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14 marzo 2014

PENSION BALNEARIA / 78

Nobili Signore, sguattera sudiciona,
cito da una mail di Madame Janine: “Vedo che ti diverti.”.
Ebbene, devo umilmente confessare……..
Anche alle sorveglianti della Pension Balnearia si applica il ferreo regolamento di disciplina della Signora.
E, al termine di uno dei “trattamenti idraulici” della perra, la Signora mi impone un ispezione intima. Ho un tuffo al cuore, mi ha beccata! Obbediente abbasso le mutande di servizio e facilito l’ispezione. La Signora si rialza, mettendomi sotto al naso le sue dita guantate, inequivocabilmente bagnate da secrezioni lucide ed odoranti di godimento. Avvampo e confesso: ebbene sì, durante i clisteri che somministro alla perra mi eccito indebitamente. Vengo spedita in cella, in attesa del verdetto della Signora. Capisco la mia colpa, accetterò di buon grado la sculacciata che mi verrà assegnata, ne ho passate tante e sicuramente non saranno quattro sculaccioni a preoccuparmi.
La Signora mi convoca in ufficio, mi comunica che non verrò punita in presenza della perra, questo no, in cambio, però la punizione sarà più severa. E con un tuffo al cuore vedo cosa mi aspetta: un bicchierone che la Signora riempie fino all’orlo di olio di ricino avanzato dalla punizione pubblica di perra e compagne. “Es una pena desperdiciarlo”, dice la Signora. Inghiotto a vuoto più volte, poi capisco che non ho scelta, se voglio continuare ad essere una sorvegliante devo subire pure questo. E’ un grosso bicchire, mi dico che se sto a pensarci finisce che vomito ancora prima della punizione. E così mi turo il naso, ma la Signora mi redarguisce: “no hagas trampa”, dovrò gustarlo fino in fondo. Avvicino il bicchiere alle labbra e inizio a bere, ma purtroppo è un olio di prima qualità con tutto il sapore originale, niente trattamenti chimici per togliere almeno l’odore e una parte di sapore. Inoltre è terribilmente viscoso. Inghiotto, cercando disperatamente di bere tutto in un fiato, ma devo interrompermi per respirare e lì le papille gustative, anzi DISGUSTATIVE, iniziano a realizzare lo schifo che sto bevendo. Sento lo stomaco rivoltarsi. Al contrario di perra e compagne non ho ricevuto iniezioni anti vomito, mi dico che devo riuscire a finirlo senza vomitare, costi quello che costi. Sento che, nonostante il caldo mi spunta la pelle d’oca. E piano piano, facendomi una inaudita violenza inghiotto, inghiotto ed inghiotto. Ormai il bicchiere è vuoto, lo mostro alla Signora che mi ingiunge di raccogliere anche le ultime gocce. Sono coperta di sudore, un sapore ed un untuosità atroci mi fanno rivoltare. E nei prossimi minuti, passati in ginocchio sui ceci, il disgustoso sapore aumenterà ancora, continuamente riproposto da una infinita serie di ruttini.
Passa mezz’ora di tormento, finalmente inizio a respirare normalmente, la Signora scarta una caramella alla menta e me la porge elogiando la mia obbedienza. Sono perdonata, ma mi terrà d’occhio, devo essere inflessibile con le condannate ma non mi è permesso alcun tipo di esaltazione durante le loro punizioni. E passerò anche io una notte agli “aseos”, tormentata dai dolori di pancia causati da quest’olio di “primera cualidad”. Comincio a capire perché perra e compagne sono dovute restare a letto qualche giorno dopo la loro umiliante prima punizione…….

sguattera Nadia.

(78- continua)

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