LANCY 15 – L’INGRAVIDAMENTO
di sguattera sudiciona
Non è una buona giornata per le mucche
di Lancy. Il tempo piovoso, infatti ha messo di cattivo umore la
Dottoressa Helga e qualche mucca sta per farne le spese. La
Dottoressa, per distrarsi sta leggendo per la millesima volta la
relazione del medico del 700. Fa anche delle ricerche su internet ma,
salvo un articolo scritto nel 1965 da un oscuro medico statunitense
che descriveva un “retrograde enema” non trova altre indicazioni.
Leggendo racconti di varie Signore che relazionano su clisteri
imposti a lamentevoli serve diventa via via sempre più evidente che
queste serve sono delle inguaribili porcelle e che i lamenti non sono
altro che urla di libidine mascherate. Da qui l’enorme variabilità
di “capacità” riscontrate nelle serve.
La Dottoressa decide di focalizzare la
propria attenzione sulla mucca 14: un perfetto case-study. Tale
mucca, pare, abbia una ridotta capacità. Ma la Dottoressa è sicura
che la mucca 14 dia chiari segni di alterarsi quando sottoposta a
tali pratiche. E qui la Dottoressa picchia un pugno sul tavolo: “la
vedremo”. Ed è guardando una di quelle caraffe per filtrare
l’acqua che alla Dottoressa viene una idea: se la mucca 14 non
collabora al “riempimento dal basso”, ricavando un indebito
godimento ebbene, subirà un bel “riempimento dall’alto”. La
Dottoressa sorride, in questo modo riuscirà a stabilire
scientificamente quale è la capacità della pancia della mucca 14.
La Dottoressa pensa di riempire la mucca 14 con un purgante a base di
acqua con disciolti dei Sali, telefona per consigli ad una sua amica
Veterinaria. “Therese, vorrei un consiglio per …. una purga da
cavalli o, per meglio dire, una purga per una vacca”. Ed è così
che ben presto la Veterinaria fornisce una chiara ricetta. Si tratta
di una potente purga uguale a quella usata per la preparazione agli
interventi chirurgici o ad una colonscopia negli umani, ma visto
l’uso veterinario non servono insaporitori o dolcificanti. Sarà
costituita da litri e litri di acqua con dei sali. Unica aggiunta
sarà dell’olio di ricino che, ben emulsionato lubrificherà ben
bene le budella della mucca 14. “Ti assicuro che mucche e cavalli
sono assolutamente contenti di bere questa mistura salata ed oleosa,
tanto che bisogna fermarli prima che ne bevano troppa “ è la
conclusione della veterinaria Therese.
Ottimo pensa la Dottoressa, ma per fare
in modo che la mucca 14 abbia ancora più spazio in pancia andrà
tenuta a digiuno per un paio di giorni.
Ed è così che la sudiciona, pardon,
la mucca 14, sempre con le tette doloranti vede le altre mucche
ricevere il pasto. Sarà pure un modo indegno di nutrirle ma almeno
quello riempie lo stomaco, la sudiciona ha fame, una gran fame, ma
niente, nessuno la nutre. Può solo muggire di disappunto.
E il fatto di essere tenuta a digiuno
non la esime dalle applicazioni mammarie del tiralatte che, anzi
vengono man mano intensificate e prolungate.
Passato il periodo di digiuno la
Dottoressa Helga si sente pronta. Indossa una immacolata divisa
bianca di morbidissimo cuoio, calza lunghi guanti di gomma neri. Ha
già fatto preparare un grosso secchio di zinco, da 6 litri pieno di
acqua. Pesa accuratamente le opportune quantità di Sali che, assieme
ad una capace bottiglietta di olio di ricino non deodorato, vengono
aggiunti al beverone. La Dottoressa immerge una specie di mini-pimer,
allo scopo di sciogliere i sali ed emulsionare l’olio alla
perfezione. Frau Helga immerge due dita nella soluzione e le sfrega
tra loro: perfetta, untuosa al punto giusto. Appoggia il dito sulla
lingua e fa una smorfia: che schifo l’acqua ha un gusto
terribilmente salato e il sapore dell’olio di ricino non deodorato,
fa la sua parte. Vedremo se la mucca 14 apprezzerà il beverone, come
affermato dalla Veterinaria, si dice la Dottoressa. Poi riflette, la
mucca 14 dovrà bere ad un ritmo costante. Anzi, per creare un
riflesso pavloviano dovrà bere tutte le volte che suonerà un
campanello. La Dottoressa prende una grossa tazza di stagno, tiene
quasi mezzo litro, perfetta. Sta per stilare l’Ordine di servizio
con le minuziose istruzioni per la mungitrice, poi ci ripensa: per
una volta sarà lei in prima persona a castigare la mucca 14,
dopotutto Madame Janine si è tanto raccomandata per un trattamento
speciale ….
