Grazie Monika per la tua solidarietà.
Per le divise è presto detto: una pesante divisa di cotone grigio, che ho già provveduto a far stringere da una sarta. Inoltre ho dovuto procurare un grembiule verde di gomma, guanti da giardino, guanti per lavare i piatti, ciabattoni verdi da giardinaggio e stivali di gomma, per la testa fazzolettone verde.
Dobbiamo portare con noi due ricambi di biancheria intima bianca. Inoltre, per le punizioni ed il ciclo, pannoloni di cotone ecologici e mutandoni impermeabili.
Per l’igiene personale: sapone di marsiglia, pettine e spazzolino. Niente creme deodoranti o profumi. Poiché alla villa non sono previsti gli alloggi per la servitù, dovremo adattarci a dormire su materassini da campeggio e portarci delle coperte di lana.
L’orario di lavoro è dal sorgere del sole al tramonto, cioè dalle 6 di mattina fino alle 21.
Le Signore mi hanno sequestrato il registro delle punizioni di Barbara, hanno detto che tutte le punizioni lì descritte si intendono da me tacitamente accettate. Temo di capire cosa ispira il nome della villa. Ci è stata tenuta una lezione su quali saranno i nostri compiti e quali sono le regole da seguire. Una regola curiosa ed umiliante è che in bagno non ci sarà permesso di abbassare l’asse del water ma dovremo sederci sulla fredda porcellana, neanche fossimo contagiose!
Un abbraccio dalla sguattera Lucia
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