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13 ottobre 2012

SERVA SUDICIONA: LA MIA PUNIZIONE 1/4


NOTA DI MADAME SOUILLON
Per volere di Madame Janine, serva sudiciona stilerà il resoconto della sua punizione in quattro parti. Ogni parte sarà valutata dalle Signore, dalle lettrici e dai lettori del blog, e alla fine si tireranno le somme e si stilerà il giudizio finale sull'esito del resoconto della serva sudiciona.
JS

LA MIA PUNIZIONE – 1
di serva sudiciona

12 ottobre 2012

ore 5,00 del mattino
Mi hanno fatta alzare verso le cinque del mattino svegliandomi bruscamente e traendomi dalla mia posizione supina, ormai quella abituale per me. Tutte le notti infatti vengo assicurata a un lettino a pancia sotto, tenuta ferma al letto da polsiere e cavigliere che mi mantengono in una posizione dalla quale posso essere riempita a piacimento con un clistere notturno dall'infermiera Rose M., donna di fiducia di madame Janine.
L'infermiera ha infilato dei guanti di gomma, si è messa il grembiule di gomma da lavoro e ha controllato con la mano lo stato dellae mie mutande di contenzione, le ha aperte con la chiave, ha controllato e ispezionato l'assobente e ha poi richiuso il tutto, non senza avermi dato un forte pizzicotto alle grandi labbra. Madame Janine aveva fatto preparare dalla sua infermiera Rose M. un carrello con un bicchiere di metallo e una brocca da due litri e mezzo di acqua: in piedi, a intervalli di 5 minuti, ho dovuto bere il contenuto della brocca. Gradualmente sentivo la vescica gonfiarsi, finchè la pressione, terminato il contenuto della brocca, è diventata quasi insopportabile. Anche lo stomaco era gonfio, sembravo già gravida.
Gli ultimi bicchieri sono stati difficili da mandar giù, ma se la serva sudiciona avesse vomitato, avrebbe dovuto leccare dal pavimento la sua deiezione, e quindi per la paura ha cercato di controllarsi fino alla fine.
L'infermiera ha poi controllato bene la chiusura della mie mutande di contenzione, mi ha fatto allargare le gambe, ha sollevato la divisa da fatica sulle mie reni, mi ha fatto tendere le braccia dritte in avanti, le palme rivolte in alto. Poi mi ha fatto accovacciare, in equilibrio sugli zoccoli di gomma, il sedere ben sporto in fuori. L'infermiera, sotto lo sguardo impassibile di Madame Janine, si è seduta su un basso sgabello a fianco dlla serva sudiciona. Dapprima ha compresso il ventre della serva sudiciona, ha dato alcuni colpi secchi sotto le mutande di contenzione, poi, ho sentito un sibilo: stava per inziare la fustigazione.
Il primo colpo è stato forte, secco e bruciante. Per chi non l'abbia mai provata, la canna della fustigazione produce sulle natiche della punita un dolore intensissimo e acuto, a metà fra una scossa elettrica e un morso. A intervalli regolari, la serva sudiciona ha subito 25 colpi, contandoli ad alta voce. Contare, come Madame Janine ha sempre detto, aiuta la serva a sopportare i morsi della canna, la tiene vitale e concentrata, le impedisce di soccombere completamente al dolore e all'umiliazione. Il difficile per la serva sudiciona è non lasciar sfuggire il piscio di cui la serva sudiciona è completamente piena. L'infermiera Rose M. ad ogni colpo mi ricorda che il piscio prodotto da serva sudiciona dovrà essere raccolto in un apposito contenitore, e che quindi non una goccia deve andare perduta dalla serva sudiciona.
Io mi concentro come posso e sono convinta di avercela fatta: il sedere brucia terribilmente e la testa mi gira, ma riesco a rimanere nella mia posizione di squatting fino alla fine degli interminabili 25 colpi. L'infermiera si ferma, posa la bacchetta e prendendomi per un'orecchia mi tira su. Mi ordina di mettere le mani sulla testa e di tenere la gambe larghe. Apre il lucchetto delle mie mutande di contenzione, estrae l'assorbente di sicurezza e una smorfia di disgusto si disegna sul suo bel volto di altoatesina. Tocca con un dito il tampone e mi mette il suo indice sotto il naso: è bagnato. Brutalmente schiaccia il tampone sulla faccia della serva sudiciona, che avverte l'odore della propria orina. Il tampone viene assicurato con un robusto nastro adesivo alla faccia della serva sudiciona, come una maschera. Le mutande di contenzione vengono reinfilate sopra, e chiuse. Sento il contatto della gomma spessa e solida sulla mia passera.
Voce di Madame Janine: - A quest'età può essere un problema di incontinenza?
Voce dell'infermiera Rose M.: - Dipende, la sua serva ha avuto molte gravidanze?
Madame Janine: - Che io sappia, una soltanto. Ma d'ora in poi, mia cara, questa sudiciona sarà quasi sempre gravida!
Madame Janine e Rose M., l'infermiera altoatesina, ridono.
La serva sudiciona, con il tampone stretto in faccia, la vescica tesissima e lo stomaco pieno d'acqua, sta per vomitare.
( 1/1 - continua)

