dopo alcuni giorni di cura con
l’elettroterapia alle parti basse siamo ormai devastate. Siamo
diventate psicologicamente dipendenti dei ripetuti orgasmi,
nonostante alla lunga risultino dolorosi. E naturalmente la perra
decide che è ora di finirla con questa pacchia. Veniamo convocate
nella sala per l’electroterapia. Qui ci fanno spogliare e la perra
mi fa indossare una nuova tenuta. Un corsetto, sul modello di quelli
di una volta con le mitiche stecche di balena, per renderlo ancora
più rigido e costrittivo. Il tessuto è estremamente robusto ed
all’interno si vedono le placche di contatto. Il corsetto, già
stretto di suo, viene stretto all’inverosimile, mediante lunghe
stringhe. Pensa che a tirare le stringhe si mettono le gigantesse Gog
e Magog. Il corsetto viene stretto al punto da rendere difficile
respirare. La gabbia toracica, infatti è compressa e si è costrette
a fare dei piccoli frequenti respiri, manco fossimo dei cuccioli.
E’un modello di quelli all’antica, lungo, stringe anche i fianchi
ed in alto arriva a fornire un punto d’appoggio alle mammelle, che
però restano libere. Sul davanti e sul retro del corsetto sono
ricavate delle piccole tasche di cui ignoriamo l’uso.
Anche oggi la perra ha deciso di
valersi dell’opera del cronista.
CRONISTA> Buongiorno cari
spettatori. Sono presso la Pension Balnearia per un altro
interessante servizio sull’Electroterapia. Ingeniera mi può
illustrare il programma odierno?
PERRA> Prima delle spiegazioni
tecniche vorrei informarvi che ho deciso di vietare le ripetute
peccaminose stimolazioni delle serve. Questi lascivi trattamenti
rischiavano di vanificare mesi e mesi di rigida disciplina. Per cui
da oggi si cambia registro e si torna ai buoni vecchi metodi.
Ingeniera a lei la parola.
INGENIERA> Come potete vedere alla
serva viene fatto indossare un robustissimo corsetto, rinforzato con
le tradizionali stecche di balena. E’indispensabile che il corsetto
sia ben stretto, per permettere un efficiente contatto con i muscoli
da sollecitare. Ora Gog e Magog prendono le stringhe e lo allacciano
ben stretto, forza, non abbiate paura, tirate ben forte.
NADIA> BASTAAA MI STATE SOFFOCANDO!!
Ogni respiro è uno sforzo. Le mani mi vengono fissate dietro la
schiena, con delle apposite cinghie. Ed ecco che l’ingegnera mi
soppesa le mammelle e tocca i capezzoli.
INGENIERA> Bene, vediamo di
occuparci delle tue “tetas”, come sei sensibile ti si sono già
rizzati i “pezones”.
NADIA> Mi mette delle lunghe
fettucce attorno ad ogni mammella e le stringe alla base, facendo
assomigliare i seni a due palloncini. Ed ora delle pinzette
metalliche mi vengono applicate al capezzolo. AIAAAA ..AIIAAA che
male! …non resisto…
CRONISTA> Che male, poveretta….
PERRA> Il bavaglio, mettete il
bavaglio a questa puta starnazzante!
NADIA> MMMMFFFFTHH … ed ecco che
sono nuovamente impossibilitata anche ad urlare. Ed ecco che
l’ingegnera si avvicina e, così in piedi come sono, mi infila i
soliti odiosi ovetti davanti e dietro. Vengo nuovamente fatta salire
sui blocchetti isolanti. Ho la pelle d’oca e tremo visibilmente.
INGENIERA> Cominciamo a stimolare i
muscoli del torace…. CLICK
NADIA> UMMFF…… il formicolio è
fortissimo, doloroso e mi provoca contrazioni ritmiche dei muscoli
del torace
PERRA> Vediamo puta, se godi anche
così. Ingeniera, aumenti la corrente, mi sembra che l’esercizio
non sia sufficientemente energico.
INGENIERA> Tranquilla, siamo solo al
secondo scatto, ve ne sono altri otto, si fidi. Raddoppiamo la
corrente… CLICK
NADIA> Ora le contrazioni sono tali
che mi torco come una salamandra. Ben presto cado dai blocchi
isolanti AUUUUUU UHHHHHHHHHHH la scossa alle parti intime è
terribile.
PERRA> Caspita, che velocità a
risalire sui blocchi isolanti. Vorrei che diventasse altrettanto
veloce a lavorare!
