del resto questa è italiana ….. beh ….
Nadia> Aiaaaaaaa noooooo BASTA, IL CAPEZZOLO NOO!!!
Donna Conception> Eccoci nel mio studio, lontano dalle orecchie della serva. Ora che la serva ha visto che tormenti ho in serbo le faccio dare una scodella di zuppa e la mando a riposare per altre 6 ore …. voglio che sia ben in forze, per cercare di resistere e …. venire sconfitta.
Lasciandole cuocere nel loro brodo, alcune cedono già durante queste ore di riposo, passate ad arrovellarsi e a pensare a cervi volanti e fittoni … piccanti.
Dunque caro Cronista non si preoccupi, non sono una macellaia, qui da me, il 5% delle serve ha ceduto ancora prima dell’inizio delle punizioni, un altro 35% ha ceduto coi cervi volanti, un 10% sulla silla chiodata ed il restante 50% con qualche litro d’acqua. Nessuna ha riportato danni fisici, i segni della silla sono come quelli dei fachiri, spariscono in un paio d’ore. Le macchie rossastre sia sulla silla che sulla pera d’angoscia sono di vernice, realizzate da me con tanta cura, sembrano vere anche a me che le ho dipinte. La pera d’angoscia è solo un bluff, in pratica mi limito a mostrarla, infilarla, lasciare che il peperoncino faccia effetto ed accennare ad aprirla, se la serva ha la forza di resistere fino a questo punto la rimando al carcere, dicendo che è irrecuperabile.

Ecco Monika, la giornata odierna è andata così, mi hanno fatto pisciare addosso dalla paura. Per adesso sono viva, ma non so in che stato sarò domani sera.
Un saluto in divisa con strisce bianconere e numero a 6 cifre.
sguattera Nadia

drawing © Pavel




LE DOMANDE DELLA SIGNORA PAOLA / TERZA DOMANDA

• Consigliate sempre le mutande ed i fazzoletti da testa impermeabili?

Alla domanda ha risposto direttamente Madame Souillon

Le mutande di gomma sono sempre raccomandabili: da una parta hanno innegabilmente una funzione contenitiva e igienica, soprattutto nel caso in cui la serva sia stata punita con un clistere oppure per qualsivoglia ragione sia stata purgata. Dall'altra svolgono una funzione punitiva e afflittiva qualora siano utilizzate in concomitanza con serrature, lucchetti o strumenti con apertura a tempo (timer), ovvero impiegate come strumenti di controllo delle funzioni fisiologiche o altresì come deterrente che impedisca il rallentamento del ritmo lavorativo della serva. Per quanto rifguarda il fazzoletto da testa, caldeggio senz'altro quello di gomma impermeabile, come d'altra parte raccomando parimenti l'uso di grembiuli, guanti e a volte anche divise di materiale impermeabile: gli abiti da lavoro in gomma o pvc infatti sono pratici, lavabili: difficilmente si macchiano e proteggono efficacemente la sguattera, sovente a contatto con acqua, detergenti e solventi di ogni genere.
JS

28 marzo 2012

PENSION BALNEARIA 32

Cara Monika,
ci eravamo lasciate con Dona Conception arrabbiata con me. Ti racconto cosa mi è capitato, quello che riporterò come “cronista” è la versione dei fatti riferita dalle altre serve.
Ad un cenno di Donna Conception sono stata denudata ed incatenata, in modo da costringermi a camminare a 4 zampe. Mi hanno fatto salire innumerevoli rampe di scale, fino a raggiungere la soffitta. Qui Donna Conception ha fatto realizzare le sue celle punizione. Vi sono varie celle, di foggia ed utilizzo diversi. La prima cella dove mi hanno rinchiuso ha sulla porta la scritta “Hambre y sed”.
Nadia> Mi hanno tolto le catene e spinta nella cella. Fortuna che non soffro di calaustrofobia: una cella larga si e no un metro, lunga ed alta un paio di metri. Niente finestre, un pavimento di assi, in un angolo un secchio, per le necessità corporali. Mi gettano una coperta e chiudono la porta, resto nel buio completo. Una volta al giorno qualcuno mi controlla dallo spioncino.
Niente acqua e niente cibo. Mi dico che sicuramente non mi lasceranno morire così, mi faccio forza e dormo. Ma ogni volta che mi sveglio la fame e la sete mi tormentano sempre di più. Picchio alla porta, chiedendo almeno un po’ di acqua, ma nessuna risposta. Resto così per almeno una settimana. Ormai ho le fauci così secche che non riesco neanche più a gridare.
Cronista> Donna Conception, sono molto interessato ai suoi metodi. Ora che la serva è stata rinchiusa cosa succede?
Donna Conception> Niente del tutto, non le darò né acqua né cibo. A fasi alterne di 4 e 6 ore viene aperto lo spioncino per controllare la serva, ma soprattutto per alterare la sua sensazione del tempo. Così rinchiusa al buio, la sensazione del tempo che passa si dilata. Resterà così 36 ore, alla reclusa però sembrerà che sia passata più di una settimana.
Cronista> Terribile.
Donna Conception> Tenga conto che prima dell’impiego delle flebo, un operato di appendicite veniva tenuto senza bere e mangiare per molti più giorni. Ora passiamo la punita nella seconda cella.
Nadia> Ecco, si apre la porta, sono accecata dalla luce esterna, striscio fuori, non mi reggo in piedi. Ora inizio a vederci. Donna Conception mi offre un contenitore di acqua, bevo avidamente. Ora mi spingono verso la seconda cella, sulla porta la scritta “Insomnio”. Se la cella precedente era stretta, questa è peggio: un cubicolo di un metro per un metro e mezzo per un metro e mezzo. Pavimento e pareti sono di cemento grezzo, anzi, sono di cemento, in cui qualche maledetto bastardo ha inserito dei ciottoli arrotondati, in modo che sporgano, non c’è nessun punto senza ciottoli, devo strisciare dentro, trascinando il mio secchio. Aspetto che mi gettino la coperta, ma niente, chiudono la porta e scopro quanto siano dolorosi i ciottoli. In pratica son o obbligata a stare in posizione rannicchiata ma devo cambiare posizione ogni poco perché i ciottoli sono dolorosissimi.
Cronista> Donna Conception, ma a che scopo una cella così piccola?
Donna Conception> Ho studiato a lungo gli scritti di quello che in italiano sarebbe stato Tommaso di Torrebruciata, detto Torquemada. Questa celletta impedisce di dormire. Alla prigioniera viene dato solo pane ed acqua. La razione è piccola ma viene nutrita ed abbeverata sufficientemente: una volta ogni 3 ore, giorno e notte. Come in precedenza perderà la nozione del tempo e crederà sia passato un giorno ogni 3 o 6 ore. Restando rinchiusa lì dai 3 ai 5 giorni, a lei sembrerà di averci passato quasi un mese se non di più, senza mai dormire. Non ho mai visto prigioniere, neanche le più toste, resistere più di 5 giorni.
Nadia> E riprendono le interminabili ore al buio e, senza coperta, tremando di freddo. Ogni tanto si apre la porticina e mi viene passata una gamella di acqua e del pane secco. Nient’altro. Non riesco a dormire perché i ciottoli fanno male, pisolo per pochi minuti alla volta. E resto così, a marcire, per un tempo lunghissimo. Forse un mese. Poi quando aprono la porticina per darmi l’acqua ho un attacco isterico, butto a terra il tutto e dico che mi uccidano ma la smettano di tenermi qui ad impazzire!
Donna Conception> Ecco, sente come piange, ci siamo!
Cronista> Fa un po’ pena, ed ora verrà liberata?
Donna Conception> Fossi matta, ora le verrà dato pane ed acqua a volontà e verrà lasciata dormire per 6 ore sul tavolaccio di legno e con 2 coperte. Così si sentirà più forte e si illuderà di riuscire a resistermi. Poi passerò al terzo stadio, servirà a farla crollare totalmente e definitivamente, vedrà!
Ciao Monika un abbraccio dalla carcerata Nadia.

