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la divisa delle padrone nella "Clinica" di Lancy |
LANCY 7 - FRAU SCHWANGER VA IN “CLINICA”
di sguattera sudiciona
Padrona–figlia e madre-schiava
Riprendendo il suo ridicolo saltellare, la schiava rinominata dalle sue padrone Frau Schwanger viene fatta avvicinare a quella che un tempo è stata sua figlia, ovvero la baronessa Brunilde, figlia del barone E.M. Di Tubingen ed ora adottata a pieno titolo dalle Signore di Lancy.
La guardiana Longue Hilde assesta un forte sculaccione sul sedere della schiava, e dallo schiocco che esplode nell'aria, proveniente dal culo coperto dalla divisa stropicciata e macchiata, si intuisce che la lazzarona indossa la regolamentare doppia mutanda contenitiva di Lancy, a doppio strato di gomma e di cuoio.
Frau Schwanger tiene gli occhi bassi, sa che le padrone non amano troppo essere guardate negli occhi dalle schiave.
Display Position
- Schiava Frau Schwanger, in posizione di offerta! - sibila Brunilde M.
Immediatamente la serva-madre esegue l'ordine della padrona-figlia: divarica le gambe, spinge in fuori il ventre gonfio con le mani, offrendolo alla padrona in quella che si potrebbe definire una postura da “display”. Le mani esperte di Brunilde, tastano, premono, mentre le sue orecchie attente valutano l'intensità degli sciacquii e dei gorgoglii che provengono dal pancione avvolto nella gomma del grembiule. Una smorfia di dolore si disegna subitanea sul volto giallastro della serva, mentre la mano curata della padrona si insinua profondamente nelle budella.
La scorreggia di Frau Schwanger
Ed ecco che improvvisa, inaspettata, dal culo della sguattera proviene una sonora scorreggia. La guardiana Longue Hilde ha un sussulto: una mancanza di rispetto così palese nei confronti di una Signora raramente rimane impunita, e le punizioni possono coinvolgere non solo la schiava, ma anche la sua guardiana.
A dispetto del volto giallastro, il viso di Frau Schwanger si è colorato di rosso, il colore della vergogna. Ma subito le sue gote, al pensiero della punizione, ridiventano del solito colorito giallo e spento.
Le due Signore di Lancy, Anne e Louise, all'osceno rumore si sono voltate, le tazzine di porcellana ancora in mano, il vapore del tè che veleggia leggero nell'aria immobile.
Aspettano di vedere la reazione della loro protetta e di poterla in seguito valutare e giudicare.
La pelle di Brunilde è tesa sul volto come una maschera in pelle umana sul volto di un sacerdote azteco. Rivolgendosi brusca alla guardiana, domanda:
- Com'è possibile? Dopo l'ingravidamento immagino che sia stata debitamente tappata, questa sudiciona, non è così, forse?
- Certamente, madamoiselle... - balbetta Longue Hilde. - Molto bene, lo vedremo subito! E controlleremo anche se ci sono state perdite! Portate questa lurida pigrona alla Clinica, vi raggiungerò fra un istante!
La “Clinica”
A sentir nominare la parola “Clinica”, Frau Schwanger diventa, se possibile, ancora più pallida.
- Sentito, sguattera? Muoversi, svelta! La Clinica ti aspetta! Hop! Hop! Hop!
Immediatamente ripreso il suo faticoso e grottesco saltellare, la schiava si avvia, seguita dalla guardiana che ogni tanto le assesta un colpo secco di frustino sul culo.
Come abbiamo già avuto modo di accennare in precedenza, nella parte più buia e sotterranea di Lancy ha sede la Fattoria, terribile luogo di correzione delle schiave riottose.
È curioso che l'unico altro luogo che le fa concorrenza in quanto a metodologie punitive impiegate, ovvero la Clinica, sia invece collocato in alto, molto in alto, su uno dei vasti tetti che sormontano il misterioso e mimetizzato complesso abitativo.
La Clinica è situata in quella che, vista dall'esterno, sembra una gigantesca chiesa di cemento curiosamente costruita proprio sul tetto più ampio di Lancy. Una sorta di chiesa, dicevamo, dal tetto spiovente, quasi gotico, ma totalmente priva di aperture e finestre.
Vi si accede dall'interno, mediante un ascensore che non fa scalo in nessun altro piano della costruzione di Lancy. Dal secondo piano, dove c'è l'Accettazione, l'ascensore vi porta direttamente alla “cappella”, come le schiave chiamano la Clinica.
Divisa in tre piani, la “cappella” ospita al terzo piano il reparto delle Degenti, ovvero delle schiave malate o comunque bisognose di cure. Al secondo piano si trova la sala degli Interventi e al primo piano quello che convenzionalmente viene chiamato il “Reparto Ginecologia”, dove le schiave vengono esaminate.