NADIA> E questo supplizio continua a
lungo … ogni tanto l’ingeniera rilascia il pulsante, per farmi
riprendere fiato ma inesorabilmente di lì a poco lo schiaccia
nuovamente provocandomi un'altra sequenza di terribili scosse. Quando
ormai sono semisvenuta si fermano. E’ la pausa di riposo e ora
tocca alla povera Pilar la salita sui blocchi. ….. la pausa passa
in un attimo ed è nuovamente il mio turno.
CRONISTA> Ma quando viene il turno
de “las tetas y pezones?”
PERRA> Proprio ora, voglio proprio
vedere se ha il coraggio di godere anche oggi.
NADIA> E ricomincia il formicolio,
stavolta alle mammelle. Devo dire che non è affatto doloroso, anzi
……. Mi trovo il respiro nuovamente corto …. E non dipende dal
corsetto!!
PERRA> Ingeniera, non facciamo
scherzi, questa puta sta nuovamente eccitandosi, alzi, alzi la
corrente! “POP UP THE VOLUME!!!!”
INGENIERA> CLICK …CLICK …..CLICK….
NADIA> UUUUUUGGGHHH
……….NNNNNNNNNNOOO …..MUUUAAAAHHHHHH …..NNNNGGGHHGGAHHHHHHH…….
UUUUUHHHHHHHHH….. NNNNNOOOOOO
PERRA> Ecco, ora andiamo meglio,
“ESTO TE GUSTA, PUTA, VERDAD?”
NADIA> NNNNNO …….. NNNNNNNO………
UUUUUHHHHH
PERRA> “SEGURO, SEGURO TE GUSTA
MUCHO” …ingeniera ci dia dentro, nessun pietismo….
NADIA> Il solito giochino, una volta
imbavagliata fingono sempre di capire che sei tu a chiedere di
continuare …. Dopo anni di servitù avrei dovuto impararlo ma ci
casco sempre!
CRONISTA> Bellissimo, se posso dare
un suggerimento, signora Ingeniera, non si potrebbe aggiungere che
so, una lucetta o un led che indichi con il suo colore e la sua
luminosità, quanta corrente sta passando? E poi, non so cosa darei
per avere a disposizione un pulsantino, per poter dare anche io
qualche scossetta alla serva ….
INGENIERA> Favoloso, caro Cronista
lei ha delle idee “PRECIOSE”, la prego, mi faccia da consulente.
In seguito la Signora Perra le illustrerà i piani per una nuova
meravigliosa iniziativa della Pension Balnearia. Avremo un bel po’
di lavoro ed un bel po’ di esperimenti da fare su queste serve,
saremo felici della sua collaborazione!
CRONISTA> Molto volentieri, vi
assicuro che lavorerò gratis! Mi anticipi qualcosa, la prego….
NADIA> Purtroppo si allontanano e,
presa dai miei dolori, non riesco a seguire il loro dialogo. Peccato
proprio ora che si faceva interessante!
INGENIERA> Ecco, ora un altro
piccolo aumento di corrente ai “Pezones”, vediamo se riesci a
stare ferma sui blocchi senza cadere, ormai ti dovresti essere
abituata. CLICK
NADIA> UUUUUUHHHHHHH NNNNNNN
UUHHHHHH, terribile, vi assicuro, se ieri la corrente mi pareva
solleticare, ora mi pare che qualcuno mi stia azzannando i capezzoli!
Il dolore ben presto diviene da perderci la ragione. E quando ho la
pessima idea di cadere dai blocchi si sommano anche le terribili
scosse tra ano e vagina. Vi assicuro che mi sembra che le mie povere
tette vengano cucinate al microonde. Inutile contorcersi, il dolore
non si ferma e continua impietoso anche negli intervalli tra una
scossa e l’altra. Lacrime colano lungo le mie guance ed atterrano
sui seni martoriati. Sto gocciolando sudore che scende pian piano
fino a formare una pozzanghera sotto di me.
CRONISTA> Ahhhh, incredibile, che
pathos!
PERRA> Si ricordi che lei è il
cronista, non faccia il maiale e la smetta si toccarsi!
Tu invece, “puta” scendi dai
blocchi, ora si cambia esercizio, ti slego le mani e ti verrà dato
un vassoio, devi imparare a non farlo MAI cadere, sennò “tiene
problemas!”
INGENIERA> E poi questo è un
microfono, se urli ti manda una scossa punitiva. Devi imparare a
controllarti, puoi mugolare ma ricorda ad ogni urlo ZOT ZOT ZOT!
NADIA> Ed ecco che mi fanno
scendere, mi slegano le mani, levano il bavaglio e mi danno il
vassoio.
