Durante questo periodo capita alle Signore di festeggiare, vuoi invitando a casa, oppure di essere invitate o recarsi presso un ristorante.
Come ci comporteremo con la serva?
Ci ho pensato a lungo, senza tuttavia trovare la soluzione perfetta. Il mio orientamento è il seguente:
se ho degli ospiti la serva, ovviamente, lavorerà duramente fino al mattino per risistemare e rassettare tutto. A questo punto le verrà permesso di consumare gli avanzi. Nel caso che io sia invitata fuori, chiederò al ristorante, il "dog bag", in modo da collaborare allo smaltimento degli avanzi. Insomma, comunque sia alla serva verrà concesso di consumare cibi a cui nonè abituata ed addirittura le concederò la classica fettina di panettone e il bicchiere di spumante. La serva avrà così un assaggio dei piaceri della tavola che a lei non sono più concessi, soffrendone alquanto.
Sicuramente abbiamo concesso uno strappo eccessivo alla dieta della serva, quindi, per evitare che il cibo troppo raffinato ne disturbi il pancione, la mattina dopo essa dovrà pagare lo scotto dei bagordi: una bella dose abbondante di olio di ricino, seguita da una giornata di idratazione forzata la terrà nelle vicinanze del suo secchio. E a sera, un abbondante clistere, trattenuto a lungo, terminerà la pulizia, riconsegnandoci una serva efficiente e pronta alle fatiche che la attendono.
Concederemo alla serva gli avanzi, se però ci verrà il sospetto che abbia "piluccato" qualcosa mentre serve in tavola o prima che le sia stato permesso, una buona tazzona di caffè "addolcita" da tre cucchiaini di sale, rimetterà subito a posto lo stomaco della serva, permettendole di continuare il servizio.
FrauJulia
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Il blog LA DOMESTICA RISPONDE è da considerarsi completamente opera di fantasia. I personaggi e le situazioni descritte sono fittizi, e l'eventuale somiglianza con persone o fatti esistenti è da ritenersi totalmente accidentale.
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© JANINE SOUILLON, LUGANO, CH
31 dicembre 2012
LE FESTE DELLA SERVA
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JANINE SOUILLON VISTA DALLA SCHIAVA ELISABETH MANDILE
Janine Souillon, portrayed in unknow and disguised manor near Lugano, CH, by older slave elisabeth mandile / Janine Souillon, ritratta nello sconosciuto e nascosto maniero nei pressi di Lugano, Svizzera, dalla vecchia schiava elisabeth mandile
Slave elisabeth mandile is owned by mistress Annika Kapyzska
Slave elisabeth mandile is owned by mistress Annika Kapyzska
SGUATTERA SUDICIONA
27 dicembre 2012
IL CAMPANELLO
IL CAMPANELLO
FrauJulia
Documentandomi sull’epoca vittoriana mi sono accorta della mancanza, nelle case moderne, del campanello per chiamare la servitù. Ai tempi le serve dormivano nell’ala della servitù, in modo da garantire la privacy alle proprie Signore. Bastava però una scampanellata per farle alzare e richiedere i loro servizi. Durante il giorno, poi, le serve avevano assegnati i loro lavori ma, anche qui, un sistema di campanelli le poteva convocare rapidamente in maniera efficiente.
Ora, le moderne case sono più piccole, così basterà un campanello nel ripostiglio dove dorme la serva. Durante il giorno, poi, la Signora avrà a portata di mano un campanellino d’argento per convocare la serva in ogni momento, qualsiasi lavoro stia facendo.
Proporrei, come argomento di discussione, di stabilire che succede alla serva per una mancata o ritardata risposta.
Tratteremo la cosa come un rifiuto all’obbedienza?
Ascolteremo le eventuali giustificazioni poco credibili della serva?
Inoltre bisognerebbe stabilire un tempo massimo entro cui la serva deve arrivare, ovviamente con la divisa in ordine e le mani pulite.