27 marzo 2012

LE LETTERE DI REFERENZE

Riceviamo dalla Signora Frau Julia
Cara Monika, ho scritto un contributo per il blog.

Care Signore,
ai nostri giorni, con i rivolgimenti economici in corso, può capitare di dover licenziare una domestica.
Ci potrebbe venire richiesta una lettera di referenze, per facilitare il compito ho preparato un paio di lettere da usare come ispirazione: la prima per una domestica fedele, di cui siamo rimaste contente, la seconda per una domestica che non ci ha soddisfatte.

Ecco la prima lettera, per la domestica fedele, che ci rincresce dover licenziare.

La signorina A.B.  ha lavorato presso di me dal dicembre 2010 ad oggi, in qualità di collaboratrice domestica tuttofare.

Posso affermare che nel lavoro svolto ha mostrato elevate doti di riservatezza, onestà, remissività, rispetto e pulizia.

Tutte queste caratteristiche l'hanno resa per me una confidente ed una preziosa collaboratrice.

Purtroppo una poco felice congiuntura economica non mi consente di mantenere una domestica  a tempo pieno.
Alla prospettiva di vedere ridotto l'orario di lavoro la signorina A.B. ha preferito quella di cercare un nuovo posto, e così la perderò con grande dispiacere.
Resto disponibile a fornire tutte le informazioni che mi saranno ulteriormente richieste.

(firma)


Ed ecco la lettera per la domestica da cui non siamo rimaste soddisfatte. Non tragga in inganno l’assenza di appunti al suo operato, una Signora capirà immediatamente con chi ha a che fare:

La signorina A.B. è stata alle mie dipendenze in qualità di collaboratrice domestica solo per un breve periodo di tempo. Non ho avuto motivo di lamentarmi del suo operato.

(firma)


