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Grazie
Monika, sguattera
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© JANINE SOUILLON, LUGANO, CH
26 novembre 2011
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PENSION BALNEARIA 12
la “consultora” continua ad imperversare. Sta approfittando
del fatto che la Signora è in viaggio, per dominarci. Inoltre non si limita
alle buone vecchie sculacciate ma è apparso un inquietante frustino Ieri ha
preteso che alla noria lavorasse una sguattera da sola, e quando le ho fatto
presente che da sempre tale lavoro viene fatto da due, perché per una sola
donna è troppo faticoso, mi ha schiaffeggiata e poi mi ha incatenata alla
noria, costringendomi a farla
girare da sola per tutto il turno. Poiché secondo lei andavo troppo piano, si è
messa a “stimolarmi” con un frustino. Se non volevo che mi facesse il “culo a
strisce” ho dovuto impegnarmi tantissimo e a sera ero distrutta. Per impedire
che si “batta la fiacca” e non dovere stare a controllarci, ha fatto installare
da un artigiano un campanello che suona se la noria non viene fatta girare con
sufficiente velocità. Il campanello suona brevemente per alcune volte,
segnalandoti che devi accelerare. Se non recuperi in fretta si mette a suonare
di continuo ed allora sei nei guai.
Poiché non era soddisfatta del mio lavoro, ho dovuto
passare la notte nel “quarto oscuro” un ripostiglio dove devi dormire nuda per
terra, con un paio di rozze coperte di lana spinosa. Ma dopo mezz’ora che sei rinchiusa
al buio, scopri chi ti farà compagnia per la notte: insetti che ti strisciano
addosso e topi che corrono per la stanza. Ovviamente ho passato una notte
d’inferno, sveglia, terrorizzata da ogni piccolo rumore e continuando a
grattarmi, avvolta nella coperta con la speranza che mi proteggesse.
Oltre a prendersela con noi sguattere, la “consultora” maltratta
anche il resto del personale, sono venuta a sapere che ha punito anche la cuoca
e due delle massaggiatrici. Questo stato di cose sta facendo sorgere un grande
malcontento e l’altra sera Pilar è venuta, in segreto, nella stanza di noi
sguattere dicendo che loro tutte sono stufe della “perra”, infatti il
soprannome che si è meritata è proprio “cagna”. Si spera che la Signora torni
presto dalle sue ferie, in modo che possa prendere provvedimenti.
Sguattera Nadia
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PENSION BALNEARIA 11
a noi sguattere
è capitato un altro guaio: è arrivata una “consulente”. Come ormai è
usuale, si tengono le serve alla fame e si pagano stipendi d’oro ad una
antipatica che grazie ai suoi titoli non fa nulla, salvo incassare danaro a
palate.
La consulente ha la mania di controllare che nessuno batta
la fiacca, quindi controlla quante camere vengono rifatte, quanti vagoncini di
fango vengono trasportati, addirittura quanti giri di noria facciamo in un ora.
Inoltre poiché dandoci da fare ci muoviamo con poca grazia, un'altra idea è
stata di metterci delle cavigliere con una corta catenella, in modo che
facciamo dei passettini stile geisha. Impedite nel camminare il lavoro va ancora
più rilento, così l’idea della consulente è di usare le punizioni, per cui
spesso abbiamo il fondoschiena rosso.
Inutile dire che chi lavora alla noria sogna di vedere la consulente
al proprio posto, saprebbe bene come farla correre!
Insomma, il malcontento e la frustrazione serpeggiano tra la servitù.
Ciao cara collega, scusa lo sfogo.
Sguattera Nadia
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25 novembre 2011
PENSION BALNEARIA 10 - Il decalogo della sguattera
la Signora mi aveva dato genericamente il permesso di
scambiare messaggi via internet con amici e parenti. Diciamo che io non avevo
messo in chiaro che intendevo collaborare ad un blog. Ieri la Signora è venuta
a vedere mentre navigavo e una delle pagine aperte era proprio il tuo blog!
Momento di panico da parte mia, invece la Signora è stata abbastanza divertita
dall’idea. Anzi, mi è stato
ordinato di scrivere questo intervento poiché sono stata vista numerose volte
con la divisa in disordine. Per aver taciuto del blog e per la divisa verrò
anche punita, ma per ora non ho il permesso di parlare
di punizioni. In caso di punizione, dovrò scrivere comunque una relazione ma
non potrò divulgarla, almeno per ora.
