FrauJulia
ha inviato un dinamico e spigliato resoconto su un tema
indubbiamente affascinante: quello dell'educazione di una
serva novizia. È con piacere che, tramite la sguattera sudiciona,
sottopongo il suo contributo all'attenzione delle lettrici e dei
lettori del blog.
JS
JS
La
serva novizia
Madame
Janine,
ho
avuto di recente una piacevole incombenza: assistere un amica
nell’educazione di una serva novizia. Ho dovuto affrontare alcune
ore di viaggio ma ne valeva proprio la pena.
Pensate,
la novizia in questione è una giovane donna che ronzava
insistentemente attorno alla mia amica, alla fine ha confessato alla
mia amica il proprio amore, dichiarandosi disposta a servirla e a
diventare la sua schiava. Da notare che la aspirante serva in
questione, è una giovane professionista a cui si sta schiudendo una
brillante carriera.
Dopo
essermi consultata con la mia amica, ho deciso di assumere il ruolo
di “avvocato del diavolo” e di verificare che la volontà di
servire della giovane, fosse genuina e non derivante da un fatuo
invaghimento momentaneo. Mi sono portata anche la serva, una serva
già ampiamente domata, anche se non usurata e ridotta come la
sguattera sudiciona, da usare come maestra e confidente della
novizia. Che dire, partecipare alla prima educazione di una servetta
è un grande privilegio. Vi racconterò alcuni degli episodi accaduti
in quei giorni, episodi seguiti anche grazie al sofisticato sistema
di controllo audiovisivo fatto installare dalla mia amica.
Una
delle prime cose è stata la vestizione della novizia, compito
assegnato alla mia serva. Le è stata fornita una elegante divisa di
un colore viola scuro. La giovane si spoglia, restando con la
biancheria intima. La serva maestra interviene, annusa e commenta il
profumo della ragazza, le fa annusare le proprie ascelle dicendo: -
Carina, da adesso in poi i profumi te li scordi. Inoltre togliti
tutto, niente reggiseno e niente culottes fascianti, eccoti delle
igieniche mutandone di cotone. Un'altra cosa, vedi di tenerti pulita,
può capitare che non ti concedano di cambiare le mutande tutti i
giorni, mi sono spiegata?
La
novizia, senza abbassare lo sguardo, indossa le mutande prescritte e
toglie il reggiseno, mostrando delle notevoli poppe. Quello che
appare chiaro è che questa giovane ha delle notevoli difese
psicologiche, non sarà facile domarla.
Facciamo
varie prove per trovare un varco nelle sue difese. La sottoponiamo ad
una umiliante ispezione intima, con nostri commenti grossolani sul
fatto che non è più vergine e sul fatto che il suo ano pare già
sfondato, una bugia ovviamente, ma niente, lo sguardo resta fiero e
combattivo. La facciamo lavorare a lungo, sottoponendola due giorni
ad un vero tour de force, sempre senza risultati. Anche
l’applicazione di moderate punizioni, sculacciate e pizzicotti al
seno la fa gridare di dolore, ma lo sguardo è sempre indomabile. Un
osso duro.
Scarsi
risultati vengono ottenuti anche da una lunga seduta di mollette ai
capezzoli, resta qualche piccolo livido, ma niente sguardo a terra,
da serva.
Passano
le ore, mentre la studio attentamente. Ad un certo punto la novizia
inizia a sentire piena la vescica. Chiede, come la aveva istruita la
maestra, “Signora, la novizia chiede di poter fare la pipì” ed
ecco, un impercettibile ritardo prima delle parole “fare la pipì”.
Gioisco, forse ora so come scardinare le sue difese. Concedo il
permesso, voglio che la novizia sia rilassata, prima di assestare la
botta. Mentre lavora la faccio parlare, e, senza parere pongo domande
sulla sua salute, per esempio, soffre di mal di testa? E, forse, il
mal di testa non è forse derivante da stitichezza? E così mi
confida che sì, in realtà non è affatto regolare, anzi negli
ultimi due giorni … niente. Materna dico che non va bene così,
come provvede di solito?
Altra
leggerissima pausa, - Una suppostina, signora...
-
No, no, quella delle supposte è la soluzione sbagliata, si rischia
di diventarne dipendenti. Ti mostro come risolvo problemi del
genere….
Ordino
alla mia serva di portare la mia borsa da viaggio. Non mi muovo mai
senza un piccolo kit, tra cui spicca un enteroclisma pieghevole. In
realtà è il kit per punire la serva, ma tralascio questo fatto, è
una serva giovane ed inesperta, non occorre impressionarla.
Sempre
tenendo conto di età ed inesperienza, preparo solo un litro di acqua
ben calda in cui sciolgo un cucchiaio di bicarbonato ed una piccola
quantità di sapone neutro. Mi serve solo procurarle un bel mal di
pancia, vediamo come reagirà.
