LANCY 17 – LA PETOMANE
di sguattera sudiciona
La Dottoressa ha deciso di sottoporre
la promettente vacca 14 a nuovi esperimenti. Tale decisione deriva
anche dalla segnalazione di una delle Infermiere Mungitrici, relativa
alla abbondante emissione di peti della vacca 14. Ora, dato il regime
a cui sono sottoposte, non è affatto insolito che le vacche emettano
potenti scorregge, ma la vacca 14 ha trovato il modo di farsi notare
anche stavolta.
Benissimo, si dice la Dottoressa,
questa è una buona occasione per allenare la vacca 14 a trattenere
il più possibile i gas intestinali.
Una breve telefonata ordina di portare
la vacca 14 in ambulatorio. La sudiciona non si aspettava affatto di
essere portata nuovamente in ambulatorio e, quando capisce dove si
trova delle lacrime di paura scorrono lungo le guance. Lacrime che
indispongono alquanto la Dottoressa. “stupida vacca, io ti onoro
delle mie cure e tu piangi senza motivo”, grida schiaffeggiando
ripetutamente guance e mammelle della sudiciona.
La dottoressa ha ideato un altro
doloroso esperimento a cui sottoporre la sudiciona. Innanzitutto la
vacca 14 viene denudata e fatta “accomodare” su di una bicicletta
da camera, posta nell’ ambulatorio. Le mani della sudiciona trovano
posto in “guanti di contenzione” fissati al manubrio, i piedi
sono fissati ai pedali. La sella è simile a quella per prevenire
problematiche alla prostata dei maschietti: una specie di “V” che
non preme sulle parti intime ma che, in questa applicazione permette
libero accesso agli sfinteri della “vacca ciclista”. La
dottoressa, ora, si arma di una spugnetta estremamente abrasiva e
“tratta” capezzoli, ventre, ed interno cosce della sudiciona. Qui
vengono incollati grossi elettrodi che sono poi collegati ai cavi di
una sofisticata centralina. La Dottoressa ordina alla sudiciona di
iniziare a pedalare. Lo sforzo richiesto, sia pur non enorme, è
abbastanza notevole. La Dottoressa istruisce la vacca 14 su di una
specie di “semaforo” a led. La pedalata dovrà tenere acceso il
led verde posto al centro. La sudiciona potrà far accendere
impunemente il led giallo di velocità eccessiva, ma ad ogni
accensione del led rosso di bassa velocità si avvierà un generatore
di dolorose scosse. La sudiciona, che pedalava svogliatamente, ha
subito un assaggio che la fa torcere e le strappa un grido di dolore.
Ma la dottoressa ha in serbo altro per la sudiciona: preleva una
grossa “pera” di gomma da un carrello. La dottoressa preme la
pera, sorridendo soddisfatta al rumore dell’aria che esce e rientra
dal cannello. Cannello che, in men che non si dica finisce tra le
natiche della sudiciona. Ora la Dottoressa preme gradualmente la
pera, immettendone l’aria nell’intestino della sudiciona. Ma una
sola pera non basta, la Dottoressa ne spremerà ben tre nella pancia
della vacca 14. La sudiciona sente l’intestino dolorosamente pieno
di aria. La Dottoressa estrae la pera, la sudiciona stringe
spasmodicamente lo sfintere, sforzandosi di continuare a pedalare
alla velocità prescritta. Un gorgoglio segnala che l’aria si è
distribuita un po’ meglio e la sudiciona sente scomparire il
dolore. Sollevata si concentra sulla pedalata. Dea un po’ ha
iniziato a sudare. Ma la Dottoressa non è soddisfatta, una seconda
pera di aria strappa un mugolio alla sudiciona, che rallenta
visibilmente la pedalata. Ahhhh è la reazione alla inevitabile
scossa. La sudiciona, per paura delle scosse, accelera nuovamente, ma
la Dottoressa le scarica una terza pera di aria. La pancia ora duole
moltissimo. La sudiciona, però, con le mani bloccate non può
neanche massaggiarsela. Un nuovo gorgoglio segnala che il gas si è
trovato una strada nei meandri della pancia della ciclista. Ma ora la
Dottoressa avverte la sudiciona che sta per indurire la pedalata. La
sudiciona si sforza disperatamente, si sente il cuore in gola. Ma gli
sforzi per pedalare stanno causando un altro problema, i movimenti
peristaltici, uniti alla pressione dei muscoli, tesi per assecondare
lo sforzo delle gambe, hanno spostato una parte del gas fino all’ano
della sudiciona. La sudiciona ha ora un urgente bisogno di
scoreggiare. Bisogno che si ingigantisce ad ogni pedalata. La
pedalata della sudiciona, tormentata dal mal di pancia si fa
irregolare. Sulla faccia si legge tutta la fatica ed il dolore.
Concentrata come è sui propri problemi, la sudiciona non sente
neanche l’incoraggiamento della Dottoressa che la dice che manca
solo mezz’ora alla fine della prova. La sudiciona prova a
rilasciare un poco alla volta lo sfintere, se le andrà bene riuscirà
ad liberarsi almeno di una parte del gas senza che la Dottoressa se
ne accorga. Ma purtroppo per la sudiciona “il cul fece trombetta”,
nel silenzio l’osceno rumore risalta ancora di più, facendo
infuriare la Dottoressa.