FrauJulia
FrauJulia
Documentandomi sull’epoca vittoriana mi sono accorta della mancanza, nelle case moderne, del campanello per chiamare la servitù. Ai tempi le serve dormivano nell’ala della servitù, in modo da garantire la privacy alle proprie Signore. Bastava però una scampanellata per farle alzare e richiedere i loro servizi. Durante il giorno, poi, le serve avevano assegnati i loro lavori ma, anche qui, un sistema di campanelli le poteva convocare rapidamente in maniera efficiente.
Ora, le moderne case sono più piccole, così basterà un campanello nel ripostiglio dove dorme la serva. Durante il giorno, poi, la Signora avrà a portata di mano un campanellino d’argento per convocare la serva in ogni momento, qualsiasi lavoro stia facendo.
Proporrei, come argomento di discussione, di stabilire che succede alla serva per una mancata o ritardata risposta.
Tratteremo la cosa come un rifiuto all’obbedienza?
Ascolteremo le eventuali giustificazioni poco credibili della serva?
Inoltre bisognerebbe stabilire un tempo massimo entro cui la serva deve arrivare, ovviamente con la divisa in ordine e le mani pulite.
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16 dicembre 2012
PENSION BALNEARIA 58
Serva sudiciona,
qui al “bar de tapas” mangiamo, è
vero, un po’ meglio delle nostre compagne della “pension
balnearia”, ma a volte abbiamo delle disavventure. Proprio ieri
servo ad un tavolo, dove gli avventori, ormai ubriachi, lasciano
delle buonissime cose nei piatti. Come ormai siamo abituate,
sparecchio e riporto tutto all’acquaio, dove da buona sguattera
dovrò lavare accuratamente tutto. Anziché buttare il tutto mangio
voracemente, la padrona del bar, infatti, non bada a cosa mangiamo,
l’importante è che i clienti siano soddisfatti, altrimenti ….
sono dolori. Non mi sono, accorta della perra che era passata a
controllare come stiamo lavorando, figuriamoci che LEI si lasci
scappare una occasione per punirmi. Vengo strattonata e spintonata
all’interno del bar, in vista di tutti gli avventori. La perra va
in cucina e prende dei ceci secchi, li mette in un vassoio su cui poi
vengo fatta inginocchiare. Era una vecchia punizione utilizzata nei
collegi, non immaginavo fosse così dolorosa. Vengo lasciata lì, in
vista di tutti, con le ginocchia che mi fanno un male d’inferno,
per una buona mezz’ora. La perra nel frattempo era uscita, torna
con un involto. Ben presto scopro cosa ha preparato per punirmi. Gli
avventori vengono invitati a mettersi in cerchio, per vedere meglio.
La perra apre il pacchetto, dalle scritte vedo che viene dalla
farmacia del paese.
Prende una scatoletta, scarta qualcosa
e mi porge una supposta. Cosa fareste al mio posto, conn una
inflessibile padrona che vi porge una supposta? La prendo e faccio
cenno di abbassarmi le mutande, facendola ridere. Mi dice
“gilipollas, tu boca es como el culo, tienes que comer el
supositorio!”. Cerco di oppormi, ma nelle sue mani è apparso, come
per magia, il suo frustino preferito! Non vi sono possbilità, o mi
faccio spellare viva o mi devo piegare. E così apro la bocca e ci
metto la supposta, spero di riuscire ad inghiottirla. Invece la perra
mi dice, in maniera agghiacciante: “hai que disfrutar: chupar y
masticar!”. Sono così costretta a masticare. Non vi dico, la
consistenza passa da dura a morbida in pochissimo tempo. È grassa,
per fortuna quasi insapore. Reprimendo i conati piano piano la faccio
sciogliere la inghiotto. Ma non è finita, da un'altra scatoletta
appaiono altre supposte, già quando la perra le scarta mi arriva un
odore di eucalipto, fastidiosissimo. Sono delle supposte per le
malattie da raffreddamento! Chiudo la bocca, ma dopo un buon paio di
scudisciate la perra mi prende per i capelli e mi costringe a
metterne in bocca due contemporaneamente!
