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29 marzo 2013

LA SERVA PURGATA

Sguattera sudiciona,
come sai ho una serva poetessa. Perquisendo il solito anfratto del ripostiglio ho trovato un'altra chicca. Si tratta di una poesia scritta recentemente, la serva racconta al diario in maniera autobiografica. Che dire? Uno sfogo inutile e prolisso in cui la serva travisa la squallida realtà.
Come sempre riporto integralmente lo scritto.

FrauJulia


Povera me, con medica prescrizione,

purgata sarò, non per punizione.

La Signora la ricetta ha sequestrata,

e con la sua infermiera si è accordata.

Al ritorno la Signora ha un pacco tra le mani:

"Con questo io ti purgherò domani!

Il pancione avrai ben ripulito,

con digiuni e purghe, hai capito?

E se ti mancasse l’autocontrollo,

saran quattro clisteri da cavallo!"

Un sobbalzo diedi spaventata,

non la purghetta da me sperata,

ben altra purga per la povera servente,

deh, Signora mia, sia clemente!

Di una cosa ero sicura:

mi aspettava una giornata molto dura.

E così, dopo dieta rigorosa,

arrivò infine la giornata più schifosa.

Litri quattro di purga nauseante,

renderanno la giornata allucinante.

La Signora mi riempie un bicchierone,

e mi ordina: "Consuma il beverone!"

Una nausea terrificante

è la reazione al super purgante!

Occorre qualche buona sculacciata,

per costringermi a ber la bicchierata.

E mai cala di livello la caraffa,

mai arriva il bicchiere della staffa!

Sudo nel grembiule a pancia cinta,

che si gonfia come fossi incinta.

Passa lo straccio a quattro zampe,

la servetta a cui tremano le gambe.

Ora brontola e gorgoglia il  pancione,

signora, mi scappa, non resisto alla pressione!

La Signora il suo bagno mi concede,

col pancione dolorante la serva lì siede.

Ma non è che l’inizio: altre ore ancora dura,

per la serva, del purgante la tortura.

E mai cala di livello la caraffa,

mai arriva il bicchiere della staffa.

Ed infine la serva è esaurita,

quando la Signora dice: è finita.

L’indomani, non fu proprio divertente,

gonfiata e penetrata da un nero e plastico serpente,

Tutto bene, fu il verdetto di un dottorino,

ma non ben pulito l’intestino!

"Tra mesi sei ripeteremo l’ispezione,

ed oltre alla purga, un bel clisterone!"

E così tornammo a casa, la Signora ringraziai per l’assistenza,

e per avermi sopportata con pazienza.

E tra un semestre sarò  purgata nuovamente,

di sicuro ancora più severamente,

e già non riesco a togliere il pensiero dalla mente.

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