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10 aprile 2011

CARO DIARIO 3

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CARO DIARIO
© 2001 Janine Souillon


mercoledì 20
La zia ha il sedere e la pancia viola, ma continua ad essere pigra e ostinata; per fortuna mammina ha fatto costruire da una artigiana specializzata un paio di “braghe da lavoro” per lei. In pratica si tratta di una mutanda rigida e spessa a forma di barca, in cuoio e legno, costituita da due pezzi che combaciano perfettamente fra loro e chiusa con due lucchetti. Grazie alla “work belt” (questo è il suo nome inglese), zia Stefania non potrà sedersi (la “chiglia” delle mutande glielo impedisce), nè andare al gabinetto finchè non lo deciderà mammina. Però, in gamba la genitrice!

giovedì 21
Stamattina la mamma ha imbragato la zia, che ha dovuto indossare una divisa di cotone a righine sulla quale si è allacciata il grembiule di gomma. Poi mammina le ha spiegato tutti i lavori che doveva fare: lavare per terra, stirare, lavare i piatti e pulire a fondo la cucina e fare il bucato, rigorosamente a mano. Solo alla fine delle faccende le sarebbero stati tolti i suoi graziosi slippini da lavoro. Poi mammina ha portato fuori Arianna a zappare in giardino, e mi ha lasciato in casa a sorvegliare la zia. Devo dire che si è messa a lavorare con impegno, anche se a onor del vero la “work belt” non le rende le cose molto facili...
Alla fine della giornata, la zietta non si reggeva in piedi, ma era quasi riuscita a portare a termine gli incarichi che le erano stati affidati. Un pieno successo! Le ho ordinato di prepararmi la cena, e poi io stessa le avrei tolto le braghe.
(3- continua)

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