Una visita!
Nel campo di detenzione la vita passa monotona, tra una punizione e l’altra. Le visite alle detenute sono, inutile dirlo, assolutamente non previste. Non mi sfugge, però la vista di una estranea al campo di detenzione. La guardo meglio e capisco che non solo è una Signora ma è praticamente identica a Madame Rocio. Scoprirò poi che si tratta di Madame Roxana, sorella di Madame Rocio.
Madame Roxana è anche lei una padrona inflessibile. Poiché ha gli stessi gusti di Madame Rocio, essendo lesbica e sadica, quando desidera nuove schiave si rivolge alla sorella. Anche se non sta bene dirlo, origlio parte dei loro discorsi, mentre frego i pavimenti, a quattro zampe. Sento che parlano di Fatty, Madame Rocio ne esalta le doti di cerbiatta. Madame Roxana non pare del tutto convinta, infatti la sento esclamare: “Mia cara, la schiava che mi proponi è troppo grassa, se solo fosse un 10 chili di meno…..” ed alla promessa di Madame Rocio di mettere la schiava a dieta: “Tieni conto che non voglio aspettare più di un mese, se tra quattro settimane la schiava sarà calata di 10 chili, la rilevo io, altrimenti mi rivolgerò altrove.”.
Penso che il prossimo mese sarà un incubo per Fatty.
Lo scivolo
Madame Rocio cerca sempre di introdurre novità nel suo centro di detenzione: non per niente è famosa. Sta riflettendo sui destini di Fatty, nonostante i precedenti, Madame non dubita di riuscire a ricondizionarla e collocarla, come schiava, presso la propria sorella. L’unico problema è il peso. Infatti Fatty, nonostante la dieta da fame e il lavoro come pony, non scende di peso in maniera soddisfacente. Occorrerebbero degli esercizi costanti e rigorosi. Fa un gran caldo e Madame decide di passare alcune ore a rilassarsi in una piscina in cui vi sono anche alcuni giochi d’acqua. E Madame Rocio nota un altissimo scivolo. Si tratta di un gioco per adulti, visto che lo scivolo è lungo più di cento metri, avvolto in una spirale discendente ed è alto in tutto più di una quindicina di metri, un palazzo di quattro piani!. Si viene portati in alto da un ascensore e ci si siede nella parte piana dello scivolo, costituito da una profonda “U” di acciaio. Un getto di acqua permette di scendere a velocità prodigiose e terminare la discesa in una grande piscina. Quello che attrae Madame è un gioco che fanno i giostrai, nei momenti di chiusura: una sfida a chi riesce a salire lo scivolo al contrario ed a piedi nudi. Una delle ragazze dei giostrai si incarica di cronometrare. Alla fine il perdente deve togliersi calzoni e mutande e scivolare giù, senza il getto di acqua. Al finissimo orecchio di Madame non sfuggono i vari “puta madre” profferiti dal perdente durante la discesa, tra le risate degli altri. Madame si avvicina alla ragazza che ha cronometrato le salite e chiede il motivo dei lamenti: la ragazza la invita ad appoggiare la mano sulla lamiera dello scivolo. Questa lamiera, verniciata di nero, come le padelle antiaderenti, sotto al sole del deserto, in mancanza del rivolo di acqua, si surriscalda, saranno più di sessanta gradi. Non da ustionare seriamente, quindi, ma da rendere il contatto della pelle nuda piuttosto doloroso. A Madame piacciono le decisioni rapide: si incontra con il “patriarca” dei giostrai ed un pacco di dollari cambia mano. All’indomani i giostrai arrivano per montare alcuni nuovi attrezzi, all’interno del campo. Tra questi il maestoso scivolo. Noi detenute veniamo tenute alla larga, non sia mai che la vista dei giovani fabbri ci scateni una tempesta ormonale. Ed è al mattino successivo all’appello, che la perra e Fatty vengono fatte uscire dai ranghi. Le due vengono fatte denudare. Ma Madame non ha fretta, per ragioni a noi ancora ignote ci tiene inquadrate e sull’attenti a lungo. Nel frattempo il sole ha fatto la sua comparsa ed ha iniziato a scottare. Madame, di tanto in tanto controlla con il palmo la temperatura raggiunta dalla lamiera dello scivolo.