FrauJulia

26 marzo 2012

PENSION BALNEARIA 31

Cara Monika,
sono i primi giorni al servizio di Dona Conception, la madre di Don Pedro. La Signora, di nobili natali ha ancora molto polso, per cui è meglio obbedirle. Come spesso accade, tende a confondere il passato con il presente, per cui a casa sua le serve vivono la vita e la disciplina che vigevano nella sua nobile casa ben più di mezzo secolo fa.. La madre di Dona Conception combattè per i governativi nella guerra civile, al comando di un plotone di cavalleria da lei reclutato tra i suoi contadini. In premio le vennero periodicamente assegnate, per vari decenni, “sovversive” provenienti dalle carceri, da redimere addestrandole come serve. Così Dona Conception crebbe in questo ambiente, con l’amore per i cavalli e un polso d’acciaio con le serve.
Ora i tempi sono cambiati, ma Dona Conception non se ne rende conto, e guai a contrariarla.
Che cambiamento rispetto allo sfascio della Pension e alla stalla di Don Pedro. Qui è importante anche la più piccola piega della divisa di fatica, pomposamente definita “uniforme”. Inoltre, come recita un quadretto messo nella stanza della servitù: “La criada debe ser trabajadora, respetuosa, religiosa y reservada”. Dico stanza della servitù, perché ci sono anche una vecchia cuoca ed una cameriera.
Mi restava una sola preoccupazione, il giuramento prestato alla Signora alla Pension. Ma si è fatta nuovamente viva l’amica della Signora con un messaggio in cui la Signora si dice molto contenta della mia sistemazione, che mi esorta ad accettare il contratto presso Donna Conception, che, esperta come è mi insegnerà per bene la disciplina. Un paio di giorni dopo arriva l’”abogada” di Dona Conception che mi fa firmare un contratto temporaneo, dove praticamente rinuncio a qualsiasi diritto.
Dona Conception mi affascina molto, mi sta raccontando quasi un secolo di storia, episodi degli anni oscuri della guerra civile e del lunghissimo periodo successivo. Episodi che, spesso riguardano la dura vita imposta alle avversarie, e della disciplina che Dona Conception imponeva, allo scopo di “riabilitarle” piegandole ai propri voleri. Dopo di che le serve venivano mandate a servizio da qualche parte e Dona Conception accettava delle nuove serve da addestrare. Le donne da “redimere” non erano certo donne arrendevoli, ma Dona Conception le studiava a lungo, e riusciva quasi sempre a trovare un pertugio nella loro corazza.
Nella soffitta della villa Dona Conception fece costruire alcune cellette, prive di finestra, lì rinchiuse le ospiti venivano “rammollite” con un regime di stenti e privazioni, poi Dona Conception iniziava ad impiegare le punizioni da lei studiate per fiaccare la loro resistenza e domarle. Dona Conception si giudica una benefattrice delle donne che passarono in casa sua: sostiene che in carcere le avrebbero spezzate, lei riusciva a piegarle risparmiando loro grandi sofferenze e lunghissime detenzioni. Ovviamente è lei che si vede così, ho cercato di contraddirla, arrivando a darle dell’aguzzina, ma si è subito agitata. Ha detto che poiché mi sono ribellata, ci penserà lei a redimermi. E così, per colpa della mia linguaccia sto rischiando chissà cosa. Ti racconterò presto cosa mi è capitato e cosa mi è stato raccontato dalle altre serve.
Ciao un abbraccio dalla “criada” Nadia.
(31- continua)


23 marzo 2012

LE SETTE DOMANDE DELLA SIGNORA PAOLA / SECONDA DOMANDA

• Quali divise assegnare oltre a quella di fatica ?
 
Gentile Signora Paola, premetto che la divisa di fatica è la base per una sguattera. In effetti, è quella che indosso sempre sia per i lavori pesanti che per i lavori di giardinaggio. Alla divisa di fatica la Signora Janine aggiunge quella da punizione, ovvero la divisa che devo indossare quando vengo punita per qualche mancanza. Per quanto riguarda la foggia e il tessuto, questa divisa non è tanto diversa da quella di fatica: si tratta pur sempre di cotone spesso, nel mio caso a righe bianche e blu verticali oppure grigio ardesia, sbracciata per l'estate e con le maniche corte in inverno. Ma poichè devo indossarla a pelle prima e durante la somministrazione di una punizione, l'indumento è impregnato dal mio "odore della paura", il che aumenta l'intensiatà dell'attesa della punizione. Oltre a questa particolare divisa da fustigazione o clistere, non ne ho altre da indossare: per lavorare,a una sguattera in genere è concessa una sola divisa, che dovrà lavare una volta alla settimana a mano, prima di coricarsi, e che indosserà (asciutta o bagnata, poco importa), il mattino successivo.
Monika, sguattera


22 marzo 2012

LE SETTE DOMANDE DELLA SIGNORA PAOLA / PRIMA DOMANDA

LA LETTERA DELLA SIGNORA PAOLA
Buongiorno Monika,
mi presento: sono Paola. Ho assunto da poco una serva giovane e remissiva. Ha già dato chiari segni di essere “plasmabile” ai miei voleri, per cui ora devo pensare come organizzare al meglio l’addestramento da sguattera.
Sono una lettrice del tuo blog da qualche tempo, ma le informazioni, per una neo Signora, ultimamente scarseggiano un poco, a favore di lunghi racconti.
Avrei necessità di alcuni consigli di base per l'addestramento e chi meglio di te che lo ha vissuto sulla propria pelle può dare consigli?
Ecco i quesiti per te e le lettrici del blog:

• Quali lavori vanno seguiti particolarmente dalla padrona, in modo che la serva sia sotto pressione e non cerchi di poltrire? (pavimenti, stiratura ecc)
• Quali divise assegnare oltre a quella di fatica ?
• Consigliate sempre le mutande ed i fazzoletti da testa impermeabili?
• Che dieta consigliate? (oltre ai soliti avanzi)

• Come graduare le punizioni, considerato che finora ha ricevuto solo sculacciate?
• Di che trattamenti infermieristici od altro necessita una serva?

Altra domanda: la serva è di pelo rosso, notoriamente le rosse tendono a puzzare, qualche consiglio / idea  in merito.
• La faccio depilare?

Ti pregherei di pubblicare questa mia sul blog, in modo che possa ricevere vari pareri.
Grazie anticipate.