illustrazione della schiava Elisabeth Mandile (©Annika Kapyzsca)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Serva sudiciona, dove hai la testa, mi vai a cadere sulla posizione? Ma, se invece di commettere atti impuri, ti fossi informata con wikipedia avresti appreso, cito: "Supina, si mantiene una posizione dove si è rivolti verso l'alto, pancia in su".
I miei complimenti all'infermiera, la posizione PRONA preme, appunto sul ventre, rendendo difficile trattenere e costringendo così la "paziente" ad una contrazione attiva degli sfinteri.
Altro errore, per assorbire le perdite di urina non si usa il discreto tampone, bensì un molto più umiliante pannolone.
Alcuni piccoli veniali errori di digitazione, evidentemente non sei avvezza a stare inginocchiata, IMPARERAI.
Insomma, che devo dire? Come primo elaborato è un disastro! Solo come incoraggiamento ti posso concedere un 4/10 ma, ti avverto, altri errori di concetto e la tua votazione calerà sul 2/10, se non sullo spaventoso ed irrimediabile ZERO!
FrauJulia

Anonimo ha detto...

Serva sudiciona, ma no, non dirmi che confondi supina con prona. Ma ben più gravi sono gli errori di digitazione, una serva deve fare un lavoro perfetto, rilegge più volte il suo elaborato, nonostante i dolori di pancia ed alle ginocchia. E così, mentre per la schiava Elizabeth Mandile il voto è altissimo, tu, sudiciona non meriti più di 2. Vediamo se le "ripetizioni" che la tua Signora ti farà somministrare dall'infermiera ti gioveranno.
Oliva

Anonimo ha detto...

Serva sudiciona,
oltre agli errori il tuo racconto rivela un pernicioso autocompiacimento, quasi tu fossi una martire. Sembra di sentire i racconti compiaciuti su disturbi ed operazioni delle vecchiette nella sala d'aspetto di un medico! Questo, unito ai gravi errori già riscontrati ti fa assegnare un bel 2, rimediabile solo se le altre tre relazioni saranno almeno da 8.
Mettici un pò di impegno, sudiciona!
Sara

Anonimo ha detto...

E poi,
serva sudiciona e pisciona, tutto sommato in questa prima parte non è poi quel gran castigo. In un mio post precedente di maggio, ti avevo parlato dell'idratazione a cui voi serve dovete essere sottoposte. Sicuramente l'infermiera si è accorta che bevi troppo poco ed ha provveduto in merito. Quanto alla fustigazione, ricevuta indossando mutande di caucciù pesante rinforzato da una chiusura di metallo, la ritengo leggera, utile giusto per svegliarti del tutto! Attendo fiduciosa le parti successive del tuo racconto, vedi di impegnarti nella prosa e migliorare la lua votazione, anzichè appunto atteggiarti da martire!
FrauJulia

Anonimo ha detto...

La serva sudiciona deve ringraziare e inchinarsi dinanzi le divinità superiori .Seguirle come una cagnetta e baciare centimetro per centimetro il suolo calpestato da esse pulendo a quattro zampe ogni punto con uno straccetto