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31 marzo 2012

PENSION BALNEARIA 33


Cara Monika,
ci eravamo lasciate quando Donna Conception mi ha liberata dal cubicolo in cui mi avevano rinchiusa. Inutile che ti dica per settimane e settimane senza dormire, tremando di freddo, nutrita solo per non morire. Poi finalmente mi disseppelliscono, mi danno qualcosa di caldo da mangiare, una coperta e finalmente posso dormire. Vengo riscossa dopo poco, mi dicono che ho dormito per ore. Donna Conception ordina che mi vengano messe polsiere e cavigliere di cuoio e metallo, unite da spezzoni di catena di acciaio, collegati da moschettoni.
Giornalista> Ecco, ora l’avete risvegliata, non le sembrano esagerate quelle catene?
Donna Conception> Non sottovaluti la forza della disperazione, meglio andare sul sicuro. Eccola pronta per il terzo stadio.
Nadia> Mi Fanno rialzare e mi sospingono, tenendomi, poiché ho mani e piedi collegati a catene cortissime che inoltre mi fanno restare chinata. Mi spingono verso la terza cella, uno stanzone, sulla porta la scritta “Terror”. All’interno vari oggetti spaventosi. La prima è una cassetta di vetro, contenente degli insetti neri, dei cervi volanti enormi dalle corna minacciose a forma di pinza. Sono ancora nuda. Donna Conception mi fa trascinare davanti al terrario, in modo che io possa vedere “con comodo” le sue “bestiole”. Tremo come una foglia.
Cronista> Però, ha una bella paura.
Donna Conception> Beh aspetti un po’ e vedrà.
Nadia> Donna Conception mi dice che basta un suo ordine per farmi rinchiudere, ammanettata, in un sacco, pieno di insetti. Comincio ad urlare ed a cercare di divincolarmi. Quando Donna Conception prende un insetto e me lo mette tra i peli pubici, lo sento grattare con le zampette per farsi largo, perdo il lume della ragione.
Cronista> Ma che succede, ma è pipì?
Donna Conception> Certo, non lo sa che nei veri momenti di terrore si perde il controllo degli sfinteri?
Nadia> Guardo il terrario con occhi sbarrati, saranno almeno un centinaio di bestie, sei zampe e due spaventose pinze ognuna.
Cronista> Ed ora la mettete nel sacco?
Donna Conception> Non corra, ho in serbo ben altro, ora la mia preferita: l’acqua. Avviciniamoci, che mostro il tutto alla serva.
Nadia> abbiate pietà …..
Niente, mi spingono in un altro angolo. Qui c’è un tavolaccio inclinato dotato di robuste cinghie di cuoio per mani e piedi.
Donna Conception> Ed ecco il piatto forte, la tortura dell’acqua. Mai sentito parlare dell’Inquisizione? Bene, ne proverai i tormenti. Mi piace questa cosa perché fa soffrire moltissimo ma non lascia segni!
Nadia> Sono annichilita, appeso al muro un grosso imbuto, per terra alcuni bricchi di ferro.
Cronista> Donna Conception, mi dissocio …. sono supplizi terribili.
Donna Conception> Attenda e si fidi di me, vuole o non vuole vedere come piego le serve? E stia tranquillo, non la soffocherò, le farò solo bere, CON LE BUONE MANIERE, un bel po’ di acqua.
Donna Conception> Ora le presenterò il terzo castigo.
Nadia> Mi trascinano in un altro angolo dello stanzone, c’è una “silla de la verguenza”. In un armadietto a vetri dei preoccupanti attrezzi chirurgici di acciaio. Donna Conception ne prende uno e ce lo mostra.
Donna Conception> Ecco il terzo castigo, lo ho fatto realizzare copiando i disegni dell’inquisizione. Si chiama la “Pera de angoscia”, un oggetto a forma di pera, dotato di una vite che lo dilata. Mia cara, hai presente il fastidio di una visita ginecologica? Moltiplicalo per un milione. E tieni conto che l’attrezzo verrà lubrificato con un unguento al peperoncino. E se non bastasse davanti, dove, dopotutto non farà danni irreparabili, pensa a quando verrà usato dietro. Lì sì che brucerà e farà malissimo, pensa, un giro di vite ogni 5 minuti, ci vorranno ore per dilatarlo tutto. Se perderai del sangue, verrai disinfettata con l’alcool, ricordi quanto brucia sulle mucose? E quando la vite verrà aperta completamente sarai talmente dilatata che dovrai portare il pannolone per il resto dei tuoi giorni.
Nadia> No ……. no …….. plaf
Cronista> E’ svenuta, …… Donna Conception è sicura di non esagerare?
Donna Conception> Ne parleremo dopo, privatamente, ora faccio rinvenire la serva.
Nadia> Aiaaaaaaa ……….. ihhhhhh aiaaaaaaaaaaaaaa …..
Cronista> Poverina, occorreva pizzicarle così crudelmente il seno?
Donna Conception> E’un sistema infallibile, niente bisogno di sali ed altre smancerie, e poi funziona indifferentemente per gli svenimenti veri e simulati.
Nadia> No, la prego, non mi rovini, non ho mai fatto del male, abbia pietà!!!!
Donna Conception> E per darti il tempo di riflettere, prima di ogni punizione passerai una mezz’ora seduta qui!
Nadia> Ed ecco che mi mostra una poltrona irta di chiodi! Sono vicinissimi e spaventosamente lunghi. Sono lucidi, ma alcuni portano delle macchie ….. sembra sangue ….. oh mamma, mi sento svenire di nuovo …… plaf ……
Donna Conception> Di nuovo svenuta? Finirò col rimpiangere le ribelli di una volta! …. Beh, del resto questa è italiana ….. beh ….
Nadia> Aiaaaaaaa noooooo BASTA, IL CAPEZZOLO NOO!!!
Donna Conception> Eccoci nel mio studio, lontano dalle orecchie della serva. Ora che la serva ha visto che tormenti ho in serbo le faccio dare una scodella di zuppa e la mando a riposare per altre 6 ore …. voglio che sia ben in forze, per cercare di resistere e …. venire sconfitta.
Lasciandole cuocere nel loro brodo, alcune cedono già durante queste ore di riposo, passate ad arrovellarsi e a pensare a cervi volanti e fittoni … piccanti.
Dunque caro Cronista non si preoccupi, non sono una macellaia, qui da me, il 5% delle serve ha ceduto ancora prima dell’inizio delle punizioni, un altro 35% ha ceduto coi cervi volanti, un 10% sulla silla chiodata ed il restante 50% con qualche litro d’acqua. Nessuna ha riportato danni fisici, i segni della silla sono come quelli dei fachiri, spariscono in un paio d’ore. Le macchie rossastre sia sulla silla che sulla pera d’angoscia sono di vernice, realizzate da me con tanta cura, sembrano vere anche a me che le ho dipinte. La pera d’angoscia è solo un bluff, in pratica mi limito a mostrarla, infilarla, lasciare che il peperoncino faccia effetto ed accennare ad aprirla, se la serva ha la forza di resistere fino a questo punto la rimando al carcere, dicendo che è irrecuperabile.

Ecco Monika, la giornata odierna è andata così, mi hanno fatto pisciare addosso dalla paura. Per adesso sono viva, ma non so in che stato sarò domani sera.
Un saluto in divisa con strisce bianconere e numero a 6 cifre.
sguattera Nadia

drawing © Pavel




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