Paola

LA NOTA DI JANINE SOUILLON
Lugano, 23 marzo 2012
Gentilissima Signora Paola, la ringrazio per le sue sette, illuminanti domande: permettono di mettere a fuoco alcuni elementi fondamentali per il controllo delle sguattere e delle donne di fatica. Come da lei richiesto, sarà la sguattera Monika (che effettivamente ha vissuto e tuttora vive la sua condizione quotidiana di sguattera sotto regole estremamente severe) a rispndere ai suoi quesiti, ma sotto la mia diretta supervisione. Non posso infatti esimermi da un controllo diretto dell'opera di una mia sguattera, per quanto il suo condizionamento e il suo stato di totale subordinazione siano giunti ultimamente a un livello davvero considerevole.
A presto, cara signora, e grazie ancora
JS

LE RISPOSTE DELLA SGUATTERA MONIKA
PRIMA DOMANDA
• Quali lavori vanno seguiti particolarmente dalla padrona, in modo che la serva sia sotto pressione e non cerchi di poltrire? (pavimenti, stiratura ecc)

Gentilissima Signora Paola,
anche se certi lavori effettivamente possono, per la loro buona riuscita, aver bisogno di un controllo costante (soprattutto i pavimenti, i vetri e lo stiro), in genere la Padrona compie delle ispezioni improvvise nel mentre che la sguattera è impegnata nei suoi lavori: non c'è mai un preavviso, in modo che la serva non abbia mai psicologiamente e fisicamente un momento di requie. Altro discorso è se la Signora gradisce vedere lo spettacolo della sguattera mentre si affatica su una mansione particolarmente pesante e umiliante: in tal caso al semplice ma necessario controllo si aggiunge il divertimento e lo svago.
(1- continua)

19 marzo 2012

PENSION BALNEARIA 30

Cara Monika,
ed è così, dopo settimane di quotidiano allenamento, che una oscura notte di autunno, io e le cinesine veniamo caricate in un camioncino e, dopo un interminabile e scomodo viaggio, portate in una Plaza de Toros, arriviamo che inizia l’aurora. L’aria è fredda, per cui ci vengono date delle spinose coperte di lana. Altri camioncini ed altre sventurate arrivano sparsi, senza dare nell’occhio. Al levar del sole siamo una ventina di “puledre”. Pian piano, alla chetichella, arrivano anche gli spettatori. So che questo genere di manifestazioni è clandestino, ma quando mi guardo attorno, sulle gradinate c’è molta gente. Mi sento toccare su di una spalla, è una ex cliente della Pension, fedele amica della Signora. Mi indica tra il pubblico e, dopo mesi vedo la Signora., in gran spolvero! Conosco bene questa cliente, poiché ho scoperto che è italiana e della mia regione. A bassa voce, e parlando in dialetto, in modo che nessuno spagnolo capisca, mi dà le istruzioni della Signora per la corsa che mi attende. La Signora mi lascia libera di decidere, non sono vincolata dal Giuramento di Fedeltà, poiché quello che chiede mi potrebbe costare moltissimo, se venissi scoperta. Sudo freddo ma do il mio consenso, farò ciò che mi chiede.
Ma ora trascrivo la radiocronaca dell’avvenimento:
Cronista > Buon giorno, cari spettatori. Siamo nella Plaza de Toros, le gradinate iniziano a riempirsi. Nel palco delle autorità riconosciamo volti conosciuti. Poiché è una corsa clandestina e
per la privacy mi limiterò a dire che riconosco diversi Alcalde, Ufficiali delle guardie, Contesse, Notai, Farmacisti, Ecclesiastici …. in parole povere i notabili di tutta la regione. Ma parliamo delle scuderie: al concorso ed alla gara partecipano diverse scuderie. La scuderia beniamina del pubblico è quella di Don Pedro, quest’anno schiera addirittura delle puledre e dei fantini cinesi. Don Pedro è abituato a dominare e a vincere il primo premio. Ma soprattutto si dice ricavi moltissimo dalle scommesse.
Quest’anno abbiamo installato un microfono sui finimenti di una puledra, in modo da potervi trasmettere dal vivo anche le sensazioni delle concorrenti.
Puledra> Clop ….. clop …. Clop
Cronista> Per ora niente di interessante, i giudici stanno valutando la bontà dei finimenti, e qui non possiamo che ricordarvi il nostro sponsor: la Stazione di Monta Taurina ed Equina “De Puta Madre”.
Ecco che le concorrenti vengono fatte sfilare davanti al tavolo dei giudici. Ricordiamo che in queste gare è stata bandita la pratica del “figging”, considerata equivalente al doping. Uno dei giudici va a controllare il posteriore e ad annusare intimamente le puledre: la squalifica se trovasse la radice di zenzero ed una nota di demerito se rilevasse del profumo. L’unico odore deve essere quello dei finimenti, mischiato a quello di letame e orina. Si procede anche alla pesa dei fantini, infatti uno dei trucchi a cui ricorrono tutte le scuderie è di praticare un robusto clistere al fantino la sera precedente la gara, per farlo pesare di meno. Le puledre non corrono questo rischio purghe e clisteri ne peggiorerebbero la prestazione atletica.
Puledra> Clop …. Clop ….. pisssh ….. pisssh ……
Cronista> Il fresco della mattinata fa sì che le puledre orinino spesso, il fondo di terra battuta, comunque assorbe bene.
Ma ormai si avvicina la partenza, gli stallieri frizionano i muscoli delle puledre con “Alcool de Romero”, in molti tra il pubblico li invidiano. Ecco, si mettono i finimenti.
Puledra> No …. Aiaaa …. Glub glub …. Nnnnnn ggghhhh ihhhhhhhhhhhhhhhhhh
Cronista> A volte non è facile mettere il morso alle puledre, comunque gli stallieri sono esperti e ci mettono un attimo a costringerle ad aprire la bocca. Viene posizionata anche la coda, ricordo che da regolamento, non viene usato lubrificante sul plug per evitare che venga perso in corsa, quindi è un operazione a dir poco sgradita, basta vedere le lacrime colare lungo le guance. Ecco, vengono agganciati i sulky. I fantini sono dotati di una lunga frusta. Ricordo che lo scopo della frusta è di dirigere e stimolare la puledra. Solo nel finale i colpi fioccheranno dolorosamente.
Puledra> Clop …. Clop ……Clop
Cronista> Ed eccole schierate. Molte scommesse importanti per la prima corsa della stagione.
Ed ecco che il giudice di gara si prepara …. Non si sente volare una mosca. Sentiamo distintamente in cuffia l’ansito delle puledre che si preparano allo sforzo. Ricordiamo che la distanza è di 3000 metri: 25 giri della Plaza de Toros, sulla terra battuta, una gara massacrante per le puledre, costrette a trainare sulky e fantino. Per noi saranno 20 – 30 minuti di appassionante cronaca. Per ogni evenienza, come in tutte le Plaze de Toros è disponibile un posto di pronto soccorso medico – veterinario di prim’ordine.
Puledra> Ahnfff …. Ahnnnf…..
Cronista> Ecco il colpo di pistola del direttore di gara! Partite! Partenza valida! …
Puledra> Clop Clop Clop Ahnnff Clop Clop Clop Ahnnf Clop Clop Clop Ahnnfff…
Cronista> Eccco, come abbiamo sentito I fantini iniziano a stimolare le puledre.
Hanno già fatto il primo giro, Il gruppo si è ormai sgranato. La scuderia di Don Pedro conduce la corsa.
Puledra> Clop Clop Clop Ahnnff Clop Clop Clop Ahnnf Clop Clop Clop Ahnnfff…
Cronista> La puledra italiana di Don Pedro conduce ormai la corsa, siamo già al quinto giro, il ritmo inizia a scendere, ora i fantini danno il ritmo alle puledre..
Puledra> Clop Clop Ahnnff Clop Clop Ahnnf Clop Clop Ahnnfff
Cronista> Al 10 giro la puledra di testa ha iniziato a doppiare le ultime dello schieramento, trotta molto bene, solo la bava alla bocca ci indica lo sforzo che sta compiendo.
Puledra> Clop Ahnnff Clop Ahnnf Clop Ahnnfff
Cronista> Al 20 giro la puledra di testa deve ancora doppiare solo una delle proprie compagne. La scuderia di Don Pedro si avvia a vincere a mani abbassate! Sentiamo in cuffia che il ritmo del trotto è ancora buono.
Puledra> Clop Ahnnff Clop Ahnnf Clop Ahnnfff Clop Clop Ahnnnf Aghhhh Aiaaaa Aiaaaaa
Cronista> Colpo di scena, colpo di scena, collisione tra i due equipaggi di testa della Don Pedro, grande caduta che coinvolge purtroppo anche il terzo equipaggio della Don Pedro. Che guaio, che guaio, peccato …. Avevano già la gara in tasca. La collisione ha rotto una ruota e la caduta ha coinvolto i tre equipaggi. Vediamo Don Pedro scuro in volto, proprio sfortunato
Ma ecco che intervengono medici e veterinari: la puledra italiana di Don Pedro ha avuto la peggio: gli sono piombati tutti addosso, comunque pare abbia una distorsione e qualche taglio.
Puledra> Sput sput … agua agua …. Glub glub glub ….. Aiaaaa aiaaaa no no …. Quema quema …… aiaaa aiiiaaa …… noooo la aguja no nooo aiaiaiaiai me duele, me duele, quiero l’anestesia, piedad piedad iiiiiiihhhhhhhhhhh
Cronista> Come sentiamo chiaramente, stanno disinfettando e suturando i tagli della poveretta, temiamo che la sua carriera sia compromessa, peccato prometteva bene.
Termina qui la nostra cronaca, offerta dalla famosa Stazione di Monta Taurina ed Equina “De Puta Madre”.