Mi scuso con le lettrici
impressionabili, L’odore è insopportabile, cerco di masticarle per
accelerare la loro dissoluzione, purtroppo il mio stomaco si ribella
ed i conati mi fanno sputare il tutto. Mi guadagno così un'altra
mezza dozzina di scudisciate sul culo nudo, tra i sorrisoni dei
maschi presenti. E di seguito, altre tre supposte all’eucalipto!
Per farla breve, ho la fortuna di non essere troppo debole di stomaco
e, sollecitata dal dolore delle scudisciate, mastico, succhio ed
ingoio. Stavolta ci riesco, per fortuna. Devo dire che tra le
punizioni ricevute da quando sono entrata al servizio della Pension
Balnearia, questa è tra le più umilianti e disgustose, tra l’altro
ricevuta in presenza di avventori avvinazzati, che mi incoraggiano
con lazzi e fischi.
Per consolarmi sogno di scambiare il
mio ruolo con quello della perra, avrei delle meravigliose idee per
insegnarle a non prendersela con delle povere serve.
Facendosi forte della sua laurea e del
suo incarico di “consultora” ha trasformato la nostra vita in un
inferno!
Sguattera Nadia
(58- continua)
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PENSION BALNEARIA 57
qui al “bar de tapas” oltre alla
perra ed alla ingeniera è arrivato un altro malefico inventore: un
allevatore. Questo ha modificato due di quegli aggeggi che usano per
mungere le vacche, adattandolo ad una mammella femminile. E come al
solito tocca a me sperimentare la novità. Il mattino successivo, con
già indosso il malefico corsetto ed inseriti gli odiati ovetti,
arrivano la perra e l’”inventore”. L’apparecchio è in
pratica una specie di coppa, o meglio di imbuto, realizzato in
plastica di silicone morbidissima. Ha un bordo un po’ più rigido,
che fa da tenuta alla base della mammella. Dai due imbuti partono due
tubicini che finiscono in una pompetta, simile a quelle degli
acquari, ma molto molto più potente. Il tutto è collegato alla
centralina ed a batterie a telefonino.
Come ogni volta è stato chiesto
l’intervento del cronista per l’inaugurazione del malefico
attrezzo.
Cronista> cari ascoltatori, come vi
avevo promesso, siamo tornati al Bar de Tapas. Una nuova opzione è
stata aggiunta al corsetto delle inservienti. Signora Perra ci dica
….
Perra> Sono molto soddisfatta.
Pensi, questa ultima invenzione è venuta da uno dei nostri cari
clienti. Ve la descriverà direttamente lui.
Allevatore> vedendo le serve tra i
tavolini ho pensato che limitarsi a inviare qualche scossetta a “las
tetillas” era poco, meglio una bella stimolazione. E così, quando
il giorno dopo sono andato a mungere, ho pensato, perché no? Ci è
voluto un po’ per convincere il produttore per creare una coppa di
dimensioni adatte e studiare anche una pompa di dimensioni minime.
Però è sicuramente valsa la pena sia per le spese che per
l’attesa..
Nadia> E così mi prende le tette,
appena guarite dagli spilloni e, dopo una sommaria lubrificazione con
una specie di gel, infila le coppe e le regola, tirando una fascetta.
Non dà troppo fastidio, inizio a sperare di cavarmela con poco.
Invece ….
Allevatore> “Lista para ordeñar”
perra> Bene iniziamo pure.
Macchina> Ciomp …. Ciomp ……
ciomp ….. ciomp ….. ciomp …
Nadia> Ragazze, che strana
sensazione, è come se una bocca gigante stesse poppando. So cosa
posso aspettarmi dalla perra ma per il momento è piacevole ….
