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15 ottobre 2019

CENTRO DE DETENCION MME ROCIO 10

Nuove esperienze

 

Come abbiamo visto la nostra detenuta Skinny sta per cambiare vita. Dopo l’ultimo periodo da incubo, nelle mani di Madame Rocio, spera di trovare una padrona arrendevole. Basta però considerare il fatto che Madame Rocio e Madame Roxana sono sorelle per prevedere guai per la schiava. Poiché il percorso dal Campo alla villa di Madame Roxana è piuttosto lungo, Skinny. viene letteralmente imballata: viene portata una grossa cassa di legno completamente chiusa, salvo alcuni fori per permettere una scarsa areazione. Alla neo schiava viene messo un bavaglio di cuoio che riesce ad impedire anche i mugolii. All’interno della cassa delle corte catene fissano polsiere e cavigliere, costringendo la schiava ad una posizione ad X. Questo impedirà urti contro le pareti della cassa nel lungo viaggio in camion. La povera Skinny vede con raccapriccio che il coperchio viene chiuso e si trova ben presto rinchiusa al buio dentro una cassa con il coperchio ben avvitato. La poveretta indossa la divisa di fatica, completata da pannolone e grembiule di lavoro allacciato stretto. Madame Rocio è stata magnanima ed, in considerazione dei disagi del viaggio non ha voluto infierire. Sull’esterno della cassa vengono apposte le tradizionali scritte di “FRAGILE” ed “ALTO”, nella speranza che i trasportatori non infieriscano troppo, magari facendo viaggiare la schiava a testa in giù per ore ed ore.

Il viaggio, come possiamo immaginare, è un incubo, le sollecitazioni date dalle strade sconnesse si ripercuotono sulla poveretta che cerca in tutti i modi di puntellarsi per evitare che le corte catene incidano la pelle.

Passano ore, in cui la schiava, sballottata quasi come un decollo spaziale ha respirato a fatica un aria impregnata della propria puzza, sudando terribilmente ed orinando più volte nel pannolone.

Finalmente gli ultimi urti, quando la cassa viene scaricata a terra capovolta, senza alcun complimento. Skinny, semisvenuta, sente il rumore di un avvitatore che svita le lunghe viti del coperchio. Improvvisamente la cassa viene inondata di luce, ma quello che delizia Skinny è poter respirare aria pura. Accecata dalla luce sente attorno a sé delle presenze femminili. Finalmene vengono aperti i lucchetti delle catene che bloccavano caviglie e polsi e Skinny può finalmente rotolare fuori dalla cassa, Un piede, calzato elegantemente è il primo contatto con la sua nuova padrona. Il piede la sollecita, costringendola a girarsi. La Signora non è affatto soddisfatta di quello che vede, costringe la schiava a girarsi nuovamente verso di lei. “Andiamo male, sei grassa come una scrofa! Bene, suppongo che con una ferrea dieta e tanto lavoro si possa metterci ripiego. Schiava puoi guardarmi.”

Skinny , ancora a terra, solleva gli occhi sulla Signora che la sovrasta: una bellissima dea con la pelle leggermente ambrata. Vestita di un abito leggero ed elegante, adatto al caldo clima messicano. Poi la serva lancia una veloce occhiata alle due altre figure magrissime ed inguainate in lucide tute di materiale sintetico, una di colore rosso ed una rossa e nera, ma come fanno le due serve a sopportare il caldo in quelle tute”, si chiede Skinny. La punta dello stivale di Madame Roxana sollecita il fianco di della schiava ed un chiaro segno col dito ordina alla serva di alzarsi. Skinny resta così, a testa bassa, di fronte alla Signora, fissandole le costose scarpe.

Madame Roxana affida la nuova schiava alla serva con la tuta rossa e nera: evidentemente il colore rappresenta una serva di grado superiore. E così la nostra Skinny conosce quelle che saranno le sue dirette superiori: la Governante Julia di 32 anni, minuta e dai tratti somatici orientali, donna di fiducia di Madame. L’altra è la serva Paula, di 56 anni, più alta, di chiara origine nordamericana, costretta a dimagrire e consumata dalle fatiche di una dura vita di servizio. Inoltre Paula ha il cruccio, dopo tanti anni di lavoro, di essere posta agli ordini di una giovane governante. Julia fa subito spogliare la schiava ed ordina alla serva Paula di lavarla con l’idrante per innaffiare il giardino: non si sa mai che parassiti abbiano queste schiave provenienti dalla prigione. Una macchinetta elettrica rasa nuovamente la testa della schiava. Si tratta ora di fare indossare alla schiava la divisa, una tuta di materiale sintetico di colore nero, ma, come già visto da Madame la schiava non entra assolutamente nella tuta. La Governante, che sorveglia l’operazione della vestizione della schiava, decide che è inutile tentare di forzare la tuta, in attesa che la schiava dimagrisca a sufficienza, questa dovrà indossare una vecchia divisa di punizione di pesante juta. Alla schiava viene fatto indossare un paio di mutandoni e poi deve infilarsi nella comunque stretta divisa. La pelle di Skinny comincia a prudere: non è ancora abituata alla irritante juta, ci dovrà fare l’abitudine. Larghe cinghie di canapa con un sistema a “cricchetto” permettono di stringere in punti “strategici” la divisa trasformandola in una divisa di punizione. “Ed augurati di non doverla mai provare” dice la Governante.

Nel frattempo sia la Governante che la domestica hanno indossato le loro più comode divise “da fatica”, una divisa nera con risvolti e grembiulino decorativo bianco per la Governante ed una divisa da lavoro grigia, con grembiule azzurro per la domestica.

La Governante illustra alla schiava quale sarà la sua nuova vita: sveglia alle 6, poi dovrà eseguire tutti i lavori di fatica ordinati sia da lei che dalla domestica. Alla schiava sono concessi: due pasti quotidiani, anche se saranno un po’ scarsi, vista la dieta dimagrante ordinata da Madame. In compenso la schiava potrà bere acqua a volontà ma, attenta, la ammonisce, potrai andare in bagno solo quattro volte al giorno. La dura giornata di lavoro della schiava terminerà alle 22, se non si sarà meritata punizioni, altrimenti dovrà recuperare il tempo perso per castigarla, lavorando più a lungo.

Senza perdere tempo, a Skinny viene fatto prelevare il materiale necessario da un ripostiglio e si trova ben presto inginocchiata a lucidare il pavimento.

Si è fatta l’ora del pasto, Skinny ha una gran fame, chissà, il cibo sarà sicuramente migliore che in prigione. Ma Madame ha previsto per Skinny un pasto costituito unicamente da tre gambi di sedano, grossolanamente tritato. Il pomeriggio, poi, prevede lavoro ininterrotto fino alle 20 quando viene concessa la cena, consistente in un pappone molto fluido, da consumarsi velocemente, tra un lavoro e l’altro. Una precisa tabella studiata da Madame ha già organizzato il dimagrimento della schiava. Tutte le settimane Madame verificherà sulla bilancia di precisione il peso. Fallire anche di poco significherà per la schiava l’aggiunta di 2 ore di faticosissimi esercizi ginnico punitivi alla già interminabile giornata di lavoro e sofferenza. Insomma, sono sicura che questo piano di lavoro porterà Skinny molto presto alla taglia indispensabile per indossare la sua brava tuta in latex ed entrare a pieno titolo in qualità di schiava tra il personale di Madame Roxio


(10-continua)

 

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