Nobili Signore, serva sudiciona,
vi voglio parlare della perra.
Fino ad alcuni mesi fa era, devo
ammetterlo, una bella donna. Trentaduenne, di origini andaluse,
sembrava il prototipo della amazzone: alta (1.75), mora, capelli
lunghi, occhi neri, ciglia lunghe. Pelle ambrata, un bel seno. Grazie
all’abitudine di andare a cavallo, snella, ventre piatto ed un
interessante “lato b”. Inoltre ha sempre apprezzato una tenuta da
amazzone: calzoni fascianti, una camicetta a jabot di pizzo e un
giacchino nero. Devo parlarvi del suo sguardo, uno sguardo bruciante
ed intenso che faceva tremare noi serve, insomma: un vero portamento
arrogante, da padrona.
Il fatto di essere stata ridotta in
schiavitù, la ha trasformata completamente: i capelli cortissimi ed
irregolari, ricresciuti dopo la “rapada”, senza più alcuna cura
rivelano i primi fili brizzolati. Il ventre piatto se ne è andato,
non so se a causa della dieta a cui è sottoposta o ai ripetitivi
lavori punitivi a cui è assegnata, altro che cavalcate! Infatti il
ventre della perra ha perso tonicità ed inizia ad espandersi,
insomma presto avrà anche lei il “pancione” regolamentare. Il
seno, lasciato sempre senza alcun sostegno e mortificato dalle divise
carcerarie, sta iniziando a cadere.
Ed anche i suoi atteggiamenti sono
cambiati: niente più sguardo altero ma occhi tenuti abbassati, anche
se, ogni tanto le si accende ancora l’antica preoccupante scintilla
nello sguardo.
E se prima la perra, vista da una
serva, pareva la personificazione della perfezione, ora, diventata schiava, appaiono tutte le magagne: senza parrucchiere ed estetiste,
nulla nasconde le imperfezioni, inoltre la mancanza dei suoi costosi
profumi rivela un fastidioso naturale afrore delle sue ascelle ed un
lieve sentore di piscio. Viso collo e mani si stanno coprendo di
rughe. I palmi delle mani si stanno coprendo di calli. La mancanza di
sole, poiché le detenute indossano sempre i loro camicioni punitivi,
sta facendo virare il colore ambrato della sua pelle verso un malsano
giallino.
Insomma, la perra sta diventando “una
chiavica”.
E le Signore, qui al centro di
detenzione stanno ora “studiandola”, per la perra si preparano
brutte novità, le vedremo presto.
Vostra sorvegliante Nadia.
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