ed eccoci arrivate al fine settimana! Per non lasciare
sguarnita la pensione abbiamo il
permesso di libera uscita due sguattere per volta, tanto qui la “movida” va dal
giovedì sera alla domenica notte. Sono uscita con Veronica. Innanzitutto abbiamo
preso un bus per la città più vicina. In paese, infatti, noi sguattere non
siamo ben viste, strano perché la Spagna è un paese tollerante ed evoluto.
Ed eccoci arrivate in città: che dirvi delle “tapas” e della vita notturna
veramente esagerata? Un
divertimento unico durato una interminabile serata e nottata. E poi un sacco di
giovani, insomma un ambiente interessante e divertente, molto meglio di quello
lasciato nella mia città natale. Lo
scotto è stato al ritorno la nausea da troppe “tapas y vasos de vino tinto”. Veronica
e le altre compagne mi hanno dato delle pastiglie per nausea e mal di testa e mi hanno aiutato a
nascondere il mio stato. Infatti qui esiste una rete di protezione e
cameratismo che aiuta noi sguattere a sopravvivere.
Un ebbro abbraccio dalla sguattera Nadia.
(6)
Cara Monika,
ieri stavo per pagare con una punizione i bagordi
serali. Infatti, perché non stavo
bene, o forse l’effetto delle pastiglie, ad un certo punto, mentre stavo
trascinando i carrelli di fango per servire le massaggiatrici, ho
inavvertitamente fatto uscire una ruota del carrello dal piano inclinato. Il carrello ha incominciato a
inclinarsi e un centinaio di litri di fango maleodorante hanno sporcato il
corridoio! Inutile dire che mi sono spaventata e, cercando di pulire per rimediare
al disastro , ho sporcato sempre di più i pavimenti. La cosa è stata riportata
alla Signora che mi ha convocato nel suo ufficio, per una reprimenda verbale.
Mi ha detto che, poiché è la prima volta avrebbe
soprasseduto alla punizione che di solito accompagna la sgridata. Mi ha poi
elencato le punizioni che possono essere applicate a noi serve, senza però
scendere in particolari. E’ questa la cosa che mi preoccupa di più, sapere il
nome di una punizione senza conoscere in cosa consiste. Ecco i nomi delle
punizioni che ricordo: nalgadas (sculacciate), trabajar atada a la noria
(lavorare legate alla ruota dell’acqua), comer como el perro (mangiare il
pappone del cane), dormir al suelo en el quarto oscuro (dormire per terra nella
cella buia), la silla de la verguenza (sedia della vergogna), rapada y aceite de ricino (rasata e olio
di ricino), el enema (il clistere), el potro y el toro (il puledro e il toro).
Veronica dice “no pasa nada, miedo
y humiliacion”, e non ha voluto spiegarmi nulla, io cercherò di essere la serva
più disciplinata della Pensione, che le punizioni se le prendano le altre!
Vista la reticenza della mia collega, ho messo tra parentesi
la traduzione che ho fatto con il vocabolarietto.
La preoccupata sguattera Nadia.
(7- continua)
illustrazione di Maria Romey
© Janine Souillon
2 commenti:
Nomi inquietanti per queste punizioni, fa bene la sguattera a preoccuparsi. Del resto le punizioni sono un deterrente, in particolare se non se ne conoscono tutti i particolari.
Frau Julia
Can't wait for the next parts.
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