PURGATIONEM
La mucca 14, sempre a digiuno ha anche
molta sete. Sente il rumore dei tacchi degli eleganti stivali della
Dottoressa Helga, seguita da due delle mungitrici, una spinge un
carrello, coperto da un telo verde, l’altra spinge una piattaforma
a ruote con sopra un inginocchiatoio, dotata di una specie di grosso
orologio a lancetta: si tratta di una bilancia portatile per
veterinari. La sudiciona si meraviglia. La Dottoressa vede il suo
sguardo interrogativo e le dice: “Si mucca 14, per la tua comodità
ho deciso di risparmiarti la salita fino all’ambulatorio, oggi hai
una visita domiciliare”. La sudiciona viene fatta alzare e salire
sulla bilancia, di fronte a lei il carrello che la Dottoressa scopre
con un gesto deciso. La sudiciona vede il grosso secchio, colmo di
acqua e la tazza. Oltre a questo un cronometro meccanico “Longines”,
di quelli usati da cronometristi ed allenatori fino agli anni ’70,
prima dell’avvento dell’elettronica, inoltre un campanello, di
quelli usati per chiamare le domestiche ed un preoccupante scudiscio
di quelli di cuoio intrecciato.
“Ora stai bene attenta, mucca 14, non
voglio doverti ripetere gli ordini”, dice la Dottoressa, “quando
suono il campanello tu immergi la tazza nel secchio e la riempi fino
all’orlo, poi la bevi tutta d’un fiato, mi hai capito bene? Tutta
d’un fiato. Puoi rispondere..”, “Si, Dottoressa, ho capito.”,
“Stupida vacca, non devi capire, DEVI OBBEDIRE, MARSH!”.
La Dottoressa si annota
coscienziosamente il peso iniziale della mucca 14 poi suona il
campanello. La sudiciona immerge la tazza nel liquido, si chiede come
farà a bere una tazza così grossa tutta d’un fiato. Avvicina la
tazza alle labbra, tira un ultimo respiro ed inizia a bere. La
sorpresa data dal gusto terribilmente salato, misto al retrogusto
dell’olio di ricino è tale che il sorso le va per traverso. Mente
è piegata in due dai colpi di tosse sente la Dottoressa al telefono
con Madame Janine: “Mia cara, le annuncio che sono costretta a
somministrare una purga drastica alla serva che mi ha inviato. Voglio
proprio vedere se oltre a svuotarle le budella riesco a svuotarle il
cervello dal pernicioso vizio di cui è schiava”. Poi la
Dottoressa si rivolge alla sudiciona, che ha finalmente finito di
tossire: “hai proprio ragione, manca la schiumetta, ho dimenticato
un ingrediente base”. E la sudiciona vede la Dottoressa aggiungere
due cucchiaiate di polvere bianca e mescolare intensamente. Subito si
sparge un odore di sapone e la superficie del liquido si copre di
schiuma. “Hai fatto bene a ricordarmelo”, celia la Dottoressa,
“dimenticavo che sei passata dal settore mule ed hai imparato ad
apprezzare il nostro ottimo sapone di Marsiglia, un toccasana per le
budella”.
Ed il supplizio della mucca 14
riprende.
La Dottoressa si è messa comoda, su
una poltroncina. Con cadenza cronometrica suona il campanello. La
sudiciona , obbedisce prontamente. Avvicina nuovamente la tazza alle
labbra e si sforza di bere il tutto in apnea. Ma la quantità è tale
che ci vogliono tre lunghi sorsi. Tra un sorso e l’altro si sente
la sudiciona tirare un rapido respiro. La Dottoressa ha volutamente
fatto inginocchiare la sudiciona, infatti ben presto la mucca 14 è
scossa dalla più monumentale nausea mai provata e vomita in un
bacile posto di fronte all’inginocchiatoio dalla previdente
Dottoressa.
Dottoressa che si mostra inflessibile:
di fronte ad una supplichevole occhiata della sudiciona, che si è
svuotata lo stomaco la Dottoressa dà disposizioni che preparino un
secondo secchio da 6 litri di purga. “Vediamo chi la vince” dice
minacciosa la Dottoressa alla mucca 14, suonando il campanello. La
sudiciona vede che la Dottoressa ha già in mano lo scudiscio,
abbassa gli occhi e inizia nuovamente a bere. Dobbiamo dire che la
mucca 14 è coscienziosa e si sforza con tutte le sue forze di tenere
giù la vomitevole mistura. Infatti la Dottoressa nota che la
sudiciona, nonostante non riesca a trattenere tutti i conati, sta
lentamente crescendo di peso, chiaro sintomo che una parte della
purga resta giù. Ma diamo una occhiata alla sudiciona, suda freddo,
pallidissima, gli occhi inondati di lacrime, le cola pure il naso.
