Una interessante mattinata
Una interessante mattinata, è quella
che si è organizzata Madame Rocio: le due detenute in punizione oggi
assaggeranno il secondo giorno di castigo. Madame si chiede ancora
quale possa essere per le proprie vittime il giorno peggiore: il
primo, in cui scoprono cosa le aspetta e assaggiano le prime
sofferenze. Oppure forse il secondo, in cui i dolori residui dei
maltrattamenti precedenti si fondono a quelli odierni. Oppure
l’ultimo, in cui i corpi ormai provati soffrono il massimo. Madame
pensa che il secondo giorno sia il peggiore: i dolori si sommano tra
loro e la detenuta sa che l’indomani si le cose non potranno che
peggiorare.
Ma Madame non perde tempo: è ora di
occuparsi della culona Fatty. Due sorveglianti accompagnano una Fatty
già in lacrime. Madame Rocio quasi si meraviglia: “questa è la
detenuta pericolosissima che si faceva beffe di Giudici, Direttrici e
Sorveglianti? Suvvia, ci vuole un po’ di polso”.
A Fatty, a cui hanno già somministrato
un buon clistere saponato ben caldo, vengono nuovamente ammanettate
le mani dietro alla schiena e l’argano di incarica di tendere
dolorosamente le braccia all’indietro e verso l’alto. Madame
Rocio, indirizza un forte fascio di luce, per ispezionare l’ano di
Fatty. Benissimo, a parte un arrossamento, dovuto alle dilatazioni,
sommate all’unguento al peperoncino, lo sfintere ha sopportato
egregiamente. Tempo di passare a qualcosa di più serio e doloroso.
Madame preleva da un armadio a vetri
del nuovo lubrificante, di colore bluastro. Lo mostra a Fatty: “Mia
cara, poiché il lubrificante di ieri ti ha leggermente irritata,
oggi utilizzeremo una nuova formula, contenete allume di rocca.
Fatty ha ormai capito che quando Madame
Rocio diventa premurosa è perché si avvicinano nuove e più intense
sofferenze, ha anche imparato che è inutile supplicare, così cerca
di restare in silenzio. Madame indossa rapidamente la mutanda su cui
montare il nuovo oggetto con cui tormentare Fatty. Oggi, anziché di
un pene lineare, si tratta di un tubo su cui sono montate sfere di
diametro crescente. Quello che Fatty scopre presto è che, al
contrario del giorno precedente, qui lo sfintere viene dapprima
dilatato e poi rilasciato ad ogni sfera. Quindi, anziché un forte
dolore iniziale, seguito da fastidio, qui ad ogni sfera si ha un
dolore crescente col diametro ma lo sfintere duole molto anche quando
la sfera è entrata e il buchetto si chiude attorno allo stelo
centrale. Ma Madame non si arresta, continua a spingere e lo strazio
si ripropone con la sfera successiva. Si capiscono quindi gli strilli
della povera Fatty, il cui buchetto è ben presto dilatato
enormemente.
Ma siamo solo all’inizio, Madame ha
apprezzato i movimenti impressi al doppio pene dallo sforzo
effettuato ma sicuramente non è ancora soddisfatta, inizia quindi un
lento movimento di va e vieni che devasta il già provato sedere
della povera Fatty. Quando, finalmente, Madame è soddisfatta ed
ispeziona lo stato della detenuta, si accorge di averla portata
all’estremo: lo sfintere, sia pur non lacerato, mostra alcune
perdite di sangue che resistono anche all’effetto del bruciante
allume di rocca.
(8/1- continua)