Cara Monika,
io e Pilar abbiamo continuato a
posticipare la richiesta di un incontro con la perra, però alla fine
siamo state costrette dalle nostre colleghe, in maniera abbastanza
brusca. Stavolta la perra ha chiamato anche gog e magog, puoi
immaginare il groppo che avevamo nello stomaco! La voce quasi non mi
usciva ed invece del discorsetto che ci eravamo preparate uscivano
frasi lamentose, proprio da serva ignorante. Puoi già immaginare il
risultato: prese a calci dalla perra e trascinate nella sala del
potro, Qui la perra ha fatto riunire tutte le dipendenti ed ha
illustrato le nostre colpe: sedizione e ribellione. Poiché ho
tentato di ribattere mi hanno imposto il toro. Poi gog e magog mi
hanno legata con le cinghie stringendo fino a farmi male. Quando sei
legata sul potro ed indossi il toro la tua visuale è limitata, la
perra si è messa in modo che potessi vederla e mi ha mostrato i
grossi dilatatori che avrebbero usato su di me, ingrossati alla punta
e rastremati più in basso. Il più grosso con la punta grossa come
un uovo! Mi ha anche spiegato che vengono usati per la riabilitazione
dello sfintere: una volta introdotti ad essi viene collegato un peso,
sta alla paziente trattenere il dilatatore dentro di sé stringendo
il buchetto. Detto fatto, ho sentito che mi lubrificavano e poi ho
sentito spingere, sembrava mi infilassero una bottiglia, un dolore
che non ti dico. La parte iniziale del dilatatore finalmente è
entrata, dopo qualche minuto in cui mi hanno lasciato riprendere
fiato, la perra mi ha mostrato il peso, uno di quelli delle antiche
bilance. Mi ha detto che se avessi lasciato cadere il dilatatore
sarei stata sottoposta ad una frustata da levarmi la pelle. Ho
sentito armeggiare dietro e l’effetto del peso che cercava di
sradicare il dilatatore. Ho iniziato a stringere con tutte le mie
forze, anche perché la perra, per incoraggiarmi, mi ha dato un paio
di colpi dolorosissimi. E’passato così un quarto d’ora.
Cominciavo ad abituarmi, quando la perra mi ha detto che ora sarebbe
venuta la parte difficile, il dilatatore mi è stato sfilato e me ne
ha mostrato uno ancora più grosso, nuova lubrificata e …. un male
che non ti dico. Sento attaccare il peso, ma il bruciore, invece di
calare cresce in continuazione, la perra si porta in vista e
ghignando mi dice se mi piace lo zenzero! Insomma, immaginati, dovevo
stringere per non lasciar cadere il peso, ma più stringevo e più
l’unguento alla zenzero bruciava. Come se non bastasse arrivavano
le frustate “di incoraggiamento”,. Dopo una buona mezz’ora di
lagrime e muggiti, ho ceduto molto violentieri il posto a Pilar, che
ha subito la mia stessa sorte. Ho potuto così rendermi conto
dell’indecente spettacolo dato alle colleghe e della “zebratura”
lasciata dai colpi di frustino. Insomma, se con il lavoro del
giardino zen eravamo sfuggite a qualche punizione, le abbiamo dovute
recuperare con gli interessi!
tua sguattera Nadia
(21- continua)