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27 febbraio 2011

TRE NOTE DALLA SIGNORA LUCIA


Dalla signora Lucia Marchi (che ringraziamo sentitamente) riceviamo queste tre interessanti note che riguardano la vita quotidiana, i doveri e le punizioni della sua serva. Considerazioni che, crediamo, saranno utilissime anche alle altre signore che ci seguono e da un punto di vista evidentemente opposto, alle loro serve e domestiche.
Monica, domestica


Il Centro Commerciale
I compiti della nostra serva vengono svolti di solito tra le mura domestiche, ma vi sono occasioni in cui deve rendersi utile anche all’esterno. Una volta a settimana, infatti mi accompagna al centro commerciale. Indosserà una divisa nuova, pulita e stirata di fresco, e calzerà un paio di zoccoli.
Parcheggio sempre piuttosto lontano dall’ingresso in modo che sia costretta a fare un po’ di esercizio. All’interno del centro commerciale, dovrà rispettosamente seguirmi, spingendo il carrello ed incaricandosi di prelevare dagli scaffali tutto ciò che è pesante o scomodo da raggiungere. Una volta che gli acquisti sono fatti le toccherà farsi la coda alle casse. Poi mi concedo una buona ora di shopping nei vari negozi del centro commerciale, mentre la serva attende pazientemente in piedi accanto al carrello.


La Schiena
Sollecitata anche dall’intervento di Janine, ho notato che spesso la mia domestica, dopo lunghe ore passate a pulire i pavimenti o a lavare i panni, fatica a raddrizzare la schiena e si massaggia la zona lombare. Ciò indica che la serva non mantiene un corretta postura. A scanso di futuri problemi, ho deciso di intervenire prontamente. La ho accompagnata in un negozio di ortopedia e la ho costretta ad acquistare un corsetto rigidissimo, che si può stringere moltissimo mediante pratiche chiusure in velcro. E’ il toccasana per la sua situazione, è molto costrittivo e la costringe a stare perfettamente dritta. Inutile dire che il suo uso è sgraditissimo, sia per la limitazione di libertà dei movimenti, dato che diventa difficile anche sedersi sul bagno, che per la frizione che crea in alcuni punti irritando la pelle. Pertanto è entrato subito di diritto a far parte degli indumenti punitivi.


Il Super Pannolone Ecologico
Mi è molto piaciuta l’idea … ecologica della Signora Julia per i pannoloni di cotone, sicuramente dover lavare il proprio … prodotto dal pannolone porta l’umiliazione e lo schifo di sé della punita al massimo. Non so se la mia serva ha lo stomaco abbastanza forte per sopportare questa punizione, ma a volte basta la minaccia…. per cui le ho fatto preparare una buona scorta di pannoloni costituiti da una ventina di strati di mollettone di cotone. Sopra a questo va indossata una mutandina impermeabile in gomma, riutilizzabile. Per prevenire perdite, in caso di lavori pesanti o di lavori fuori casa, oltre a pannolone e mutande farò indossare una tuta dimagrante impermeabile, i cui calzoni lunghi convogliano l’eventuale sgocciolamento residuo negli stivali di gomma. All’esterno per garantirsi da manipolazioni, come consigliato da Julia, un jeans bianco largo, per accomodare l’ingombro del pannolone, con cerniera e cintura bloccate da un piccolo lucchetto di cui solo io ho la chiave.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Cara Monika,
potreste, tu o qualche altra frequentatrice del blog, chiarirmi alcuni dubbi:
che differenze ci sono tra penitenza, punizione e tortura?
il cilicio, che viene imposto ad alcune di noi, in cosa consiste esattamente, dove lo si procura?
Ciao e grazie.
Una serva ignorante.