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7 aprile 2013

LA SERVA NOVIZIA, resoconto di FrauJulia


FrauJulia ha inviato un dinamico e spigliato resoconto su un  tema indubbiamente affascinante: quello dell'educazione di una serva novizia. È con piacere che, tramite la sguattera sudiciona, sottopongo il suo contributo all'attenzione delle lettrici e dei lettori del blog.
JS

La serva novizia

Madame Janine,
ho avuto di recente una piacevole incombenza: assistere un amica nell’educazione di una serva novizia. Ho dovuto affrontare alcune ore di viaggio ma ne valeva proprio la pena.
Pensate, la novizia in questione è una giovane donna che ronzava insistentemente attorno alla mia amica, alla fine ha confessato alla mia amica il proprio amore, dichiarandosi disposta a servirla e a diventare la sua schiava. Da notare che la aspirante serva in questione, è una giovane professionista a cui si sta schiudendo una brillante carriera.
Dopo essermi consultata con la mia amica, ho deciso di assumere il ruolo di “avvocato del diavolo” e di verificare che la volontà di servire della giovane, fosse genuina e non derivante da un fatuo invaghimento momentaneo. Mi sono portata anche la serva, una serva già ampiamente domata, anche se non usurata e ridotta come la sguattera sudiciona, da usare come maestra e confidente della novizia. Che dire, partecipare alla prima educazione di una servetta è un grande privilegio. Vi racconterò alcuni degli episodi accaduti in quei giorni, episodi seguiti anche grazie al sofisticato sistema di controllo audiovisivo fatto installare dalla mia amica.
Una delle prime cose è stata la vestizione della novizia, compito assegnato alla mia serva. Le è stata fornita una elegante divisa di un colore viola scuro. La giovane si spoglia, restando con la biancheria intima. La serva maestra interviene, annusa e commenta il profumo della ragazza, le fa annusare le proprie ascelle dicendo: - Carina, da adesso in poi i profumi te li scordi. Inoltre togliti tutto, niente reggiseno e niente culottes fascianti, eccoti delle igieniche mutandone di cotone. Un'altra cosa, vedi di tenerti pulita, può capitare che non ti concedano di cambiare le mutande tutti i giorni, mi sono spiegata?
La novizia, senza abbassare lo sguardo, indossa le mutande prescritte e toglie il reggiseno, mostrando delle notevoli poppe. Quello che appare chiaro è che questa giovane ha delle notevoli difese psicologiche, non sarà facile domarla.
Facciamo varie prove per trovare un varco nelle sue difese. La sottoponiamo ad una umiliante ispezione intima, con nostri commenti grossolani sul fatto che non è più vergine e sul fatto che il suo ano pare già sfondato, una bugia ovviamente, ma niente, lo sguardo resta fiero e combattivo. La facciamo lavorare a lungo, sottoponendola due giorni ad un vero tour de force, sempre senza risultati. Anche l’applicazione di moderate punizioni, sculacciate e pizzicotti al seno la fa gridare di dolore, ma lo sguardo è sempre indomabile. Un osso duro.
Scarsi risultati vengono ottenuti anche da una lunga seduta di mollette ai capezzoli, resta qualche piccolo livido, ma niente sguardo a terra, da serva.
Passano le ore, mentre la studio attentamente. Ad un certo punto la novizia inizia a sentire piena la vescica. Chiede, come la aveva istruita la maestra, “Signora, la novizia chiede di poter fare la pipì” ed ecco, un impercettibile ritardo prima delle parole “fare la pipì”. Gioisco, forse ora so come scardinare le sue difese. Concedo il permesso, voglio che la novizia sia rilassata, prima di assestare la botta. Mentre lavora la faccio parlare, e, senza parere pongo domande sulla sua salute, per esempio, soffre di mal di testa? E, forse, il mal di testa non è forse derivante da stitichezza? E così mi confida che sì, in realtà non è affatto regolare, anzi negli ultimi due giorni … niente. Materna dico che non va bene così, come provvede di solito?
Altra leggerissima pausa, - Una suppostina, signora...
- No, no, quella delle supposte è la soluzione sbagliata, si rischia di diventarne dipendenti. Ti mostro come risolvo problemi del genere….
Ordino alla mia serva di portare la mia borsa da viaggio. Non mi muovo mai senza un piccolo kit, tra cui spicca un enteroclisma pieghevole. In realtà è il kit per punire la serva, ma tralascio questo fatto, è una serva giovane ed inesperta, non occorre impressionarla.
