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27 aprile 2013

LANCY 4 - SGUATTERA SUDICIONA ENTRA A LANCY


LANCY 4
di sguattera sudiciona

Primo svuotamento della sguattera sudiciona
Dopo un'interminabile ora passata a strofinare pavimenti in ginocchio, la sguattera sudiciona viene ricondotta in cella da Grosse Jeannette per essere svuotata e godere di quindici minuti di riposo. In questo lasso di tempo l'intestino della serva potrà brevemente distendersi, prima di essere nuovamente riempito in vista di un'altra ora di lavoro. La sguattera, bagnata di sudore e in preda ai crampi, non sa che il colorito del suo volto ha già preso quella sfumatura giallastra che è il marchio delle schiave gravide di Lancy. Trascinata per il collo dalla sua guardiana, la schiava arranca, il pancione che tende il grembiule di gomma, le gambe larghe, per cercare istintivamente sollievo dalle pesanti mutande contenitive e dal butt plug che le scava il retto. Prima di raggiungere la cella numero 1, quella che ospita la nuova schiava di Lancy, passano accanto alla porta della cella numero 2. Un rumore regolare e meccanico proviene dall'interno, accompagnato da pesanti grugniti e dall'inconfondibile schiocco che fa il “cane” quando secco s'abbatte sulla pelle di una donna punita.
Raggiunta la cella, alla sguattera sudiciona viene immediatamente ordinato di prepararsi ad accovacciarsi sul secchio di zinco per scaricarsi in presenza della sua guardiana. La sudiciona solleva rapidamente la divisa, arrotola il grembiule di gomma sulla panciona mentre la guardiana sceglie le chiavi del lucchetto che chiude le doppie mutande della corrigenda.

Nuove mutande
- Da oggi, nuove mutande per la nostra sudiciona! - annuncia garrula Grosse Jeannette.
Da un gancio del soffito sfila un doppio paio di pesantissime mutande in cuoio e in gomma, più spesse di quelle finora portate dalla miserabile sguattera. Il paio di cuoio è macchiato in più punti, e irrigidito dal sudore di altre schiave che l'hanno precedentemente indossato. Quello in gomma emana un forte odore di orina femminile e guttaperca, evocando sentori ospedalieri e manicomiali; è quello che rimarrà permanentemente a contatto con la pelle della sguattera, e presenta un foro rinforzato da un anello in osso in corrispondenza dell'ano della schiava, mentre quello in cuoio, ugualmente forato e allo stesso modo rinforzato, è dotato anche di una guarnizione filettata che permette l'avvitamento di un tappo dello stesso diametro del foro delle mutande di gomma. 
- In questo modo, lurida schiava, le tue graziose doppie mutande NON TI VERRANO TOLTE PIÙ: basterà svitare il tappo e inserire l'ugello di bachelite per riempirti, mentre per svuotarti, sarà inserito nel tuo buco un bel tubo di gomma: ti svuoterai da quello! - mentre pedantemente spiega, Grosse Jeannette procede a togliere le vecchie mutande della sudiciona. Il doppio paio, ormai in disuso, viene assicurato allo stesso gancio che tratteneva le “nuove” mutande. Per l'ultima volta durante la sua permanenza a Lancy, la sudiciona sente l'aria fresca accarezzare le sue parti intime. E, una volta estratto brutalmente dal suo sfintere il butt plug, può scaricarsi seduta a contatto con il metallo del suo secchio, e sentire il bordo metallico a contatto della pelle: un privilegio che d'ora in poi non le sarà più concesso. Ed ecco: all'improvviso, il getto puzzolente e rumoroso invade l'immondo secchio. Alla vista dello sconcio prodotto, Grosse Jeannette emette plateali versi di disgusto, turandosi il naso con il pollice e l'indice: benchè sia ormai abituata alle deiezioni delle schiave, si diverte ogni volta a mostrare tutta la sua disapprovazione e a umiliarle. Terminato l'abietto svuotamento, la custode preme ben bene il ventre della sudiciona, per essere sicura che la serva si sia svuotata a dovere. - Puah!!! Quando il secchio sarà pieno, lo svuotarai in giardino: abbiamo sempre bisogno di concime, ah, ah, ah! E adesso, lurida, mettiamo su le nuove mutande, coraggio!

