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29 agosto 2011

IL DIGIUNO DELLA SGUATTERA 3


Cara Monika,
per la cronaca la pulizia di ieri ha tolto più di un kg di fetide incrostazioni dalla serva.
Per la sguattera Lucia oggi è stato giorno di pentimento e pianto, è stata messa in segregazione punitiva. A causa della mancanza di una cella di punizione, mi sono ispirata al blog House of Correction for Women di Madame Janine. Ho chiuso la sguattera Lucia in un sacco di quelli robustissimi di fibra di plastica, ristretto all’altezza del collo da una cinghietta. Poiché si muoveva un po’ troppo tre giri di nastro uno alle caviglie, uno al bacino ed uno al torace l’hanno costretta a stare composta. Una sacca di idratazione, di quelle che portano nello zaino i ciclisti, le permette di succhiare acqua quando lo desidera. Un sacchettino di juta sulla testa forato in corrispondenza della boccca le impedisce la vista. Dopo un paio d’ore si agitava, interrogata chiedeva di andare a fare pipì, le ho concesso di farsela addosso. Il liquame si raccoglieva nel sacco, la crisi è arrivata quando la ho girata, mettendola prona, immersa nella propria urina, ormai puzzolente, data la temperatura.
Nel tardo pomeriggio, quando ormai era provata le ho fatto una lunga reprimenda sul suo cattivo comportamento. Le ho mostrato i disegni del Maestro Pichard che illustrano le case di correzione,  prospettandole quale sarebbe il suo destino in tali luoghi. Questo ha aperto le cateratte, ha pianto disperata per un ora, dicendosi disposta a qualsiasi sacrificio.  Le ho lasciato bere del succo di frutta, in modo che si riprendesse un po’ e potesse scrivere il report odierno.
Un saluto, Barbara

Cara Monika,
non sai che mi è successo, la Signora mi ha chiuso in un sacco e, siccome mi agitavo mi ha legato come un salame. Mi ha messo in bocca un “ciuccio” da cui potevo succhiare acqua e poi mi ha messo un sacco pure sulla testa. Non ti dico la sofferenza, con il caldo che fa a stare ore ed ore immobile a sopportare i morsi della fame. A un certo punto non reggevo più la pipì, la Signora mi ha detto di fare tutto nel sacco. Non ti dico il fastidio sentire la pozza tiepida che si raccoglieva sulla schiena. Poi la Signora mi ha girato e mi sono trovata immersa di fronte nel liquido maleodorante. Non so quante ore mi ha tenuto così. Era ormai sera quando la Signora mi ha liberato la testa e mi ha prospettato cosa mi succederà se mi invia in un istituto di correzione, mostrandomi anche antichi disegni di cosa accade alle povere recluse. Ho pianto disperata dicendomi disposta ad affrontare qualsiasi digiuno, dieta o punizione che vorrà infliggermi. Ha detto che mi concede ancora una possibilità, però dovrò dimostrare di seguire fedelmente gli ordini e fare anche dei sacrifici addizionali. Poi mi ha liberata. Poiché non mi ha permesso di lavarmi dovrò dormire su di un pezo di cartone messo sul pavimento, per non sporcare il mio giaciglio. Era tale la paura che mi sono dimenticata della fame, adesso invece la sento moltissimo ma sono così debole che forse dormo lo stesso. Ho ricevuto il messaggio della Signora Janine, che ringrazio.
Ciao cara collega, spero che tu te la passi meglio
Lucia

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Carissima Barbara
Direi che non sei stata certo molto "clemente".
Punendola però hai distratto la sua attenzione dalla Fame..
Piano piano a mio parere dovrà essere in una condizione che non le permetta di allontanare il suo pensiero dal cibo e dal suo stomaco che anche nei giorni in cui magia sarà cmq affamato.
Come sempre ottimo lavoro
Tuo
Giacomo

Anonimo ha detto...

Caro Giacomo,
è vero, del resto volevo farla crollare! Adesso penso sia diventata un pò più malleabile. Intanto oggi è ancora a digiuno, da domani riprenderà gradualmente a mangiare. Penso, in attesa di progettare e realizzare il sistema con la TENS, di adottare una dieta-punti. Le verrà concessa la quantità di cibo stabilita, poi lei con la sua forza di volontà potrà avanzare un pò di cibo. Ovviamente verrà utilizzato per il pasto successivo, non si butta nulla.
Inoltre, pensandoci, oggi ha di nuovo da fare il clistere, anche lì si può chiederle di fissare il tempo che lo dovrà trattenere ed alla scadenza di fissare altri 10 minuti e così via. Un buon esercizio di autocontrollo.
Ciao
Barbara

Anonimo ha detto...

Cara Barbara
Mi piacciono i tuoi progetti per il futuro.
Interessante quello di farle avanzare del cibo, una bella sfida per Lucia.
Mi piacerbbe sempre che sia possibile ovviamente, che Lucia nel suo diario scriva arrichendo un pò più le cose, capisco che sia traumatizzata, ma mi piacerebbe che usasse uno stile meno freddo lasciadoci capire il suo stato d'animo e i messaggi che il suo corpo le stà dando.
Vorrei che fosse lei progressivamente a raccontarci cosa significhi avere fame.
Ciao
Giacomo

Anonimo ha detto...

