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5 agosto 2011

UN BAVAGLIO FATTO IN CASA


Cara Monika,
ho la necessità di costringere la sguattera Lucia al silenzio ed al digiuno.
In assenza di appositi attrezzi ecco un idea presa dal web: si prende un siringone usa e getta, quelli enormi da 60 ml. Si taglia, diciamo all’indicazione 40, utilizzando un coltello da cucina seghettato,  utilizzeremo il mezzo verso l’”impugnatura”, quella con le due alette. Passeremo il bordo del taglio su una fiamma per arrotondarlo, foreremo le alette con un chiodo arroventato e vi passeremo un nastro da allacciare strettamente dietro la nuca della serva, dopo avere inserito il tubo in bocca. La vittima starà scomodissima, privata della parola, potrà solo mugolare come un animale e, poiché il tubo inserito in bocca ostacola la lingua, non potrà ingoiare la propria saliva. La vittima subirà anche l’umiliazione del filo di bava che scenderà continuamente, a dispetto della sua vergogna e degli sforzi per ingoiare.
Al contrari dei bavagli tradizionali, che ostacolano il respiro attraverso la bocca , qui la vittima può respirare attraverso il foro, pertanto ci sono meno rischi. Il prezzo del tutto è irrisorio, diciamo un paio di euro.
Un saluto.
Barbara

Cara collega Monika,
ho purtroppo il vizio di dire sempre l’ultima parola ed ora mi tocca scontarlo. Devo ringraziare la Signora Barbara per le sue attenzioni, poiché, respirando male attraverso il naso, vado in panico solo all’idea del bavaglio. Non che questo attrezzo mi piaccia,  il tubo infilato in bocca è troppo lungo e grosso e dà troppo fastidio. La Signora mi ha permesso di schiacciarlo leggermente, in modo che il tubo della siringa diventi un ovale. Attualmente lo ho sopportato per due ore, non finivano mai. Quando mi è stato tolto ed ho potuto nuovamente inghiottire liberamente avrei baciato i piedi alla Signora!
Spero di non meritare spesso questo castigo.
Sguattera Lucia

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Monika
Certamente interssante ed economico.
Io sarei propenso ad un cosa leggermente diversa dalla tua visto che Lucia ha problemi ad indossarla e a mio avviso deve assolutamente dimagrire quindi dobbiamo cercare che non mangi e assicurarci che stia dimagrendo.
Sostituirei la siringa con una semplice gabbietta le sbarre in alto e in basso saranno come chiodi se cerherà di parlare e grantiranno il passaggio di una cannuccia per bere ma non di qualcosa di solido.
Per accertarci che stia perdendo peso le legheri anche una corda attorno allo vita che andrei a stringere ogni qualvolta stia larga a Lucia.
Poi metterei anche delle caviliere con i pesi giusto per farle bruciare qualche caloria in più.
La doterei di un orolgio che conta i passi e le calorie bruciate e se desidera mangiare dovrà aver bruciato almeno 3000 calorie.
Ciao
Giacomo

Anonimo ha detto...

Caro Giacomo,
grazie per i suggerimenti. Sul web ho trovato vari riferimenti al digiuno liquido, la paziente non può assumere nulla di solido, solo centrifugati di frutta e verdura molto diluiti e qualche buon cucchiaio di olio di fegato di merluzzo.
Alla corda preferisco la vecchia buona cerimonia del peso, come per i pugili. Se il peso non rientra nella tabella imposta, fioccano le punizioni, oltre a prolungare il digiuno.
Favolosa l’idea del conta calorie, insieme alle cavigliere zavorrate, aggiungerei un pesante zainetto e imporrò un percorso circolare, come ai giardini pubblici, da eseguire decine di volte, sotto il solleone, mentre la sorveglio comodamente seduta all’ombra, prendendomi una bibita fresca.
Non riesco ad immaginare, però, come realizzare la gabbietta, sarebbe forse come una museruola? Mi faccia sapere, in ogni caso visiterò un paio di brico-center per vedere se si può adattare qualcosa.

Imporrò il digiuno alla serva in questo periodo in cui, come serva – sitter, ospito la serva di un altra signora. Soffrirà anche di più digiunando, mentre la sua magrissima e giovane collega mangia a sazietà di fronte a lei.
Sua Barbara

Anonimo ha detto...