Monika, per completezza, però devi sapere cosa è successo in realtà: l’ordine ricevuto dalla Signora era proprio questo: cercare di causare una collisione con le mie compagne. Ho così trottato come una disperata, assecondando e sorprendendo il mio fantino. Quando, sono riuscita, ormai allo stremo, ad affiancare l’altro equipaggio da doppiare, ho dato un forte calcio alla ruota, fingendo di essere stata urtata. La ruota, di materiali ultraleggeri, si è rotta, causando la caduta collettiva. Non mi aspettavo di restare ferita.
Don Pedro è restato molto deluso, anche la perdita economica è stata notevole, aveva accettato molte scommesse poiché eravamo favorite, per cui ha sborsato una piccola fortuna….. spero una buona parte del denaro vada alla mia Signora.
E veniamo a me: rendendomi conto che, se Don Pedro avesse in qualche modo sospettato di me, ero finita, ho continuato a piangere disperata, anche dopo la dolorosissima sutura e medicazione. Mi aspettavo da un momento all’altro di essere portata alla stalla e legata al cavalletto, dove mi avrebbero levato la pelle a frustate. Invece Don Pedro mi ha parlato tranquillo, dicendo che azzoppata come sono, non sono di nessuna utilità né in stalla né alla Pension., così ha pensato di mettermi da sua madre Donna Conception. E’una anziana nobile e non c’è più molto con la testa,. Comunque mi si dice sia una persona molto interessante. Resterò presso di lei, come serva e puledra, fino alla guarigione delle ferite e al miglioramento della caviglia. Poi, mi rimanderanno alla Pension Balnearia, poiché il veterinario ha detto che la mia carriera di trottatrice è terminata.
Ciao Monika,
un saluto dalla cicloppity Nadia
(30- continua)