PADRONA BARBARA IO SONO LA SGUATTERA E SCHIAVA DOMESTICA DELLA PADRONA FEDERICA. LA MIA PARONA SI STAVA CHIEDENDO SE CONSENTIRE A ME L' USO DELL' ASSORBENTE E DEL REGGISENO DURANTE LA MIA GIORNATA LAVORATIVA E NON SAPENDO A CHI CHIEDERE E RIMASTA AFFASCINATA DA COME LEI TRATTA LA SUA SERVA E ALLORA LA MIA SIGNORA CHIEDE A LEI..
GRAZIE, UMILMENTE UNA SGUATTERA

Anonimo ha detto...

Giacomo,
penso che siano le privazioni, di per sè Lucia sa scrivere molto bene. Vedrò di sollecitarla.
Per la sguattera che mi scrive: sono solo una sorvegliante. l'unica che mi deve considerare sua padrona è la sguattera Lucia. La tua Signora potrebbe fare riferimento a Madame Janine Souillon, sul blog trovi il link. Comunque: il reggiseno non è previsto nelle divise di servizio per le serve, anche se ai tempi la allora signora Lucia me ne faceva indossare a volte uno di almeno una o due misure di meno, in modo che sembrassi avere 4 mammelle, abbastanza fastidioso. Quanto all'assorbente, mi faceva utilizzare dei pannoloni di cotone, che poi dovevo provvedere a lavare. Sopra a questi un bel paio di mutande di plastica, ti consigli di cercarne un tipo che non scrocchi troppo, sai che imbarazzo!

Anonimo ha detto...

Scusate il post incompleto dell firma.
Un saluto.
Barbara

Anonimo ha detto...

ciao barbara sono federica la padrona di luisa la sguattera che ti ha scritto.. io voglio che lei mi lavi i pavimenti inginocchiata per tutta la casa e quindi non vorrei che magari quel tipo di mutande le impedisse di stare a pecorina. e indispensabile che mi lavi bene i pavimenti in questa maniera e non posso rischiare di perdere igiene per casa per colpa della schiava. come divisa pensavo di lasciarla vestire come una cameriera bella bella che mi viene dietro come un cagnolino, pensi che sia troppo farla iniziare a lavorare alle 6 fino alle 23, pensa che si e lamentata agli inizi di giugno in quanto non avevo un ombrellone vicino alla piscina e sono venute delle mie amiche e sentivano troppo sole allora io ho chiamato luisa e le ho fatto prendere due ombrelli e lei ha fatto da palo dell' ombrellone con un ombrello per ogni mano. pensa che umiliazione noi ragazze in costume e lei lì al sole

Anonimo ha detto...

Cara Barbara
Grazie per la risposta così celere.
Ho notato che Lucia è molto brava a scrivere come anche tu del resto.
Mi sembrava mancasse solo un pizzico di sentimento.
Sicuramente quasti giorni per Lucia sono stati impegnativi.
Grazie ancora
Tuo
Giacomo

Anonimo ha detto...

Federica,
a mio parere quelle mutande, scelte di misura giusta, non impediscono alcuna posizione e garantiscono la massima igiene. Sono solo un pò fastidiose (ti parlo per esperienza personale). Se hai comunque timori di "perdite" si possono fare indossare sopra di queste i calzoni lunghi di una "tuta sauna" che finiranno in un paio di gambali di gomma. il tutto è "leak proof" ma limita leggermente i movimenti e, diciamolo, è talmente fastidioso da distrarre la domestica dai suoi doveri.
Comunque vi invito a chiedere a Madame janine Souillon, una vera esperta.
un saluto
Barbara

Anonimo ha detto...

Federica, scusa, l'orario di lavoro di Luisa è un pò troppo prolungato per una domestica che faccia il proprio dovere. In pratica le lasci 7 ore, in cui lavare la propria divisa, cenare e dormire. A meno che le 7 ore siano quelle per il sonno.
Barbara

Anonimo ha detto...

La mia serva-schiava domestica però in quell' arco di 7 ore dorme solo in quanto mangia dopo aver servito me e Marco alle otto, poi io faccio una doccia quindi le mi da una mano ad asciugarmi e a prepararmi per la notte poi pulisce bagno e cucina si lava e pulisce la sua uniforme e dalle undici in poi dorme e stop.. sono sette ore di riposo..
ps domani si diverte: lava tutta la vetrata al sole e inizia alle due del pomeriggio fino a sera, ho invitato delle amiche per un drink alle quattro e pensa che il salotto ha ben due pareti fatte dalle vetrate.. io e le ragazze domani ci divertiamo( lei un po' meno)
Federica

Anonimo ha detto...

Perfetto Federica, sette ore dedicate al sonno vanno benissimo.
Per il lavaggio vetrata ti inviterei a dare un occhiata qui sul blog al post di Janine Souillon del 05 febbraio 2011 dal titolo "UN CONSIGLIO DA JANINE SOUILLON". Tratta proprio del lavaggio dei vetri da parte della domestica.
Poichè penso la tua serva suderà moltissimo, ti consiglierei di farle bere sia prima che durante il lavoro dei gran bei bicchieroni di acqua. Capirai che l'acqua è sufficiente quando comincerà a pregarti di poter fare pipì. Tu a questo punto nega il permesso, per esempio dille che non può continuare a fermarsi, oppure che deve prima finire il lavoro eccetera. Mi piace molto vedere la serva che incrocia le gambe e si massaggia la pancia tentando di trattenersi. Se hai a disposizione delle mutande di plastica è una buona occasione per inaugurarle. Pensa all'umiliazione della serva che si piscia addosso in pubblico. Se succedesse fallo notare alle tue amiche!
Potresti anche raccontare l'accaduto qui sul blog. Monika è molto gentile e volenterosa nel pubblicare.
Un saluto.
Barbara