Nuovo corredo
La guardiana allunga alla sguattera sudiciona il nuovo corredo di indumenti contenitivi. La schiava infila prima il paio in guttaperca gialla e Grosse Jeannette controlla che il foro sia ben messo in corrispondenza con l'ano della donna, poi si procede col paio in cuoio. Le mutande sono larghe, molto spesse e, come si diceva prima, intostite dal sudore e dalle tracce di deiezioni precedenti, prodotte dalle tante donne che prima della punita hanno indossato i vergognosi indumenti. Una volta infilato il pesante paio di cuoio, Grosse Jeanne chiude la cerniera d'acciaio inossidabile col lucchetto, e poi chiude il tappo sul culo della sguattera. - Cammina un po', troia, fammi vedere come ti stanno!
Con divisa e grembiuli ancora rimboccati attorno alla vita, la donna cammina. Ad ogni passo, un rumore di gomma e cuoio sfregati l'uno sull'altro si fa sentire distintamente. La guardiana osserva soddisfatta il movimento di contrazione e di distensione del materiale attorno alle carni della punita.
- Molto bene, puttana! Potrei farti fare qualche esercizio di dilatazione, ma visto che hai quindici minuti di riposo prima del prossimo riempimento, andiamo a fare una visitina alla cella accanto: quella pigrona di Madame Delacroix ci aspetta!
Ciò detto, la ragazza afferra un capo della catena che pende dal collo della schiava, e le due donne si dirigono alla cella numero 2.

Il “crank”
Dalla porta chiusa della cella numero 2, continua imperterrito il rumore meccanico, accoppiato a intervalli irregolari a quello tipico della fustigazione. Grosse Jeannette spalanca la porta senza tanti complimenti, e immediatamente un forte lezzo di sudore femminile investe le narici della guardiana e della prigioniera. Al centro della piccola cella, una donna dell'età della sguattera sudiciona, nella divisa e nei grembiuli di ordinanza, è impegnata a girare una lunga manovella di acciaio, dal lungo manico di legno consunto. La manovella è collegata ad una ruota di ferro a sua volte collegata tramite una catena a una frizione che può essere regolata costringendo la prigioniera ad uno sforzo minimo di 1 fino ad uno massimo di 10. Chi regola lo sforzo della punita è naturalmente una guardiana la quale, seduta a fianco della schiava, ha per ora impostato l'indice di resistenza della frizione sul 5. Il dorso della schiava è completamente bagnato di sudore. Il ventre, teso dalla mistura ingravidante, ballonzola ad ogni compimento di giro del “crank”. Ad ogni minima esistazione della forzata, la guardiana assesta sul suo sedere un colpo di canna sulle cosce o sui polpacci, dal momento che il sedere della scansafatiche è relativamente protetto dalle doppie mutandone.

La colpa di Laure Delacroix
La prigioniera Laure Delacroix, schiava a vita di Lancy, si è resa colpevole di pigrizia, in quanto è stata scoperta in flagranza mentre cercava di sedersi durante il servizio nel salone al pianterreno. Approfittando di un momento di distrazione delle padrone, e credendo di non essere vista, la schiava pigrona aveva cercato per qualche istante di appoggiare il culo rivestito di gomma e cuoio sul bordo di un prezioso tavolo di cristallo: ma un'altra schiava aveva notato lo sconsiderato gesto, e prontamente l'aveva denunciata alle guardiane. La punizione era stata decisa immediatamente: 10.000 giri di manovella al giorno, per una settimana, sotto il controllo diretto di squadra di guardiane, capeggiata dalla giovanissima e crudele Fraulein Clarette. Il pancione riempito regolarmante della oleosa mistura ogni ora, la donna è dunque sottoposta al lavoro forzato dalle 6 del mattino alle 22 della sera. Per impedire che le guardiane siano infastidte dai suoi lamenti, le viene applicata un bavaglio con una lunga lingua di cuoio che entra nella bocca, costringendola a muggire e mugolare sotto i colpi del “cane”. Grosse Jeannette, senza interrompere l'esercizio della schiava, si avvicina e preme il pancione, per controllarne la tensione, poi si accosta a Fraulein Clarette e le due confabulano brevemente. La sguattera sudiciona crede di intuire l'oggetto della rapida conversazione: si parla di aumentare la quantità di acqua e sapone del prossimo clistere della “paresseuse”. E infatti la conferma arriva direttamente dalla bocca della stessa Grosse Jeannette: - Coraggio, pigrona, manca poco alla conclusione dell'ora, fra poco sarai svuotata, ma il prossimo rabbocco ti assicuro che ti farà rimpiangere il precedente! A queste parole, la “paresseuse” Delacroix reagisce esattamente come Frau Schwanger: con una crisi isterica, cercando di scuotersi e di dimenarsi tutta. Ma essendo saldamente aggiogata al meccanismo per i polsi, e assicurata al pavimento con anelli catene e cavigliere, imbavagliata com'è e sottoposta al sibilo della canna, la pigrona può fare ben poco per dar sfogo alle sue ignobili intemperanze: tutto quel che ne esce, di quella sua potente crisi, è solo un incrementato e grottesco sculettare, accompagnato da muggiti più forti e prolungati. In piedi, le mani conserte sul ventre, la sguattera sudiciona registra automaticamente i due tratti distintivi delle “donne di Lancy”: il colorito giallastro e una netta propensione alla crisi isteriche.
(4- continua)

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