18 marzo 2012

PENSION BALNEARIA 29

Cara Monika,
stiamo ormai rifinendo la preparazione, in vista della gara. Ormai i nostri finimenti, che erano nuovi e scricchiolanti, si sono ammorbiditi, grazie al nostro sudore. Il sellaio, tutte le sere, li pulisce amorosamente con appositi prodotti, altrimenti il sale del sudore li rovinerebbe. Inoltre lo stalliere, su un idea di Don Pedro, ha modificato le mutande, è stato asportato il plug posteriore, al suo posto è stato lasciato un foro. Non pensare che questo sia fatto per facilitarci, è per inserire una bella coda che termina in un robusto plug. Ed io, essendo la più robusta tra le puledre, ho avuto diritto alla coda più bella, che ha ovviamente il plug più grosso!
Per motivarci negli allenamenti, Don Pedro ha stabilito una serie di premi e di punizioni. Infatti quando ci fa correre, alle prime tre classificate vengono date in premio delle mele, alle altre scudisciate.
Alla nostra dieta è stata aggiunta una ciotola con un pastone di acqua fiocchi d’avena e semi di lino. In pratica quello che gli inglesi chiamano porridge. E’una cosa assolutamente stomachevole, il lino, aggiunto in quantità, durante la bollitura rilascia una sostanza gelatinosa assolutamente stomachevole. Le cinesi, abituate a mangiare cose strane, inghiottono il tutto senza fare una piega, per me c’è voluto parecchio per convincermi a non risputare il tutto, alla fine il popò era rosso dalle sculacciate. Lo scopo di questo pastone è di purificarci, senza debilitarci come invece farebbero purghe e clisteri. Dato l’intenso allenamento a cui siamo sottoposte, dobbiamo arrivare a bere al minimo 4 litri di acqua. Questo vuol dire che siamo sempre lì a bere e a …. lasciare pozzanghere.
E non è che ci si alleni comodamente nei giardini della Pension o della stalla di Don Pedro, veniamo stipate nel retro di un camioncino, assieme ai nostri sulky, seguite da un furgoncino con i fantini. Ci fanno scendere in un recinto circolare con le gradinate. Qualcosa simile ad uno stadio circolare: una Plaza de Toros. Infatti la gara si terrà in una di queste e Don Pedro ha pensato di allenarci nella Plaza locale. Qui passiamo ore a correre in tondo, trascinando il fantino e una zavorra addizionale, in modo da farci faticare anche di più.
Infatti ti allego la clip audio di uno dei miei allenamenti:
Puledra> clop …… clop …….. frrrr…zzzippp …… nnoooo ghhhhh
Cronista> ecco che lo stalliere mette i finimenti ed il morso alla puledra. Nonostante le settimane di allenamento le puledre non si sono ancora abituate al sapore del morso.
Puledra> nnnnnhhhh ……nhhhhhhhhh ……….. nhhhhhhhhh…. Iiiiihhhhh ……ahhhhhh
Cronista> Poveretta, lo stalliere ha anche posizionato il plug posteriore. L’operazione è sempre sgradita, però le puledre, ormai domate, hanno imparato a rilassarsi in modo da ridurre la sofferenza. Ecco che arriva Don Pedro, sarà lui a praticare il dressage odierno per la puledra italiana.
Puledra> clop ….. clop……
Cronista> Don Pedro prende posizione sul suo speciale sulky. Non vi meravigli che Don Pedro, di corporatura diciamo “molto robusta”, faccia da fantino. E’comune che negli allenamenti si obblighino le puledre a trascinare una zavorra addizionale.
Puledra> ahhhhh ….. clop …. Clopp…. Clop….. clopppp ….. ahn…… clop …. Clopppp …. Clop …. Clopppp ahnnn …
Cronista> ecco che Don Pedro effettua il riscaldamento della puledra. Don Pedro ora impugna la frusta, si accinge a fare un giro veloce.
Puledra> ahnnn clop clop clop ahnn clop clop clop ahnn clop clop clop anh CIAK clop clop clop clop ahn clop clop clop clop ahn CIAK aghhhh cop clop clop clop clop clop ahnnn clop clop clop clop CIAK aghhhh
Cronista> Accidenti, Don Pedro fa proprio sul serio, di solito i fantini si limitano a far schioccare la frusta in aria, Don Pedro le frustate la piazza tutte al bersaglio
Puledra> clop clop clop clop ahnn clop clop clop clop clop CIAK CIAK ahhhhnnn aghhhhh cloppp cloppp clopppp cloppp ahnnn cloppp clopopp clopp clopppp ahnn CIAK CIAK AGHHHH clopp cloppp cloppp cloppp cloppp cloppp cloppp ahnnn cloppp cloppp cloppp
Cronista> Caspita, i colpi di frusta ormai fioccano, si iniziano a vedere le tracce anche da qui. Ecco, tagliato il traguardo Don Pedro allenta le redini
Puledra> clopp cloppp cloppp ahnnn clop clop clop ahnnn clop clop ahn clop clop …. Ahnn …. Clop …. Clop … ahnnn
Cronista> sentiamo il fiatone della puledra e vediamo che ha la schiuma alla bocca. Ecco lo stalliere si avvicina, fa scendere Don Pedro. Mette una coperta sulla cavallina ed asciuga il sudore. Sapete che vi dico? Questa cavallina straniera è una sconosciuta ma è interessante. Vedremo come si comporterà alla prima gara della stagione. Ovviamente dovrà correre contro avversarie molto forti, per cui i bookmakers la snobbano, ma si farà conoscere .

Cara Monika, è così che finisce tutte le sere, sedere a strisce e stanca morta. Comincio ad avere nostalgia dei corridoi da pulire e della noria da girare della Pension.
un saluto dalla “puledra” Nadia.
(29. continua)

10 marzo 2012

PENSION BALNEARIA 28


Cara Monika, anziché farti il solito lacrimevole elenco delle nostre disgrazie, ho pensato di trascriverti quella che potremmo chiamare una breve clip audio di una mattinata, proprio come potrebbe venire catturata da un registratore. Per rendere più comprensibile la cosa ho messo anche qualche indicazione, come se fosse una voce narrante esterna.

