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9 giugno 2011

VILLA PENITENZA: LA RIPRESA DEI CORSI


LA RIPRESA DEI CORSI

Cara Monika,
stamattina dovevano riprendere i corsi. Dopo la sveglia siamo state convocate nel salone, dove la Signora Bancaria ha spiegato i cambiamenti che ci sarebbero stati sia nel trattamento di noi serve che nel programma.
Si è giunti quindi al temuto momento della marchiatura delle due ladre. Esse verranno marchiate con una L impressa a fuoco nelle loro carni. Infermiera ha portato un fornello da campeggio su cui è stato posto un ferro da marchiatura costituito da un profilato metallico, appunto a forma di L, di dimensioni ragguardevoli. Un brivido è serpeggiato tra noi serve, alla vista dell’orribile attrezzo, pensando al dolore che avrebbe fatto nelle carni delle condannate. La prima a venire trascinata nel salone è Anne. Viene legata prona, a sedere nudo e bendata. A questo punto, la Signora Infermiera sostituisce il grosso ferro da marchiatura con un altro molto più piccolo, la suppliziata, essendo bendata non lo sa. Si sente il sibilo del fornello, Anne suda copiosamente, devono essere momenti di terribile paura. Finalmente Infermiera giudica che il ferro è pronto, Rottermayer e Teutonica si siedono sulla condannata per tenerla perfettamente immobile, Infermiera avvicina il ferro alle carni, fa in  modo che la condannata senta il calore che si avvicina inesorabile e poi affonad con decisione il ferro nella chiappa della tedesca. L’urlo disperato di Anne quasi ci assorda, ma Infermiera non demorde, continua a spingere il ferro contro la carne, si alza una nuvoletta di fumo e si sente il tipico odore di pollo ai ferri. La scena sarà durata magari un solo minuto, ma mi è parssa un eternità. Tolto il ferro, le tedesche si sono alzate dalla propria vittima, che, sebbene trattenuta dai legami cercava di divincolarsi, per tentare di calmare il dolore. Non c’è stato nulla da fare, per 5 minuti ha dovuto sentirsi un discorsetto del tribunale sull’espiazione delle sue colpe. Poi finalmente Infermiera l’ha medicata. Anne non lo ha disto ma il suo marchio è piuttosto piccolo, anche se le ha fatto un male esagerato, tutto sommato è anche una cosa di moda, il ricordo permanente della sua colpa. La stessa scena si ripete per Brune. Ora le due marchiate vengono fatte mettere in ginocchio sui loro tappetini. Riprendono i corsi, per me e Barbara si riprende la lezione sull’allargamento dello sfintere e l’utilizzo delle apposite pomate. Infatti ci vengono insegnate le particolarità dei vari lubrificanti, a partire da quelli da cucina, burro ed olio d’oliva, alla intramontabile vasellina, per giungere alla moderne pomate per utilizzi medici, alcune delle quali contengono anche un componente anestetico. Nonostante le pomatine passiamo una buona mezz’ora di dolori, in particolare quando ci mettono al misura superiore alla nostra capienza. Dice Infermiera che dopo tre – quattro sedute saremo già in grado di passare alla misura successiva, se ci impegnamo. Speriamo che non ci dia anche i compiti a casa!
Nel pomeriggio, anzichè la lezione pratica siamo state convocate all’esterno, per essere testimoni di un ulteriore punizione per Anne e Brune, sono state legate nude a quattro paletti infissi nel terreno e Severa ha buttato loro addossso palettate di terra e formiche prelevate da un formicaio del giardino. Inutile dire che erano formiche rosse, di quelle che quando mordono iniettano un acido che duole a lungo.
Monica, ora ti salutiamo, vi ricordo le nostre punizioni, altrimenti finisce che è la Signora Infermiera  a punirci e testare i suoi nuovi, spiacevoli attrezzi.
Un abbraccio dalle serve Barbara e Lucia.

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