-
Vieni qui, abbassati le mutande alle caviglie ed inginocchiati.
Esegue
avvampando, oh che vista le guance imporporate!
-
Ora chinati in avanti ed appoggia testa e spalle al pavimento.
-
AHI….che fa Signora?
-
Ti lubrifico ben bene
-
MMMH………MMMMHHH
-
Brava, ben ferma che metto la cannuccia. Te ne hanno già fatti?
-
AHIA…….. sì Signora, da piccola…ma solo perette, mai
apparecchi così … enormi.
-
Stupida, non vedi che è solo metà, ora fai la brava, adesso apro
l’acqua. Ben ferma, rilassati e respira profondo….. la senti
l’acqua?
-
UUUHHH … sì Signora l’acqua scotta……. brucia!
-
Bugiarda, è appena calda!
-
Mmmmmhh che male….. non ce la faccio
-
Un po’ di pazienza, l’acqua non scorre bene, alzo un po’ il
recipiente...
-
Ufffff ……UFFFF…….UFFFFF…..UFFF….UFFFF……Signora…….
mi sento malissimo
-
Zitta, stupidina ….
-
Bastaaaaaaa. Non ce la faccio più!
-
Quasi fatto
-
Mi sento scoppiare!!!!! Bastaaaaaa Scoppio!!!!
-
Ecco…….. finito.
Le
porgo un paio di mutande impermeabili con pannolone. Fa tanto
d’occhi.
-
Ma Signora…non…
-
Poche storie stupida, rivestiti subito! Ora prendi scopa e straccio
ed inizia a pulire i pavimenti…. SUBITO!
Passano
cinque minuti.
-
Signora, la prego non ce la faccio, ho bisogno del bagno
-
Zitta e lavora
-
Non ce la faccio più, la prego. Posso andare in bagno?
-
E che ci vuoi andare a fare in bagno?
-
Ecco……. Ho male alla pancia
-
Si, ma che vuoi fare in bagno?
-
Ma ….dovrei….
-
Beh, se non vuoi dirmelo non importa, ma finisce che dovrai usare il
pannolone…….
-
NOOOO no Signora, per pietà non potrei….. non resisto ….
devo…..oh che vergogna!
-
Allora, che devi fare?
Avvampa
in volto
-
Uhhhh che male devo ….. devo…devo ….devo …... DEVO CAGARE!!!
Ed
inizia a piangere disperata.
Per
la cronaca, data l’inesperienza della novizia non ho voluto calcare
la mano ed ho graziosamente concesso il tanto agognato permesso e si
è potuta appartare in bagno.
Ma
occorreva una verifica, una verifica alla quale la novizia si
sottoponesse, per ordine della propria Signora a qualcun altro.
-
Serva novizia, vieni qui! - ordino.
-
Ora, io e la tua signora vogliamo vedere quanto tu sia obbediente,
portami il centro tavola
Il
centro tavola in questione è una pregevole opera di artigianato, una
grossa coppa di vetro soffiato.
Prendo
la coppa e mi apparto un attimo, torno, la coppa è piena a metà di
liquido giallo caldo e spumeggiante, sì, la mia pipì.
Ora,
la pipì di una estranea non era sicuramente nelle fantasie della
giovane. Se la berrà è perché è finalmente domata.
La
mia amica ordina: - Ora voglio che tu beva a piccoli sorsi. Tieni in
bocca un po’. Poi inghiotti. Conta fino a 60 e prendi il sorso
successivo.
Stiamo
tutte e due fissando i suoi occhi, lo sguardo altero, pian piano si
spegne. Non so che darei per saper leggere il pensiero. Impallidisce
leggermente, inghiotte, fa per ribattere, poi:
-
Tutta Signora?
-
Certo, stupida, dai, non perdere tempo intanto che è calda
-
Obbedisco.
E
avvicina la bocca al contenitore, prendendo il primo sorso. Chiude
gli occhi, arrossisce. Si vedono chiaramente i muscoli del collo
muoversi, fa fatica a costringersi ad inghiottire. Riapre gli occhi,
è sull’orlo delle lacrime, un espressione mal dissimulata di
profondo disgusto, guarda la mia amica ed obbediente, prende il
secondo sorso.
Non
vi racconterò che ha bevuto tutto senza fatica, ci sono state pause,
momenti in cui rabbrividiva e tremava, cercando di sopprimere lo
stimolo del vomito.
Un
quarto d'ora in cui la sua psiche è mutata, finalmente e
completamente domata. Il suo sguardo trasformato, da altero a quello
di una serva, sempre uno sguardo intelligente, ma indubbiamente
sottomesso
La
novizia è stata pienamente e soddisfacentemente domata ottenendo il
titolo di serva.
E,
quando me ne sono andata, ha chiesto alla sua Signora il permesso di
potermi umilmente ringraziare!
FrauJulia
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