Ahi, ahi ….. no …. glub glub mmmh mmmhh …..
(Alla puledra è stato applicato il morso, per costringerla ad aprire la bocca lo stalliere ha dovuto pizzicarle il seno)

Pisshh pisssh, poot, poot, frit , fri, frit …….
(Alla puledra è stato permesso di provvedere alle necessità corporali)

Mmmmh no mmmhhh aggggghhhh
(Alla puledra sono state infilate le mutande di contenzione)

Ahhhh …… empietad …. hambre
(Alla puledra è tolto il morso per permettere il pasto)

Ciomp ciomp ciomp ciomp ciomp ………. gluk gluk gluk gluk aahhh …… gracias senor, estoy lista….
(Pasto mattutino ed abbeverata, durata 15 minuti)

Mmmmh glub glub …… no no aah
(Alla puledra è stato rimesso il morso e sono applicati, e stretti opportunamente i finimenti.)

Clop …. Clop …. Clop ……..
(Indossati gli “zoccoli”, i primi passi piuttosto incerti)

Ciak …… ciak ……. clop clop clop clop clop ……clop …. clop ….. clop …. ciak clop clop clop clop clop clop ….. clop …… clop ……clop …… ciak clop clop clop clop
(A volte le puledre sono un pò svogliate e si ricorre ad un parsimonioso uso del frustino)

Clop ahnnn clop clop ahnnn clop clop ahnnn clop clop ahnnn clop clop ciak clop clop ahnn clop ….. clop ….. ahnn ahnn ahnn
(E’ opportuno lasciare alla puledra tempo per rifiatare)

Clop clop ahnn clop clop ahnn clop clop ahnnn mmmmh mmmmmhhh ciak mmmhhh ciak mmmmhh mmmmmhhh ciak mmmmh mmmmmhhh ………. “empiedad senor agua agua” glub glub glub glub ….. aggh mmmmh mmmmh clop clop clop clop clop
(Saranno le reazioni della puledra a segnalare quando occorre provvedere ad una parsimoniosa abbeverata, non troppa acqua per evitare di appesantirla)

Clop clop ahn clop clop ahn clop clop ahnn …. Clop …ahn clop ……clop ….. clop ……. Clop …… clop ….. clop …….. frit frit frit frit
( a fine cavalcata la puledra verrà fatta girare lentamente in tondo, poi verrà asciugato il sudore con fieno od una coperta da cavallo, in modo che non prenda freddo)

Ahhhhh glub …… gracias senor …. Gracias …… (Fine del dressage, sembrerà una forma dura di allenamento, ma è necessaria per ottenere ottimi risulatati)
(28- continua)

PENSION BALNEARIA 27

Cara Monika,
ti ho già raccontato delle realizzazioni dello stalliere, nella “stalla”dobbiamo indossare sempre le mutande col plug. Poi, se siamo a riposo, ci viene spesso fatto indossare uno strettissimo corsetto, che don Pedro ci allaccia strettissimo, tanto che si fatica a respirare. Serve ad addestrarci ad un portamento elegante. Se invece dobbiamo trottare, niente corsetto, che ci sarebbe d’impaccio, però una serie di morsi e cinghie. Particolarmente umiliante il morso, che ti costringe a sbavare già normalmente. Ma pare che gli appassionati del genere considerino particolarmente eccitante una puledra che, trottando o galoppando, faccia la schiuma dalla bocca come i cavalli. Detto fatto, il sellaio ha subito inventato un accessorio per causare abbondante schiuma dalla bocca: ha preso un panetto di sapone, il mitico Jabon Lagarto, una sorta di sapone di Marsiglia locale, vi ha praticato un foro attraverso cui ha fatto passare il morso. Così, quando ti mettono il morso sei costretta a addentare il sapone. Figuratevi cosa vuol dire tenere per interminabili ore una saponetta tra i denti, che impedisce di chiudere la bocca e di deglutire la saliva. Ben presto si sbava e, costrette a trottare, ben presto si forma la schiuma. Inutile dire cosa soffriamo noi “puledre”, con il sapone costantemente in bocca che ci irrita gola e stomaco, e che, inghiottito, ci disturba anche la pancia.
Don Pedro intende portarci ad una sfilata clandestina di “puledre”, per cui intende allenarci a trottare a lungo in maniera elegante. Però trottare con le nuove calzature non è certamente facile, in particolare quando non si può guardare dove si poserà il piede, infatti non possiamo abbassare la testa, cosa considerata poco elegante. Inoltre in caso di gare ci verrebbe messo il paraocchi, che comunque impedisce la visuale. Così, dopo qualche ruzzolone, Don Pedro ha fatto installare un aggeggio simile alla noria, che ti costringe a girare in tondo, impedendoti di cadere se inciampi. E stiamo allenandoci a girare in tondo bendate, in un trotto esasperato, sollevando moltissimo il passo. E’un esercizio massacrante, ma se osiamo fermarci veniamo prontamente sollecitate dallo scudiscio di Don Pedro.
Ma come se non bastasse, bisogna che le nostre cosce e le nostre natiche (i quarti posteriori) si sviluppino armoniosamente. Per allenarci (ma spesso per punirci) don Pedro ha una sua versione del potro, un cavalletto molto alto, dove vieni messa a cavalcioni su due assi che formano un cuneo. Sul vertice del cuneo, in pratica dove appoggerai tuo malgrado la … patata ha fissato una spazzola con setole vegetali rigide. Quando vieni issata sul potro l’unico modo per non farsi pungere dalla spazzola è fare forza sulle assi del potro stringendo le cosce. Così si esercitano i muscoli, sostiene Don Pedro, ma secondo me è che gli piace guardarci mentre cerchiamo, contorcendoci a cosce aperte, di resistere ed alla fine cediamo, fra lamenti e lacrimucce.
C’è poi un'altra cosa che ci può capitare, una cosa vergognosa. La prendo un po’ alla lontana, in questa regione , gli animali vivono in maniera naturale, legiumente vengono possedute dallo stallone Questa cosa è così sentita nella civiltà contadina che nelle fattorie viene fatta una festa, in cui la giumenta viene presentata allo stallone eccetera. Dove va a parare questo discorso? Nei giorni fertili don Pedro ed il sellaio si divertono ad umiliarci, utilizzando la mano, un po’ come fanno i veterinari con le giumente, per stimolarle, durante la fecondazione artificiale.
Ciao Monika.
Puledra e sguattera Nadia.
(27- continua)