Come bisogna scegliere un grembiule e come deve essere
allacciato correttamente.
Innanzitutto va scelta la lunghezza del grembiule: avremo un
grembiule corto utilizzato soprattutto dalle cameriere ed un grembiule lungo
utilizzato dalle sguattere e dalle donne di fatica. Il grembiule corto va dalla cinta in giù
ed è sostenuto solo dalle fettucce ventrali. Alle volte si trasforma da un
indumento da lavoro in un simbolo, vedi il grembiulino di pizzo di certe
cameriere sexy o quello di enologi, massoni e quant’altro. Il grembiule lungo, detto anche senalino
(delantal, in castigliano), copre dal petto in giù ed è sostenuto o da una
“bretella” che passa dietro al collo o da due bretelle che passano sulle spalle
e si incroceranno dietro la schiena. In
vita il grembiule è saldamente allacciato da due nastri di stoffa che possono
essere allacciati dietro, oppure meglio ancora possono essere più lunghi e
permettere di allacciare davanti.
· Bisogna
sempre tenere strettamente allacciato il grembiule, non importa quanto sia
costrittivo e quanto si stia sudando!
(promemoria per una serva sciatta
e puzzolente).
Ho voluto approfondire un po’ l’argomento e trovo in
internet la descrizione di “grembiuli disciplinari”. Infatti il grembiule copre
completamente la parte anteriore della punita, ma basta farla chinare in avanti
perché le “vergogne” vengano mostrate e possano essere percosse.
Come scegliere i guanti da lavoro
Lo stesso discorso per i guanti, permettono di restare ore ed ore con le mani nell’acqua e
nei detersivi, evitando bolle, irritazioni e le dolorose ragadi. Anche qui sarà
meglio scegliere guanti impermeabili, non felpati, lunghi fino a metà
avambraccio, di peso medio e non eccessivamente larghi, in modo da mantenere
una buona sensibilità.
· La
brava sguattera considera i propri guanti come i migliori amici e li indossa
tutte le volte che servono, non li dimentica e/o ne accorcia la durata con un
uso scorretto! (promemoria per una serva
sciatta).
Il fazzoletto da testa
Del fazzoletto da testa ho saputo dal tuo blog. Non ne
vedevo l’utilità, ma se avrò mai
il permesso della Signora di raccontare delle mie punizioni, racconterò perché ora
lo utilizzo moltissimo.
· La
brava sguattera copre accuratamente i capelli con l’apposito fazzoletto! (promemoria per una serva sciatta).
Calzature o piedi nudi?
Per le calzature i soliti zoccoli di plastica (nei mesi
invernali con i calzini) o i gambali di gomma, a seconda del tipo di lavoro
assegnato. In caso di punizioni, verranno ritirate le calzature alla serva: lo
stare a piedi nudi è sempre stato simbolo di penitenza.
· La
brava sguattera indossa le calzature previste e/o se ne sta a piedi nudi!
(promemoria per una serva
sciatta).
E la biancheria intima?
Le mutande sono l’unico capo di biancheria intima permesso
in servizio, la sguattera utilizzerà esclusivamente quelle assegnate, non è
permesso utilizzare mutande di altra provenienza.
· La
brava sguattera fa il possibile per indossare mutande pulite tutte le mattine,
a costo di lavarle, strizzarle ed indossarle bagnate, si asciugheranno col
calore corporeo. (promemoria per una serva
sporcacciona)
· La
brava sguattera, se ordinatole indosserà disciplinatamente le “bragas de goma”
con o senza “panuelo”, senza
lamentarsi per le irritazioni ed i fastidi da queste provocate. (promemoria per una serva petulante)
Inoltre elencato per ultimo ma primo in importanza:
· La
brava sguattera si tiene pulita: bidet, faccia, collo, ascelle e piedi tutte le
mattine ed all’occorrenza anche durante il giorno, il sapone di marsiglia deve
essere l’unico profumo delle serve! (promemoria
dettato personalmente dalla Signora …. ad una serva arrossita come un
peperone!)
Ma la divisa non è l’unica cosa che contraddistingue la
brava serva
· La
brava sguattera sarà sempre casta
durante il servizio. Per le sguattere in
servizio permanente è prevista una “licenza matrimoniale” , se per tutto il
periodo non sono state punite, ogni due o tre mesi. (promemoria per una serva con poca memoria).
