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31 agosto 2011

IL DIGIUNO DELLA SGUATTERA 4


Cara Monika,
ieri era l’ultimo giorno di digiuno della sguattera. Ovviamente il più duro. Comunque mi sembra che inizia a collaborare, probabilmente la paura che si è presa ieri l’ha convinta ad obbedire.
Ti passo subito lo scritto di Lucia.
Un saluto, Barbara

Cara Monika,
oggi è stato un giorno molto duro. Dormito pochissimo, perché dormire sul pavimento è difficile. La mattina la Signora mi ha finalmente permesso di fare la doccia, perché puzzavo talmente da infastidirla. Anche oggi era giorno di digiuno e ho sofferto moltissimo la fame. Un continuo mal di testa e crampi allo stomaco. Mi sono risparmiati i lavori pesanti, per la debolezza, ma devo comunque assistere alla preparazione dei pasti della Signora e poi servirla in tavola. Non ti dico i brontolii di stomaco già nel servirle la colazione. Si sentivano talmente che mi sono sentita in dovere di scusarmi. La Signora mi ha risposto che giustappunto un bel clistere avrebbe aiutato a eliminare i gorgoglii. Non ho osato ribattere che era la fame, non aria nella pancia!
E infatti al Signora mi ha convocato per farmelo. Mi ha detto che non serviva molta acqua, si sarebbe limitata ad un litro e mezzo, però avrei dovuto cercare di tenerlo il più a lungo possibile, che così insegno al mio corpo ad obbedire al cervello. Sembra facile ma quando arrivano le spinte ci vuole tutta la forza di volontà per stringere e non lasciarsi sfuggire neanche una goccia. Dopo un bel po’ credevo fosse soddisfatta e ho cercato di muovermi ma mi ha detto di aspettare ancora, di farlo per lei. E così sono restata altri interminabili minuti stringendo all’inverosimile e cercando di massaggiarmi il pancione per calmare i dolori. Alla fine mi ha detto che sto imparando ma potrei sicuramente fare di meglio. Svuotarmi mai ha messo una fame terribile, sembrava quasi che continuassero i crampi dell’acqua ma era la fame. E sono restata ancora un paio d’ore a ciondolare per la debolezza, prima che la Signora mi concedesse un bicchiere  di succo. Ma un bicchiere di succo non è sufficiente, ce ne vorrebbe qualche litro. Non vi dico come mi sono sentita quando mi ha detto di fare un po’ di cyclette, che ci vuole comunque un po’ di esercizio. Per fortuna la Signora mi è restata vicina, perché ad un certo punto stavo per cadere svenuta dalla bici.
Mi aspettava ancora la prova di servire il pranzo. Anche qui è ricominciato a brontolarmi lo stomaco. Il brutto è stato che la Signora ha chiesto pollo arrosto con patatine, un piatto che adoro. Non vi dico la salivazione che avevo. Penso che il digiuno sarebbe molto più accettabile senza l’obbligo del servizio in tavola.
 Ed il pomeriggio lo stesso, sempre una terribile fame, ieri con tutti i patimenti l’ho sentita molto meno, oggi invece mi ha lasciato riposare un po’ ma continuava a torcersi lo stomaco, capisco adesso il detto “tirare la cinghia”, così facendo si sentono meno i morsi della fame.
Per fortuna la signora ha ordinato una pizza per cena, così almeno non c’era il profumo di cucina. Ma quello che mi ha fatto male è stato vederla gettare via la crosta della pizza. Avrei dato non so cosa per poter assaporare quei tocchetti di pane che lei ha gettato.
La Signora mi ha detto che domani mattina potrò ricominciare a mangiare ma di non illudermi perché dopo un digiuno bisogna ricominciare a mangiare come dopo un operazione chirurgica. Speriamo bene,
Un saluto dalla tua collega digiunante.
Lucia

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Bararbara
Molto bello !!
Scritto moloto bene e con sentimento ho provato anche un pò di pena per Lucia nel leggere.
Certo non al punto da dimenticare che deve soffrire.
Certo sentisrsi svenire è normale ma la serva è un pò mollacciona.
Prorio ieri ho letto alcuni racconti di ragazze anoressiche , che contrariamente a tutto ciò che si pensa in reltà agli inizi soffrono la fame in modo terribile tanto da doversi stringere lo stomaco prenderlo a pugni, e nonstante tutto sono determinate a fare esercizio fisco e iperattive, in questa fase di fame estrema quando non ce la fanno più diventano bulemiche.
Lucia non ha determinazione.
Un argomento che che mi piacerebbe eaffrontare nuovamente è il bavaglio per evitarle di mangiare e parlare, ieri ho letto di un sistema efficace, si tratta di prendere due bastoncini fare passare la lingua della serva tra di essi poi legarli insieme.
Grazie tantessimo per aver esortato Lucia a scrivere così bene e per tutto il resto.
Tuo
Giacomo

Anonimo ha detto...

Caro Giacomo, grazie da parte di Lucia.

Per favore, lasciamo da parte anoressia, bulimia e patologie varie, sono tragedie. Ho una parente che sta combattendo per la propria salute e, ti devo dire, tutte le volte che la vedo dimagrita per le terapie mi viene da piangere.

Per il bavaglio guarda che può andare bene anche quello che avevo presentato, basta fare il tubo che entrava in bocca leggermente più corto. E poi che vuoi, le serve si lamentano sempre di tutto.
Tua
Barbara

Anonimo ha detto...

Carissima Barabara
Capisco benissimo il tuo stato d'animo in merito alle malattie sopra citate, anche io le consco bene purtroppo.
Il mio voleva solo essere un modo per spiegare alcuni aspetti del nostro corpo.
Sono mortificato e mi scuso profondamente non era affatto mia intenzione turbarti.
Con affetto
Giacomo

Anonimo ha detto...

Caro Giacomo,
nessun problema, non devi scusarti.
Era solo per chiarire cose che non potevi conoscere.
Tua
Barbara