La sudiciona viene fatta scendere dal
sellino le viene ordinato di restare in piedi, una impietosa speciale
sonda di gomma rossa, fornita di fori per fare uscire i gas le viene
profondamente inserita nell’intestino e la mano della dottoressa
preme di piatto sul ventre svuotandolo dolorosamente.
Ma la Dottoressa vuole, in qualche
modo, castigare la Mucca 14 per l’irriverenza. Scrive su di una
delle sue ricette: Sottoporre la mucca 14 a clistere di 2 litri di
latte e melassa. Applicare plug numero 4. Ritenzione 20 minuti. Se vi
fossero coliche gassose ripetere il clistere una o due volte. Ora,
dovete sapere che il latte e melassa, era una antica formula
curativo-punitiva utilizzata nel periodo vittoriano, appunto per le
serve scorreggione. L’effetto non solo è fortemente purgativo ma,
appunto, genera moltissimi gas intestinali
La sudiciona viene rimandata,
accompagnata dalla ricetta punitiva alla stalla. Qui giunta viene
presa in carico da una infermiera mungitrice che si incarica di farle
passare una serata indimenticabile. Alla mucca 14 viene applicata una
specie di gogna che blocca assieme polsi e caviglie, in pratica è
“incaprettata”. Senza fretta l’infermiera avvicina una piantana
su di cui fa bella mostra un antico irrigatore di vetro, un pezzo da
museo. L’irrigatore è pieno di una mistura del colore di un
cappuccino: latte con melassa nera, la più potente. Al termine della
gomma troviamo una sonda, sempre vintage, di ebanite nera. La forma è
piriforme, facile ma dolorosa da infilare, poi tappa abbastanza bene
ed è difficile da espellere involontariamente. L’infermiera infila
senza troppi complimenti la cannula alla sudiciona e al lamento che
segue all’operazione commenta “vacca 14, stasera avrai modo di
abituarti ben benino a questo cannello!”.
La sudiciona ora è tutta concentrata,
cosa le riserverà questo clistere, stranamente poco abbondante? E
cosa è quel liquido dallo strano colore?
Lo scoprirà ben presto, infatti la
Mungitrice apre del tutto la chiavetta. Un fiotto di liquido
caldissimo fa sussultare la sudiciona. Il liquido entra senza dare
poi quel gran fastidio. La sudiciona è contenta, credeva molto
peggio. Ma ha fatto i conti senza l’oste, ancora prima che il
liquido finisca dal suo pancione iniziano a sentirsi imbarazzanti
gorgoglii. E a cannula chiusa, ma col cannello ben inserito a fare da
tappo, i gorgoglii continuano, ora la sudiciona sente l’intestino
che si gonfia e rilascia fastidiosamente. Insomma il latte e melassa
sta facendo effetto. Il viso della sudiciona ora mostra chiaramente
che il fastidio sta trasformandosi in dolore, non un dolore
localizzato ma un dolore che è dappertutto, si muove in sincronia
con le bolle di gas che smuovono il liquido purgativo causando
l’emissione di ulteriore gas. In pratica è una reazione a catena.
Dolorosamente, mosso da potenti movimenti peristaltici, il gas si fa
strada …. verso l’uscita. Uscita che però è sbarrata dal plug.
Non so se la sudiciona debba ringraziare l’Infermiera di madame
Janine per averle risparmiato lo sfintere o dolersi di questo fatto.
Alla fine l’inevitabile accade, un geyser spara all’esterno la
cannula, seguita da liquidi e gas innominabili. La Mungitrice,
evidentemente avvezza a questo tipo di castighi,. sculaccia
fortemente la sudiciona e infila nuovamente un plug di misura
superiore, infatti vi sono ben quattro misure di plug . “Questo ti
costerà la ripetizione di questo clistere dall’inizio”, sono le
sue parole ad una sudiciona ormai sconvolta dal mal di ventre.
E la ripetizione del clistere avviene
puntualmente non appena la sudiciona ha dolorosamente e rumorosamente
smaltito il precedente.
La mucca 14 capisce che stavolta sarà
anche peggio: le duole ancora la pancia per i maltrattamenti
precedenti e l’Infermiera Mungitrice è già lì con l’enteroclisma
pieno fino all’orlo di caldissimo liquido sconvolgente. Ed a
giudicare dal colore, la dose di melassa nera è stata pure
aumentata. La sudiciona, da brava vacca, cerca di commuovere la
mungitrice, ma questa mossa a Lancy non può funzionare, anzi, frutta
alla sudiciona alcuni colpi di scudiscio.
E presto la sudiciona si torce
nell’accogliere nelle budella il plug attraverso cui la irrigano
col terribile latte purgativo. I brontolii ed i dolori sono ancora
più forti di prima ma, per fortuna della sudiciona, il suo intestino
si è ben vuotato con il clistere precedente. Per cui, sia pure con
una mongolfiera al posto della pancia, la sudiciona stavolta non
“spara” via il plug. Il tempo di attesa pare eterno, ma
finalmente la Mungitrice apre la gogna che teneva incaprettata la
sudiciona. Ma il tormento non è finito, la sudiciona sempre tappata
deve eseguire la marcia punitiva fino alla stalla. Vi giunge
stravolta dai dolori e dalla nausea. Qui giunte, finalmente la
mungitrice le dà una pacca sul sedere e le permette di “spingere”.
Potete immaginare quale sia l’effetto, visto la quantità di gas
che deforma grottescamente il ventre della mucca 14.
Vostra stupida vacca sudiciona.
(17- continua)