INGENIERA> Lista serva? CLICK
NADIA> AIIIAAA …….. KLANG ………
NOOOOO AUUUUUUU
CRONISTA> Proprio scema, gliel’hanno
appena detto NIENTE URLI e comincia a starnazzare e poi il KLANG che
avete sentito era il vassoio che cadeva.
PERRA> Ora stai attenta, iniziamo a
fare sul serio, se non ti controlli ….. a me piace l’odore di
gallina bruciacchiata…. LISTA?
NADIA> Si señora!
INGENIERA> KLICK………. KLICK
………. KLICK ……..
NADIA> (mordendosi le labbra e
contorcendosi) ……….mmm ……………..
mmmmmmm……………….MMMM…….MMMMMMMM
INGENIERA> Brava, andiamo meglio, ma
tremi un po’ troppo. Ora l’esercizio si complica, dovrai tenere
sul vassoio due bicchieri pieni a metà di acqua. Non versarne
altrimenti….
NADIA> Si señora!
NADIA> …. mmmmmm ……………..
MMMMMMM ……………….MMMM…….
PERRA> Bene, e adesso il vero
esercizio: i due bicchieri pieni fino all’orlo e le scosse un po’
più forti!
INGENIERA> Bien, KLICK KLICK
NADIA> mmmmmmmmm……….. mmmmmmm
……. ANF ANF …………MMMHH
…….
INGENIERA> KLIK….. KLICK
NADIA>
…….MMMMM…MMMMMGGGHH…..UUUUHHH…BASTA!!!! AHHHHHHH ……
NOOOO …..KLANG………IHHHHHHHHH ………..NOOOOOOO AIUTOOOOOO!
PERRA> Ecco, il giusto castigo,
“CALLATE” oppure le scosse proseguono! Via, un attimo per farti
riprendere il controllo di te stessa e si ricomincia…. Sei proprio
una serva stupida!
NADIA> Non ce la farò mai, le
scosse arrivano alternativamente dagli ovetti, dai fianchi, dalle
tette. Vorrei vedere voi a stare perfettamente immobili….. Ma si
ricomincia
PERRA> Ecco i bicchieri sono
nuovamente pieni, ora attenta, non far cadere neanche una goccia!
INGENIERA> KLIK…. KLICK
NADIA> …………..
MMM………….MMM…………….MM….
PERRA> Su fai qualche passo, stai
bene attenta a non strappare i fili! Forza ingeniera metta un po’
di brio in questa serva…..
INGENIERA> KLIK…. KLICK
NADIA> …………..
MMMMMMM………………………..NNNNNNNNNN…………….
MUAAAAAAAAA…………IIIIIIHHHHHHHHHH …….. AHHHHHHHHHHH…
(urla disperatamente ma riesce a non
far cader il vassoio)
PERRA> “SILENCIO, CALLATE, PUTA,
TRANQUILA!”
NADIA> ……………………mmmmm………..
mmmmmmm
PERRA> Brava, non gridare, ora cerca
di camminare a chiappe strette e tette in fuori, un po’ di eleganza
femminile, perbacco. Dai serva, forza, ancora un quarto d’ora e
tocca alla tua collega
INGENIERA> KLIK…. KLICK
NADIA> ………….. mmmm…………..anf
………mmmmmm..
PERRA> Ecco vedi? Ci voleva tanto?
Brava, ora sii più naturale, rilassati, non guardare l’acqua nel
bicchiere, guardati attorno, dovrai camminarci a lungo portando un
vassoio
.NADIA> Finalmente, la Ingeniera mi
toglie gli ovetti e mi stacca le pinzette dai seni, provocandomi
fortissimo dolore.
PERRA> Di che ti lamenti? Ecco, un
bel massaggio ti darà un buon motivo per lamentarti!
NADIA> AIAAAA che male! (il sangue
torna a scorrere nelle parti pinzettate, con forti dolori)
CRONISTA> Già finito? Il tempo è
proprio volato. Signora Perra spero che mi inviti anche domani ……
PERRA> “Tranquilo sucio”
Ed ecco mia cara Monika il racconto di
un altro giorno di electroterapia alla Pension..
La cosa venne ripetuta più giorni,
alternando le parti del corpo tormentate. E restammo ad un regime di
jogurt e minestrine, fino a che la perra e Caridad non furono
contente della muscolatura e della piattezza guadagnate dalle nostre
pance.
Ma sfortunatamente non era
completamente finita qui con l’elettroterapia, dovevamo ancora
scoprire la funzione delle tasche sui corpetti, e lo scopo
dell’allenamento a portare vassoi. Ma ti racconterò tutto più
avanti.
Per ora mia cara Monika ti saluto.
Sguattera “en corsé” Nadia
(52- continua)
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