· A
questo proposito, la brava sguattera segnalerà lealmente ad una delle Signorine
se avverte qualche “turbamento” durante il lavoro o durante il riposo.
(promemoria per una serva con
poco autocontrollo).
· La
brava sguattera potrà toccarsi le parti “vergognose” solo per il tempo
strettamente necessario a funzioni corporali o alle pulizie.
(promemoria per una serva
sporcacciona).
· Eventuali
peccaminose operazioni di autoerotismo sono punite con il massimo rigore.
(promemoria per una serva con
poco autocontrollo).
· La
brava sguattera eviterà in ogni modo atteggiamenti “equivoci” con le altre
sguattere. Qualsiasi rapporto che non sia di lavoro tra le sguattere è
considerato colpa gravissima, equivalente ad una aperta ribellione e punito di
conseguenza.
(promemoria per una serva con
poco autocontrollo).
· La
brava sguattera accetta in ripettoso silenzio gli ordini e li esegue.
(promemoria per una sguattera
dalla lingua lunga).
· La
brava sguattera segnalerà ad una Signorina eventuali disturbi alla propria
salute, ad esempio stitichezza, dolori al
basso ventre, raffreddori e quant’altro. In questo caso sperimenterà forzatamente
le cure termali e medicali che la Pension Balnearia offre ai propri ospiti.
(promemoria per una sguattera che
teme le cure mediche).
Questo mio elaborato,
senza i commenti tra parentesi, verrà esposto nella stanza del personale
della Pension Balnearia.
Inviterei Signore e serve ad intervenire sull’argomento, in
particolare se avessi dimenticato qualche punto. Numerosi interventi invoglierebbero sicuramente la Signora ad
essere più permissiva per la mia collaborazione al blog.
Grazie.
Sguattera Nadia
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19 novembre 2011
PENSION BALNEARIA 9
Cara Monika,
non è ancora finita con Pilar, per punizione dovrò passare
il poco tempo libero, che le altre sguattere usano per mangiare, riposarsi,
lavare e tenersi pulite, a pulire il pavimento di un lungo corridoio. Inutile
dire che dovrò farlo inginocchiata, nella mia divisa di fatica. Mi ha
consegnato uno spazzolino e dei detersivi, dovrò pulire tutte le “fughe” tra
piastrella e piastrella, eliminando la sporcizia fino a farle diventare
bianche. Bisogna dire che la Pension è molto ben tenuta, anche se è arredata
ancora con i mobili di 50 anni fa. Merito di generazioni di serve che hanno
passato i loro giorni a fregare e lucidare tutto.
Così mi trovo, già stanca e dolorante per il turno alla
noria, inginocchiata sul freddo pavimento a fregare con energia. Inutile dire
che la schiena non è molto contenta della cosa. E devo anche darci dentro,
perché di tanto in tanto la Signorina Pilar passa a controllare l’andamento del
lavoro.
Ed ha anche trovato un'altra maniera di dominarmi: mi ha
fatto bere un'intera caraffa da un litro di acqua termale, che è molto
diuretica. Inutile dire che ho dovuto continuare a lavorare a lungo tenendo una
colossale pipì e che lo stare ginocchioni aumentava il fastidio della vescica
gonfia!
Alla fine ho
dovuto supplicarla tra le lacrime.
Mi ha fatto una lunga paternale dicendomi che non ce l’ha
assolutamente con me, anzi che le sono simpatica, che però devo imparare a
stare al mio posto e ad ubbidire come compete ad una sguattera. Mi ha anche
detto di diffidare delle altre signorine, pronte a punire noi sguattere solo
per il divertimento di vederci soffrire.
Ciao Monika, ti abbraccio, stretta nella mia scomoda e
sudata divisa.