Dentro la “Clinica”
Venticinque minuti dopo il colloquio con la madre serva, Brunilde M. sale nell'ascensore cilindrico che silenzioso e veloce la porterà all'ingresso della Clinica.
La sguattera Frau Schwanger e la sua guardiana l'hanno preceduta salendo a piedi sulla scala in pietra riservata alle schiave, ma data la relativa lentezza della schiava gravida, dovrebbero essere giunte al Reparto Ginecologia da pochi minuti.
Brunilde esce dall'ascensore e si dirige al banco dell'Accettazione, dove un'infermiera, in uniforme in latex bianco e grembiule dello stesso colore e materiale, la fa accomodare nello Spogliatoio delle Signore per cambiarsi.
Dato il tipo di trattamento riservato alle schiave nella Clinica, qui anche le Signore indossano una speciale tenuta: un'uniforme nera in latex corredata da un grembiule bianco dello stesso materiale, mascherina e cuffia.
Un paio di lunghi stivali di gomma nera, chiusi in un intrico di lacci e un paio di lunghi guanti di gomma bianca completano la mise delle Signore all'interno della Clinica. Scortata dall'infermiera di turno, la dottoressa Brunilde si appresta a raggiungere la schiava Frau Schwanger nel reparto Ginecologia.
Frau Schwanger viene preparata per l'espiazione
Su un tavolo di acciaio, assicurata da spesse cinghie di gomma, in posizione genupettorale, col culo che sporge in fuori, e ancora completamente vestita con la sua sporca uniforme, il grembiulone da lavoro e con indosso le doppie mutande contenitive, la sguattera-madre attende la sua padrona, il pancione gorgogliante che pende verso il basso, tendendo il grembiule di gomma verde.
- Allora, scopriamo un po' cosa è successo. Infermiera, cominciamo a levare queste mutande e vediamo com'è messa sotto, questa lazzarona! L'infermiera esegue: aperto il lucchetto, vengono abbassate sulle cosce della serva le spesse mutande di cuoio. Poi, con perizia e rapidità professionali, l'infermiera abbassa anche le mutande di guttaperca.
L'infermiera controlla la tenuta del plug di gomma, sembra che sia tutto a posto.
Un sordo brontolio proviene dal pancione della detenuta. L'infermiera prende nota mentalmente del rumore, ma l'archivia subito considerandolo la norma, in una schiava che abitualmente ritiene un paio di litri nel ventre.
Poi qualcosa sembra attirare la sua attenzione , si avvicina per guardare meglio, accosta la mano guantata, fa per saggiare la tenuta del tappo, ed ecco che l'incredibile, l'irreparabile accade.
Il crimine di Frau Schwanger
La sguattera lancia un grugnito, spinge, contrae il ventre, stantuffa come una dannata, e improvvisamente il tappo salta, e corredato da una serie di scorregge una più rumorosa dell'altra!
Un getto di nauseante vischioso liquido marrone dall'odore nauseabondo investe il grembiule e l'uniforme bianca della donna! Imprecando in tedesco, l'infermiera si scosta mentre la guardiana Longue Hilde, subito accorsa, si mette a fustigare senza pietà la sudicia schiava.
- Non c'è dubbio, l'ha fatto apposta! - sibila Brunilde all'infermiera.
- Vai a cambiarti, cara, e poi penseremo a come sistemare per bene questa panciona.
La preparazione di Frau Schwanger
Un'ora dopo, la situazione sembra essere tornata alla normalità. Ci troviamo al secondo piano, al Reparto Interventi. Legata a un tavolo ginecologico di acciaio, Frau Schwanger indossa la tenuta delle Corrigende: divisa a righe bianche e rosse di cotone, senza maniche nè tasche e lungo grembiule di gomma marrone.
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Lancy: enema harness |
Ai piedi, stivali di gomma marrone, in testa cappuccio di gomma marrone con due buchi per gli occhi, due per le narici, e un buco (per ora tappato) per la bocca.
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Lancy: steel nozzle |
Sul tavolo, due brocche in porcellana bianca da tre litri di acqua fredda, sapone di marsiglia grattugiato, un'ampolla di olio. Il contenitore del clistere è anch'esso in porcellana bianca, con fiori decorativi dipinti in azzurro, come tutti quelli in dotazione a Lancy. Il primo tubo di gomma è collegato a un ugello di acciaio a forma di grosso e largo dildo, dal diametro di circa 2,5 centimetri. Il secondo tubo è invece collegato a un “enema harness” con tanto di palloncino "Bardex" per garantire la ritenzione. Ripiegata, sul tavolo, c'è anche una pancera in gomma e crine di cavallo.
- Molto bene, da oggi inizierai una vita di espiazione, mia cara! - esordisce Brunilde M. apostrofando la madre-schiava.
- Espiazione e lavoro duro, con un bel pancione che nemmeno ti immagini, che nemmeno hai avuto quando mi aspettavi!
Da sotto il cappuccio di gomma proviene soltanto un mugolio senza senso.
(7- continua)