Sempre tenendo conto di età ed inesperienza, preparo solo un litro di acqua ben calda in cui sciolgo un cucchiaio di bicarbonato ed una piccola quantità di sapone neutro. Mi serve solo procurarle un bel mal di pancia, vediamo come reagirà.
- Vieni qui, abbassati le mutande alle caviglie ed inginocchiati.
Esegue avvampando, oh che vista le guance imporporate!
- Ora chinati in avanti ed appoggia testa e spalle al pavimento.
- AHI….che fa Signora?
- Ti lubrifico ben bene
- MMMH………MMMMHHH
- Brava, ben ferma che metto la cannuccia. Te ne hanno già fatti?
- AHIA…….. sì Signora, da piccola…ma solo perette, mai apparecchi così … enormi.
- Stupida, non vedi che è solo metà, ora fai la brava, adesso apro l’acqua. Ben ferma, rilassati e respira profondo….. la senti l’acqua?
- UUUHHH … sì Signora l’acqua scotta……. brucia!
- Bugiarda, è appena calda!
- Mmmmmhh che male….. non ce la faccio
- Un po’ di pazienza, l’acqua non scorre bene, alzo un po’ il recipiente...
- Ufffff ……UFFFF…….UFFFFF…..UFFF….UFFFF……Signora……. mi sento malissimo
- Zitta, stupidina ….
- Bastaaaaaaa. Non ce la faccio più!
- Quasi fatto
- Mi sento scoppiare!!!!! Bastaaaaaa Scoppio!!!!
- Ecco…….. finito.
Le porgo un paio di mutande impermeabili con pannolone. Fa tanto d’occhi.
- Ma Signora…non…
- Poche storie stupida, rivestiti subito! Ora prendi scopa e straccio ed inizia a pulire i pavimenti…. SUBITO!
Passano cinque minuti.
- Signora, la prego non ce la faccio, ho bisogno del bagno
- Zitta e lavora
- Non ce la faccio più, la prego. Posso andare in bagno?
- E che ci vuoi andare a fare in bagno?
- Ecco……. Ho male alla pancia
- Si, ma che vuoi fare in bagno?
- Ma ….dovrei….
- Beh, se non vuoi dirmelo non importa, ma finisce che dovrai usare il pannolone…….
- NOOOO no Signora, per pietà non potrei….. non resisto …. devo…..oh che vergogna!
- Allora, che devi fare?
Avvampa in volto
- Uhhhh che male devo ….. devo…devo ….devo …... DEVO CAGARE!!!
Ed inizia a piangere disperata.
Per la cronaca, data l’inesperienza della novizia non ho voluto calcare la mano ed ho graziosamente concesso il tanto agognato permesso e si è potuta appartare in bagno.
Ma occorreva una verifica, una verifica alla quale la novizia si sottoponesse, per ordine della propria Signora a qualcun altro.
- Serva novizia, vieni qui! - ordino.
- Ora, io e la tua signora vogliamo vedere quanto tu sia obbediente, portami il centro tavola
Il centro tavola in questione è una pregevole opera di artigianato, una grossa coppa di vetro soffiato.
Prendo la coppa e mi apparto un attimo, torno, la coppa è piena a metà di liquido giallo caldo e spumeggiante, sì, la mia pipì.
Ora, la pipì di una estranea non era sicuramente nelle fantasie della giovane. Se la berrà è perché è finalmente domata.
La mia amica ordina: - Ora voglio che tu beva a piccoli sorsi. Tieni in bocca un po’. Poi inghiotti. Conta fino a 60 e prendi il sorso successivo.
Stiamo tutte e due fissando i suoi occhi, lo sguardo altero, pian piano si spegne. Non so che darei per saper leggere il pensiero. Impallidisce leggermente, inghiotte, fa per ribattere, poi:
- Tutta Signora?
- Certo, stupida, dai, non perdere tempo intanto che è calda
- Obbedisco.
E avvicina la bocca al contenitore, prendendo il primo sorso. Chiude gli occhi, arrossisce. Si vedono chiaramente i muscoli del collo muoversi, fa fatica a costringersi ad inghiottire. Riapre gli occhi, è sull’orlo delle lacrime, un espressione mal dissimulata di profondo disgusto, guarda la mia amica ed obbediente, prende il secondo sorso.
Non vi racconterò che ha bevuto tutto senza fatica, ci sono state pause, momenti in cui rabbrividiva e tremava, cercando di sopprimere lo stimolo del vomito.
Un quarto d'ora in cui la sua psiche è mutata, finalmente e completamente domata. Il suo sguardo trasformato, da altero a quello di una serva, sempre uno sguardo intelligente, ma indubbiamente sottomesso
La novizia è stata pienamente e soddisfacentemente domata ottenendo il titolo di serva.
E, quando me ne sono andata, ha chiesto alla sua Signora il permesso di potermi umilmente ringraziare!
FrauJulia



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