Cara Monika,
i nostri lavori forzati agricoli sono
proseguiti, con alterne vicende, fino all’autunno inoltrato. Ed
alla fine non c’era più lavoro per noi. Niente frutta da rubare,
niente panini elemosinati. Ma soprattutto niente introiti per la
perra, che è sempre più nervosa e cattiva. Poi un giorno ci
riunisce nel salone e ci dice che verrà a stare alla Pension una
troupe televisiva, intenzionata a mostrare la Pension e girare dei
filmati pubblicitari. Si spera che questo porti nuovi clienti per la
Pension Balnearia. Immagino che dovremo “truccare” la Pension e
“recitare” il ruolo di dipendenti contente ed allegre …..
INVECE …. Ci viene detto che le riprese inizieranno l’indomani, e
di non illuderci, la nostra vita non cambierà affatto. Unica
concessione alle telecamere è la distribuzione di nuove divise di
fatica, gialle e ben più corte delle precedenti, tanto che
chinandoci a lavorare non solo si vedono le gambe ma anche le
mutande! Una evidente concessione alle telecamere.
E così ai nostri personaggi si
aggiungono una regista e due suoi aiutanti. Da ora in poi non solo
saremo sottoposti alla perra e alle sorveglianti, ma dovremo
accontentare in tutto e per tutto anche i televisivi.
La Pension si trasforma come se fosse
la casa del Gran Hermano, telecamere e microfoni dappertutto. E la
regista ci spiega senza giri di parole che le riprese verranno
distribuite ad una clientela particolare, interessata alla nostra
vita di serve. Altri clienti, invece saranno interessati ad una
nostra promozione dei particolari trattamenti medico – termali per
cui la Pension andava famosa.
Ecco, mia cara, non si può certo dire
che alla Pension ci si annoi, sono venuta qui a lavorare da ormai più
di un anno e l’unica cosa che non cambia, è la vitaccia di noi
serve.
Un abbraccio televisivo.
Sguattera Nadia
(45- continua)
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