Insomma, mi rilasso ed inizio a godere.
perra> Ci risiamo, “esta estupida
zorra” sta godendo……. Click
Macchina> ciomp .... ciomp …..
SLAP SLAP SLAP
Nadia> AAAAAHHHH …… AIAAAA che
male! E’stato come se qualcuno mi schiaffeggiasse le tette con una
tavoletta di legno. Mi contorco sperando che il dolore si calmi un
po’.
perra> Te gusta, puta?
Agricoltore> Ha visto, signora
Perra? Come le dicevo, premendo si inverte il senso della pompa
succhiante ed il risultato è notevole.
perra> Certamente, anzi adesso lo
proviamo assieme al resto della centralina. E tu “zorra” smettila
di lamentarti, dovresti essere onorata di provare per prima queste
invenzioni!
Ingeniera> Siamo subito pronti, devo
solo attaccare qualche filo alla centralina……
perra> Faccia pure con comodo.
Cronista, la vedo un po’ silenzioso.
Cronista> Cari ascoltatori, il nuovo
apparecchio sembra funzionare benissimo. Anche la serva sembra averlo
apprezzato. Ora ci apprestiamo a seguire il funzionamento della
centralina completa di tutto. Spero che le batterie abbiano
sufficiente carica …
Ingeniera> Non si preoccupi, con le
nuove batterie riusciamo a fare una intera serata, con un solo
cambio.
perra> Ingeniera, si ricordi che ai
“pezones” deve anche applicare gli elettrodi per la stimolazione
elettrica, non vorrei che “esta zorra” poi si lamenti…
Nadia> Ecco, te pareva che si
dimenticasse qualcosa? Questa ha proprio il bollino “bastard
inside”!
Ingeniera> Lista …. CLICK ……
CLICK ……. CLICK
Nadia> Ed ecco che si ricominicia!
Ad ogni CLICK di un interruttore una nuova sensazione: dapprima gli
ovetti, che vi avevo già descritto, iniziano a vibrare, poi iniziano
le scossettine alla patata ed ai capezzoli. Vi confesso che sono già
bagnata.
Perra> E’ il momento, vada!
Ingeniera> CLICK
Macchina> CIOMP …… CIOMP ……
CIOMP ….. CIOMP ….. CIOMP……CIOMP
Nadia> Mmmmmmhhhh, devo appoggiarmi
ad un tavolo per non cadere! Sto godendo come non mai.
Perra> Ora!
Ingeniera> CLICK…..
Macchina> ciomp …. Ciomp
…… SLAP …. SLAP ….. SLAP ….. SLAP ……
Nadia> UAHHHHH
…………………….. NOOOO EMPIEDAD NOOOOO …………
Cronista> Caspita, che reazione!
perra> Visto? Finalmente ho la
possibilità di graduare le sensazioni della punita, dal godimento
più smodato, fino al dolore più profondo. L’accoppiata dello
schiaffo alle mammelle e delle scosse nei punti sensibili è
perfetta.
Cronista> Anche questo verrà
comandato dai clienti del bar, tramite il telefonino?
Nadia> Finalmente la seduta finisce.
Mi tolgono le coppe e le mie povere mammelle sono livide.
perra> No, questo verrà utilizzato
solo da me e dalle mie sorveglianti….. vede come sono sofferenti
“las tetas?”. Non voglio mi rovinino le serve troppo
rapidamente…..
E così, serva sudiciona, se ne è
andata un'altra settimana di servizio al bar de tapas. Pensa che le
altre serve della Pension Balnearia ci invidiano, poiché noi
mangiamo meglio, grazie agli avanzi dei clienti. Spero che prima o
poi alcune delle invidiose possano venire a sperimentare di persona
le delizie del “bar de tapas”. Francamente è meglio passare un
giorno alla noria nutrite a pane ed acqua che una giornata come
quella di oggi!
Un saluto.
Sguattera Nadia
(57- continua)
(57- continua)
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