Sguattera Nadia
(9- continua)
(9- continua)
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16 novembre 2011
PENSION BALNEARIA 8
qui la vita di lavoro incessante continua. Oggi, oltre al
turno a girare la noria, una delle massaggiatrici che si chiama Pilar mi ha
ordinato di pulire la stanza dove effettua i trattamenti agli ospiti. Mi è
stato detto dalle colleghe che non
solo questo lavoro non tocca a noi, ma che noi sguattere non dovremmo mai
entrare in quelle stanze, ed
allora ho cercato di rifiutarmi. Risultato la signorina Pilar mi ha
sculacciata, sulle sue ginocchia. Non vi dico la vergogna, per una donna
matura, venire trattata come una bambina. E non solo, Pilar è una
massaggiatrice, quindi ha i muscoli delle braccia ben esercitati. Venire
picchiate a mani nude potrebbe sembrare una punizione leggera, almeno
confrontata con quelle raccontate
da altre domestiche qui sul blog. Però anche dei colpi non esagerati, che
colpiscono decine di volte lo stesso punto, fanno male. Dati i muscoli di Pilar
io suoi colpi SONO FORTI! La tecnica di Pilar potremmo chiamarla 10-5-5-10 e
cioè 10 colpi sulla stessa natica,
nella medesima posizione, poi 5 sull’altra e poi 5 sulla prima, 10 sulla
seconda e via a seguire. Si è limitata a 60 colpi, ma vi posso assicurare che
le mie lacrime e i miei lamenti non erano affatto simulati o esagerati.
Ho raccontato il tutto a Veronica, mi ha detto che la
Signora ha ordinato a domestiche e massaggiatrici, di limitarsi a sculacciarci
a mano nuda e il numero massimo di colpi è 200. Questo per evitare che eccedano
con l’entusiasmo nelle punizioni,
tutti gli altri castighi vengono comminati direttamente dalla Signora
Un abbraccio
Sguattera Nadia
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6 novembre 2011
PENSION BALNEARIA 6 E 7
ed eccoci arrivate al fine settimana! Per non lasciare
sguarnita la pensione abbiamo il
permesso di libera uscita due sguattere per volta, tanto qui la “movida” va dal
giovedì sera alla domenica notte. Sono uscita con Veronica. Innanzitutto abbiamo
preso un bus per la città più vicina. In paese, infatti, noi sguattere non
siamo ben viste, strano perché la Spagna è un paese tollerante ed evoluto.
Ed eccoci arrivate in città: che dirvi delle “tapas” e della vita notturna
veramente esagerata? Un
divertimento unico durato una interminabile serata e nottata. E poi un sacco di
giovani, insomma un ambiente interessante e divertente, molto meglio di quello
lasciato nella mia città natale. Lo
scotto è stato al ritorno la nausea da troppe “tapas y vasos de vino tinto”. Veronica
e le altre compagne mi hanno dato delle pastiglie per nausea e mal di testa e mi hanno aiutato a
nascondere il mio stato. Infatti qui esiste una rete di protezione e
cameratismo che aiuta noi sguattere a sopravvivere.
Un ebbro abbraccio dalla sguattera Nadia.
(6)
Cara Monika,
ieri stavo per pagare con una punizione i bagordi
serali. Infatti, perché non stavo
bene, o forse l’effetto delle pastiglie, ad un certo punto, mentre stavo
trascinando i carrelli di fango per servire le massaggiatrici, ho
inavvertitamente fatto uscire una ruota del carrello dal piano inclinato. Il carrello ha incominciato a
inclinarsi e un centinaio di litri di fango maleodorante hanno sporcato il
corridoio! Inutile dire che mi sono spaventata e, cercando di pulire per rimediare
al disastro , ho sporcato sempre di più i pavimenti. La cosa è stata riportata
alla Signora che mi ha convocato nel suo ufficio, per una reprimenda verbale.
Mi ha detto che, poiché è la prima volta avrebbe
soprasseduto alla punizione che di solito accompagna la sgridata. Mi ha poi
elencato le punizioni che possono essere applicate a noi serve, senza però
scendere in particolari. E’ questa la cosa che mi preoccupa di più, sapere il
nome di una punizione senza conoscere in cosa consiste. Ecco i nomi delle
punizioni che ricordo: nalgadas (sculacciate), trabajar atada a la noria
(lavorare legate alla ruota dell’acqua), comer como el perro (mangiare il
pappone del cane), dormir al suelo en el quarto oscuro (dormire per terra nella
cella buia), la silla de la verguenza (sedia della vergogna), rapada y aceite de ricino (rasata e olio
di ricino), el enema (il clistere), el potro y el toro (il puledro e il toro).
Veronica dice “no pasa nada, miedo
y humiliacion”, e non ha voluto spiegarmi nulla, io cercherò di essere la serva
più disciplinata della Pensione, che le punizioni se le prendano le altre!
Vista la reticenza della mia collega, ho messo tra parentesi
la traduzione che ho fatto con il vocabolarietto.
La preoccupata sguattera Nadia.
(7- continua)
illustrazione di Maria Romey
© Janine Souillon
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