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© JANINE SOUILLON, LUGANO, CH
26 dicembre 2013
PENSION BALNEARIA 74 - DISINFEZIONE DELLA PERRA
Nobili Signore, sguattera sudiciona,
vi raccontavo del mio desiderio di “curare” la perra. Sono stata preceduta! Da giorni sia la perra che le russe, venivano osservate spesso a grattarsi furiosamente la vulva. Ciò è costato loro numerose punizioni. Ma continuando la cosa nonostante le botte …. La Signora ha deciso di sottoporle a visita medica. Un compiacente dottore, un vecchio cliente della Pension ed amico della Signora, è stato chiamato. Si è portato anche la sua infermiera. Chiunque debba andare dal medico per una visita, fa in modo di fare una doccia ed essere pulito. Niente di ciò per le neo sguattere. La perra, in particolare, non ha potuto fare la doccia da una settimana ed il bidè da tre giorni. La cosa infastidisce alquanto il medico che chiede all’infermiera di praticare seduta stante un abbondante bidè alla perra. Segue una visita approfondita che rivela scarse condizioni igieniche ed una infezione da funghi causata dalla sporcizia. Il medico parla con la Signora, lasciando le sue prescrizioni: bisognerà provvedere giornalmente a due lavande vaginali, effettuate con acqua contenente un disinfettante e caldissima, anche l’intestino dovrà essere tenuto sgombro. Inoltre i genitali esterni dovranno essere disinfettati almeno quattro volte al giorno con batuffoli di cotone imbevuti di “alcool de romero”, un alcool aromatico solitamente utilizzato per massaggi.
Così io e Pilar veniamo incaricate di fare da infermiere e provvedere alla cura per perra e compagne. Ovviamente non possiamo lasciarci sfuggire una simile occasione ed accettiamo con entusiasmo. Ci rechiamo subito nei saloni della Pension dedicati alle cure idroterapiche, per procurarci il necessario. Un enorme apparecchio per clisteri, della capacità si almeno tre litri, tubi di gomma, alcune cannule di ebanite nera, di forma fallica, veramente gigantesche. Saprò ben io ripulire a fondo la perra. Ma, non contenta ho recuperato anche una nostra vecchia conoscenza: la parte finale dell’apparecchio per l’idromassaggio estremo. Così potrò fare impazzire la perra alternando getti di acqua calda e getti violentissimi di acqua ghiacciata.
Insomma, un bel programma. Purtroppo, come apprenderete più in seguito, avevo fatto i conti senza l’oste, pardon la Signora.
E ben presto trascino con cattiveria la perra verso la prima delle terapie. Ho pensato di alternare piacere e dolore. Voglio sconvolgere ed annientare la perra.
E si inizia con l’idroterapia, in modo da lavare bene le puzzolenti parti basse della perra. Come già spiegato la vittima viene bloccata in una vasca da bagno, le viene posizionata la parte di idrogetto di fronte alla passera. L’inizio è un getto di acqua tiepida, che compie movimenti circolari e sensuali, spruzzando dolcemente i genitali della perra. La cosa continua fino a che vedo la respirazione alterarsi, chiaro segno di eccitazione. A questo punto giro con decisione il rubinetto. Il getto diffuso della doccia diventa un getto sottile come una matita, caricato da una pressione di decine di atmosfere di acqua gelata! L’effetto è istantaneo, come già accadeva a me la perra resta senza fiato. Le cosce aperte, legate al lettino ginecologico impediscono di cercare di muoversi o ripararsi. La perra può solo soffrire, urlare e piangere. Ed alla fine lascio che la perra si illuda che i dolori siano finiti. Mi armo della grossa cannula di forma fallica. Con dolci movimenti la penetro, facendo in modo da avviarla verso il godimento. L’acqua caldissima la infastidisce un po’ ma ben presto torna a godere. Ma è tornato il momento del dolore. Chiudo il rubinetto, faccio drenare l’acqua che è ancora al suo interno e, non facendomi notare, mi armo di un batuffolo di cotone inzuppato di alcool. Con cattiveria inizio a massaggiarla. Vi posso raccontare in prima persona cosa le accade, poi spiego il perché. Come l’alcool raggiunge le mucose inizia il bruciore, un bruciore fortissimo. Quello che non sapete è che su un livello da 1 a 10 sarete si e no a 2. da quel momento in poi il bruciore crescerà, crescerà, crescerà e crescerà. A nulla varranno i vostri sforzi per resistere, urlerete come galline spennate.
Le urla della perra, ahimè, richiamano la Signora. Mi contesta immediatamente che l’alcool di romero doveva venire usato soprattutto all’esterno, doveva disinfettare, non punire. La perra viene rimandata nella sua cella. E così io mi trovo a sostituire la perra sul lettino, con la Signora che mi punisce con le stesse modalità, spiegandomi il perché della punizione. Mi racconta anche di Padrone che hanno piegato dei servi lussuriosi, solo ponendo batuffoli imbevuti di alcool sulla pelle sottile ESTERNA del pene. L’alcool penetrava attraverso i pori causando bruciori furibondi.
Il tutto mentre, sopraffatta dal dolore, piango, urlo e mi dimeno.
Anche la mia punizione finisce. La Signora mi esorta, mentre sto ancora asciugandomi gli occhi, a tornare dalla perra, vuole interrogarla a fondo su alcune questioni finanziarie……
Sguattera Nadia
(74- continua)
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