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© JANINE SOUILLON, LUGANO, CH
2 luglio 2011
VILLA PENITENZA: PUNIZIONE DELLA SGUATTERA LUCIA 2
Cara Monika,
mi ero fermata alla prima parte della punizione. Eccoti il seguito: la Signora Infermiera è arrivata con un sacchetto tutto appannato, dicendo che lo zenzero, previdentemente messo in frigo all’inizio del corso era pronto. Ora, mi era già capitato di sperimentare lo zenzero quando ero padrona ma lo avevo considerato una punizione minore. Stavolta invece mi è stato consegnato un affilato coltellino ed una “mano” enorme di zenzero, un po’ ammuffito all’esterno, perché era stato in frigorifero un mese ben avvolto nella plastica. Si precise istruzioni della Sorvegliante Barbara ho dovuto pelare e scolpire un grosso plug, a 2/3 dell’altezza mi ha fatto fare un incavo circolare, il plug mi sarebbe stato infilato fino a lì e i miei muscoli lo avrebbero trattenuto grazie all’incavo. Stava a me levigare perfettamente l’oggetto, perché non si utilizza nessuna forma di lubrificante, che disturberebbe i “benefici” effetti della radice, solo l’umidità e gli olii essenziali in essa contenuti favoriscono un po’ lo scorrimento. Dicono che la stagionatura in frigo, chiuso nella plastica per qualche settimana, fino a che inizia un po’ di muffa, moltiplica gli effetti irritanti di un fattore almeno 10 e purtroppo vi posso testimoniare che lo moltiplica forse addirittura di un fattore 100 !!!. Mi sono dovuta mettere a 4 zampe e la Sorvegliante , dopo avermi ordinato di rilassarmi ha iniziato a spingere. Ora, se non ve l’ho già detto era una “mano” enorme ed anche il “dito” utilizzato per il plug lo era, pertanto l’introduzione è stata laboriosa e dolorosa.
Ma non ero preparata a ciò che sarebbe seguito: una sensazione di bruciore , che nei primi secondi era quasi piacevole, ben presto è diventata fastidiosa e poi un vero fuoco, proprio come se mi avesse infilato un tizzone acceso. Inoltre mi ha fatto raddrizzare e tenere le natiche ben serrate. Poiché mi lamentavo e chiedevo pietà sono stata sculacciata, e immaginatevi cosa sono il bruciore interno sommato a quello delle sculacciate. Purtroppo, nei vari contorcimenti, il plug si è sfilato più volte, la Sorvegliante lo sciacquava in una bacinella di acqua e lo reinseriva. Era come se avesse soffiato sul fuoco, il già terribile bruciore veniva ancora aumentato. Per farla breve sono stati 45 minuti di agonia. Poi l’effetto della radice cala, perché il corpo si abitua, ma il bruciore è durato alcune ore. Ma non era finita, un altro “importante” pezzo mi è stato sfregato a lungo sulla passerina, poiché, a dire della Signora Infermiera, mi ero eccitata durante il procedimento. Capisci quindi carissima in che condizioni ero ieri sera. Ora ti devo salutare perché oggi abbiamo varie prove pratiche d’esame da superare, ti dirò che non ero mai stata così emozionata neanche ai vari appelli di esame ai tempi della scuola.
Un saluto dalla sguattera Lucia
Riceviamo e pubblichiamo una nota di Janine Souillon
"Attenzione, a tutte le padrone: prima di punire la vostra sguattera con lo zenzero, accertatevi che la serva non sia allergica alla sostanza attiva della pianta! Se lo fosse, credo che un abbondante clistere da trattenere nel corso di una severa fustigazione sia il castigo più appropriato."
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