Ad un cenno di Madame la detenuta Fatty, ancora nella divisa disciplinare, si prepara alla prima salita dello scivolo. Prende una breve rincorsa ed inizia a salire. La salita è molto ripida e ben presto Fatty è in un bagno di sudore. Riesce ad arrivare fino a circa mezza salita, poi i piedi sudati la tradiscono e cade, scivolando fino all’inizio. La cosa non piace per niente a Madame Rocio che ordina a Fatty di denudarsi completamente. Fatty può così togliersi la divisa zuppa di sudore. Stavolta Fatty prende una rincorsa molto più lunga. Sale faticosamente fino a dove era caduta prima. Qui la pendenza della rampa aumenta molto. Vediamo Fatty aiutarsi con le mani, ormai avanza con grande fatica. Per sua fortuna riesce a completare la salita senza cadere. Al posto dell’ascensore è stata messa una scala a pili e Fatty scende stanchissima. Madame è contenta sono stati dollari ben spesi. Anzi, presto Madame ordinerà nuove macchine propostale di giostrai, basta un po’ di fantasia per inventarsi nuovi usi.
Ma torniamo a Fatty. Madame dà ordini alle sorveglianti: per i primi due giorni Fatty si limiterà a dieci salite dello scivolo ma, passato questo periodo di allenamento, le salite diventeranno almeno venti. Quanto alla dieta, Fatty riceverà solo un pasto al giorno, costituito da una broda molto diluita, in cui verranno aggiunti i necessari sali minerali per tenerla in buona salute.
Inoltre Madame ordina che Fatty venga portata in infermeria, infatti, per favorirne il dimagrimento, Fatty dovrà essere sottoposta ad un regime di due clisteri al giorno. E se il clistere del mattino sarà di soli due litri di acqua semplice, per idratare la detenuta, in vista dei faticosi esercizi che la attendono, il clistere serale, necessario per eliminare le tossine sviluppate dal grasso corporeo di Fatty che viene consumato, sarà di ben quattro litri di acqua saponata caldissima. Ma non è finita, una volta svuotata Fatty dovrà subire un successivo clistere “di risciacquo” di tre litri di acqua salata. Il tutto ripetuto ogni giorno. Ben presto Fatty inizia a dimagrire ad un ritmo giudicato “soddisfacente” da Madame Rocio.
Noi detenute vediamo Fatty ridotta ad uno straccio, quella che prima era una temuta gigantessa ora è una grossa detenuta costretta a correre in giro barcollante. Durante le risalite accade spesso che i piedi sudati, uniti alla estrema mancanza di forze di Fatty, la facciano cadere sullo scivolo. In questo caso sentiamo i suoi strilli, quando il sedere e la schiena nudi sfregano sulle lamiere surriscaldate. E le cadute della detenuta non sono prive di conseguenze: le sorveglianti non solo non considerano valida quella salita, ma costringono la detenuta a fare altre tre salite, In pratica le 20 salite a cui è condannata Fatty diventano 30 o più.
Ed è al termine di questo mese d’inferno che Fatty viene pesata, in presenza di Madame Rocio e Madame Roxana. Il risultato è strepitoso: la detenuta è calata di ben 15 chili, in pratica mezzo chilo ogni giorno!
La schiava Skinny
Fatty riceve l’ordine di raccogliere le proprie divise perché dovrà seguire Madame Roxana.
Madame Rocio fa un discorsetto alla detenuta Fatty: “Non ti illudere: te ne vai da questo luogo di detenzione per diventare una schiava. Il tuo nuovo nome sarà da ora in poi “Skinny”. Ricorda, se la tua nuova Padrona, Madame Roxana non sarà contenta di te, non ha che da rimandarti indietro. A questo punto ci penserò io a farti pentire dio essere nata!”
Ed è con queste parole che Madame Rocio congeda ed invia Skinny dalla sua nuova padrona.
(9~continua)
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