Durante i conati riesce a non cadere a terra unicamente grazie
all’inginocchiatio.
La Dottoressa segue attentamente il
riempimento della sudiciona, siamo già ad un litro e mezzo. La
Dottoressa preme, con la mano guantata, il ventre della sudiciona, è
ancora presto, il liquido non ha ancora abbandonato lo stomaco. Il
supplizio della sudiciona prosegue, ormai la poveretta è in stato di
trance. La Dottoressa prosegue col suonare il campanello. Ormai
l’acqua inizia a riempire il ventre della sudiciona. La Dottoressa
osserva attentamente la sudiciona, apprezza il viso contratto dallo
sforzo di “tenere giù il liquido”. Verifica il peso, proprio
come pensava, la sudiciona ha già assorbito due litri di acqua e la
pancia ancora ben morbida è un chiaro sintomo che la mucca 14 può
assorbire molto, molto di più, basta che la stupida sudiciona non
svenga….
Ma per la sudiciona si sta avvicinando
un altro problema: bevi e ribevi e la vescica è ormai piena. Cerca
di resistere stringendo le cosce ma…. prima poche gocce, poi un
rivoletto inizia a scendere lungo le gambe, diventando ben presto un
inarrestabile getto. La Dottoressa, accortasi della cosa, decide di
concedere una breve pausa alla mucca 14. Una volta che la vacca ha
orinato, la Dottoressa preme profondamente il pancione in via di
riempimento, c’è ancora posto e siamo già a quattro litri. La
Dottoressa riprende a suonare il campanello e la povera sudiciona ad
inghiottire tazze su tazze di purga. Dei brontolii si fanno sentire
dal pancione della mucca 14, che inizia a dare segni di ….
insofferenza. La Dottoressa guarda la bilancia, niente male, cinque
litri. La panciona della mucca è ora molto distesa, se viene
premuta, sia pure leggermente, la sudiciona si lamenta pietosamente.
Bene, si dice la Dottoressa, con un po’ di allenamento è possibile
che questa porcella riesca a ricevere tutti i sei litri previsti
dalla “formula aurea”, questa sarebbe finalmente la dimostrazione
che la formula è corretta e che qualunque Signora possa stabilire in
maniera incontrovertibile la capacità della pancia di una serva, a
patto di non permetterle di eccitarsi.
Si, si dice la Dottoressa, bisognerà
proprio rivedere le modalità di somministrazione dei clisteri, in
modo da ridurre le stimolazioni derivanti da un modo di procedere
troppo delicato, grazie a questa stupida vacca si apre un nuovo mondo
di sperimentazioni . E credo, pensa ancora la Dottoressa, che la
vacca 14 non apprezzerà per niente questo mio prodigarmi per la
scienza!
Ma per la sudiciona non è finita col
termine del liquido da inghiottire, al pari del tradizionale
clistere, anche col riempimento “dall’alto” esiste un periodo
di ritenzione obbligatorio. Anzi, per renderlo più efficace, la
Infermiera Mungitrice si incarica di far camminare la sudiciona in
tondo attorno alla stalla, in modo da servire da monito anche per le
altre vacche. E così la Dottoressa fa nuovamente partire il
cronometro, mentre la sudiciona, tirata per la cavezza, cammina col
pancione ben in fuori. Verrà costretta a compiere giri su giri, un
passettino dopo l’altro, tra nausee e contrazioni, per un tempo
infinito. La mucca 14 è coperta di sudore gelato, la terribile purga
ha ormai …. fatto il suo corso ed alla fine la sudiciona terrà
fede al proprio appellativo, scaricandosi così all’impiedi, mentre
continua a camminare di fronte a tutte le sue compagne. E come premio
la Dottoressa la sottopone ad una dolorosa ispezione vaginale con uno
speculo maggiorato, constatando con soddisfazione la secchezza delle
mucose, chiaro indicatore che stavolta la cura funziona e la
sudiciona non si è eccitata.
Bene, commenta la Dottoressa, vediamo
di stancare un po’ la vacca 14 con un po’ di sano esercizio
fisico, prima di sperimentare un bel riempimento mediante clistere.
La Dottoressa si dice: “sono sicura che questa vacca , dopo quello
che le farò passare, non si permetterà più di godere durante un
clistere, neanche se stimolata a bella posta”.
Ed è così che termina la dura
giornata della mucca 14.
(15- continua)