6 marzo 2012

PENSION BALNEARIA 26

Cara Monika,
Da un po’ di tempo appaiono facce nuove. Non è una novità che una Padrona, per aumentare la vergogna di una serva, la punisca di fronte ad altre Padrone invitate a bella posta. Ma qui si esagera, il numero di facce nuove che si vedono è sempre più in crescendo, mi sento molto infastidita. Anche la visita ginecologica completa ed accuratissima a cui siamo state sottoposte mi è sembrata, francamente una esagerazione per una visita di routine.
Uno dei personaggi apparsi ultimamente te lo devo proprio descrivere: le altre serve lo chiamano “el novio”, che significa lo stalliere. Questo signore, 50 enne, che noi dobbiamo rispettosamente chiamare “Don Pedro” dato che ha non so che titolo nobiliare, si è installato di un capanno di legno posto dietro la Pension e ha realizzato una specie di scuderia, dove anziché tenere cavalli, veniamo spedite noi serve. Venire spedite nella scuderia non migliora di certo le cose, infatti qui si viene trattate proprio come fossimo delle cavalle, dobbiamo stare in strettissime celle di legno con la paglia sul pavimento come materasso e, per coprirci di notte una coperta di lana con ancora la scritta “Real Caballeria”. Vengono dati 3 pasti, costituiti da verdure tritate e cereali e legumi cotti. Dobbiamo mangiare stando in piedi, direttamente da un ciotolone comune, usando le mani, inoltre dobbiamo bere almeno 3 litri al giorno di acqua. Il peggio è l’effetto di tale dieta su di una serva che non è abituata. Un continuo borbottio di pancia, visto che i legumi producono gas, inoltre, a causa della quantità di fibra si tende ….. a doversi servire del bagno più volte. La cosa non preoccupa minimamente lo stalliere, infatti ci fa indossare una particolare mutanda di cuoio che ha la possibilità di applicare, un plug posteriore che ti tiene tappata ed impedisce perdite. Tre volte al giorno ci viene tolto il plug e possiamo liberarci, con lo stalliere che controlla che il nostro intestino funzioni regolarmente, altrimenti …. ti racconterò in seguito che succede, assieme elle punizioni che don Pedro ci infligge. Per la pipì invece nessun problema, in qualità di puledre possiamo orinare in piedi, quando ci pare, poichè la mutanda non è ermetica, pèrò stando in piedi ci si bagna e si resterà bagnate e puzzolenti fino a sera. Alla sera lo stalliere ci mette sotto un potente getto di acqua gelata e ci “striglia” con una dura spazzola, di quelle da bucato, di fibre naturali. Che altro ti devo raccontare, don Pedro ha il vezzo di palparci, quasi stesse valutando il peso e la resa in carne delle nostre parti anatomiche.
Durante la giornata veniamo sottoposte ad un difficile addestramento, infatti dobbiamo esercitarci ad un passo simile al trotto, aggiogate, singolarmente od in coppia ad un carrettino, simile a quello utilizzato nelle corse dei cavalli. Ovviamente delle puledre devono venire dotate di finimenti e zoccoli di prim’ordine. Qui viene buono l’aiutante di don Pedro, soprannominato “el talabartero” cioè il sellaio. Il sellaio, che infatti ha una bottega di calzolaio, è appassionato di realizzazioni “particolari” che vende ad una clientela particolare. La sua passione lo ha portato a realizzare tutto il nostro corredo. E’ lui che ha realizzato la mutande con il plug, ma anche molte altre cose, tra cui, corsetti strettissimi che ti impediscono quasi di respirare, redini, morsi e bavagli di varie fogge, dotati di plug o attacchi per imbuti o sonde, divise di contenzione, e un completo campionario di frustini, fruste e quant’altro per stimolare e punire noi puledre. Il tutto di ottimo cuoio e gomma. Ma il capolavoro del sellaio sono le calzature che dobbiamo indossare durante il nostro dressage, infatti a queste scarpe con un tacco da 12 può essere ingegnosamente avvitato uno zoccolo da cavallo. Per cui quando trottiamo su terreno duro si sente il caratteristico clop – clop.
Anche le cinesine vengono inviate, per punizione, all’addestramento di don Pedro. Infatti mi sono trovata a trottare con tre di loro. Poverette, prima mi stavano antipatiche, ma soffrendo in loro compagnia ho cambiato un po’ idea. Poverette, se noi siamo delle puledre loro sembrano dei mini pony. E comunque il sellaio ha realizzato per loro dei finimenti su misura.
Ciao Monika un abbraccio a tempo di fox - trot.
Nadia, puledra e sguattera
(26- continua)