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24 settembre 2008

confidenza sì o no?


Gentile domestica, la mia tuttofare cingalese al ritorno dal suo Paese ha manifestato una gran voglia di confidenza. Non perde occasione per avvicinarsi a me e per raccontarmi cosa le è capitato durante il suo soggiorno (e ne sono capitate delle belle su ogni fronte...). Questa continua ricerca di contatto verbale mi turba. Sono curiosa di natura e la ascolto, ma mi pare che questa eccessiva confidenza incrini i nostri regolari rapporti di lavoro. Cosa fare? Grata e ammirata la saluto cordialmente. Maria Pia

Cara Maria Pia,
Le consiglio di mantenere con la domestica un atteggiamento accondiscendente ma distaccato, insomma di fredda benevolenza. È importante che la serva non si senta troppo importante, questo ovviamente avrebbe delle gravi ripercussioniall'interno della relazione domestica - padrona. Non conosco l'età della sua serva, ma mi permetto di darle un consiglio: segua l'esempio delle signore di Singapore, Hong Kong e delle padrone sudafricane di qualche tempo fa: tratti sempre la donna di servizio come se fosse molto più giovane di lei, controllandone il comportamento, la pulizia e lo stato dei suoi grembiuli, delle uniformi e di guanti, facendo anche ripetutamente osservazioni, a maggior ragione se la serva è pulita e ordinata. Questo metterà Lei in condizione di poter controllare la domestica sia psicologicamente che fisicamente in modo (quasi) perfetto. Mi faccia sapere. Un caro saluto
Monika

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ascoltala come ascolteresti la cameriera del bar

monika ha detto...

credo che il rapporto fra una signora e la sua domestica sia un poì diverso, entrano in gioco elementi di dominazione e di sottomissione molto più complessi, caro amico (o amica?)
Monika

Anonimo ha detto...

La vera serva non si apre a confidenze. E' ruvida, orgogliosa e non osa parlare di cose personali con la sua signora. E se lo fa va subito punita.
I miei omaggi morbida Monika.
ViKtoria

Férdinand ha detto...

Carissima ViKy, sono assolutamente d'accordo con lei. E in questo devo dire che la mia dolce sposa è stata bravissima. Mi aveva chiesto di avere una serva e io l'ho accontentata. Quando è arrivata, la serva tendeva molto a confidarsi, ma detto fra noi, è solo un espediente per ingraziarsi la sua padrona. Mia moglie è molto severa, ho assistito con grande orgoglio a punizioni ferme e dure. Io purtroppo sono spesso fuori per lavoro, ma dopo l'addestramento della sguattera mi sento molto più sollevato. Ora è sul suo grembiule che la mia dolce consorte posa il capo quando è triste per la mia assenza. E' dalle sue mani ruvide che si fa massaggiare quando si sente tesa e stanca. E' dalle sue nenie che si lascia cullare quando si sente sola e non riesce a dormire. Rientrando per le vacanze di natale ho trovato mia moglie nel salone. Bella, fiera, distesa. Mi ha guardato intensamente. Le luci erano soffuse, teneva in mano un bicchiere di Cherry e sulle gambe un libro. La sua sguattera era carponi, a farle da poggiapiedi, silenziosa, con la divisa bianca e nera delle feste.
I miei migliori auguri, dolce Monika e tanti cari saluti dalla mia signora.