Cara Barbara
Sono lieto di essere stato utile
La gabbietta è difficile da spiegare, ma è semplice da realizzare.
In sostanza si prende un rettagolo di 10 cm x 5 cm ricavandolo da una gabbia per uccellini si piegano i lati superiori e inferiori dalla parte dei 10cm in modo da formare degli aculei poi basta il nastro usato per la siringa e si pone a modi museruola il rettangolo sopra le labbra con la parte da 5 cm verticale e quella da 10 cm deve aderire bene al labro superiore e inferiore della serva.
Sono molto contento che la serva sia già sotto stretto regime "alimentare" e sottoposta alla regola del peso,a tal proposito sarebbe l'ideale che Lucia come viene prescritto da un dietologo compili un diario dove scriva:
1 Peso
2 Cibo ingerito
3 Esercizio fisico
4 Senzaznioni nello stomaco
5 Varie ( svenimenti ecc..)
Il punto 4 in particolare è importante perchè ci consente di capire quanto ha fame e maggiore sarà la sua fame maggiore sarà il nostro divertimento.
Cordialmente
Giacomo

Anonimo ha detto...

Caro Giacomo,
è stato chiarissimo. Devo però valutare eventuali rischi di ferimento della serva poichè non mi è permesso lasciare segni di lunga durata sul corpo della serva che mi è stata affidata, figuramoci sul viso. L'idea però è meritevole di sviluppo, penso già ad una mascherina, simile alle maschere antipolvere, fatta di plastica forellata e sagomata, magari con un cilindretto rimuovibile che impedisca di articolare parola. In ogni caso, bavaglio o non bavaglio, il regime alimentare è ormai deciso e, durante la sua applicazione lo descriverò per il blog e la serva scriverà la sua parte, con le informazioni richieste.
Sua Barbara

Anonimo ha detto...

Gentile Barbara
Diamoci pure del tu se non le dispiace.
Dunque la sua preccuppazione(che condivido pienamente)di non provocare ferite è legittima.
La gabbietta in realtà può provocare un arrossamento della parte supeiore e inferiore delle labbra ma non di più immagini di avere due mollette da bucato che le stingono le labbra non le sarà possibile muoverle e quindi non potrà farsi male.
Durante la spiegazione di come relazzirla mi sono spiegato male.
La sua idea della mascherina sarebbe meno invasiva ma come da lei sottolineato non garantirebbe il silienzio.
La ringrazio tantissimo per aver accolto la mia richiesta della compilazione del diario seguirò con estremo interesse gli sviluppi e sempre che sia cosa gradita approffiterò per lasciare commenti.
Cordialmente
Giacomo

Anonimo ha detto...

Caro Giacomo,
certamente, diamoci del tu.
La gabbietta è comunque intrigante e forse più umiliante, vedrò di farla realizzare. In quanto alla dieta drastica per Lucia, verrà iniziata entro la fine mese: è ritardato l'arrivo della serva che ospiteremo e ho preferito rimandare, in modo da non trovarmi con l'unica serva troppo moscia.
Ciao
Barbara

Anonimo ha detto...

Cara Barbara
In merito alla gabbietta, ti assicuro che è semplice e non ferisce
Come dice vo sopra mi sono spiegato male e senza immagini non è facile descriverla.
Ho visto che ci sono anche degli apparecchi odontoiatrici che con le giuste modifiche potrebbero aiutarti nell'intento.
In merito al'attesa di un mese seppure rammaricato capisco pergettamente.
Nel grattempo magari ti verranno nuove idee.
Anche io con le mie schiave cerco di essere bilanciato, il divertimento maggiore è che ad alternanza le faccio ingrassare e dimagrire provando varie diete.
Sono particolarmente fissato con i fianchi stretti e la pancia piatta o concava se desidero.
Infatti l'unica punizione corporale che infliggo anzi lo fà una delle due è la fustigazione dell'addome.
Le schiave in questo modo sfogano il lorto rancore dovuto al fatto che in precedenza la punita era quella che puniva.
Per quanto riguarda il fatto che siano molto magre causa denutrizione, do loro sempre e comunque delle pillole con vitamine e minarali oltre ad avere un medico personale che ne controlla la loro salute visitando a domicilio.
Ti auguro ogni bene.
Giacomo

Anonimo ha detto...

Cara Barbara,
a mio parere devi assegnare due punizioni separate: bene il bavaglio scomodo o la gabbietta per costringerla a tenere a freno la lingua, almeno per qualche ora. Per quanto riguarda la dieta, sarei per asseguare una drastica dieta simile a quella di Villa Penitenza e poi, se evidentemente sgarra e supera il peso permesso, via con i digiuni magari rinchiudendola in qualche stanzino o in una gabbia in modo che non possa trasgredire. Non dimenticandoci però di un paio di ore di esercizio fisico punitivo, sotto stretta sorveglianza.
Inlotre, permettimi di ricordartelo, assieme alle diete strettissime e ai digiuni sono un must una adeguata idratazione e la purificazione intestinale con purghe & clisteri.
Un saluto
Oliva