Nobili Signore, sguattera sudiciona,
cito da una mail di Madame Janine: “Vedo che ti diverti.”.
Ebbene, devo umilmente confessare……..
Anche alle sorveglianti della Pension Balnearia si applica il
ferreo regolamento di disciplina della Signora.
E, al termine di uno dei “trattamenti idraulici” della perra,
la Signora mi impone un ispezione intima. Ho un tuffo al cuore, mi ha
beccata! Obbediente abbasso le mutande di servizio e facilito
l’ispezione. La Signora si rialza, mettendomi sotto al naso le sue
dita guantate, inequivocabilmente bagnate da secrezioni lucide ed
odoranti di godimento. Avvampo e confesso: ebbene sì, durante i
clisteri che somministro alla perra mi eccito indebitamente. Vengo
spedita in cella, in attesa del verdetto della Signora. Capisco la
mia colpa, accetterò di buon grado la sculacciata che mi verrà
assegnata, ne ho passate tante e sicuramente non saranno quattro
sculaccioni a preoccuparmi.
La Signora mi convoca in ufficio, mi comunica che non verrò
punita in presenza della perra, questo no, in cambio, però la
punizione sarà più severa. E con un tuffo al cuore vedo cosa mi
aspetta: un bicchierone che la Signora riempie fino all’orlo di
olio di ricino avanzato dalla punizione pubblica di perra e compagne.
“Es una pena desperdiciarlo”, dice la Signora. Inghiotto a vuoto
più volte, poi capisco che non ho scelta, se voglio continuare ad
essere una sorvegliante devo subire pure questo. E’ un grosso
bicchire, mi dico che se sto a pensarci finisce che vomito ancora
prima della punizione. E così mi turo il naso, ma la Signora mi
redarguisce: “no hagas trampa”, dovrò gustarlo fino in fondo.
Avvicino il bicchiere alle labbra e inizio a bere, ma purtroppo è un
olio di prima qualità con tutto il sapore originale, niente
trattamenti chimici per togliere almeno l’odore e una parte di
sapore. Inoltre è terribilmente viscoso. Inghiotto, cercando
disperatamente di bere tutto in un fiato, ma devo interrompermi per
respirare e lì le papille gustative, anzi DISGUSTATIVE, iniziano a
realizzare lo schifo che sto bevendo. Sento lo stomaco rivoltarsi. Al
contrario di perra e compagne non ho ricevuto iniezioni anti vomito,
mi dico che devo riuscire a finirlo senza vomitare, costi quello che
costi. Sento che, nonostante il caldo mi spunta la pelle d’oca. E
piano piano, facendomi una inaudita violenza inghiotto, inghiotto ed
inghiotto. Ormai il bicchiere è vuoto, lo mostro alla Signora che mi
ingiunge di raccogliere anche le ultime gocce. Sono coperta di
sudore, un sapore ed un untuosità atroci mi fanno rivoltare. E nei
prossimi minuti, passati in ginocchio sui ceci, il disgustoso sapore
aumenterà ancora, continuamente riproposto da una infinita serie di
ruttini.
Passa mezz’ora di tormento, finalmente inizio a respirare
normalmente, la Signora scarta una caramella alla menta e me la porge
elogiando la mia obbedienza. Sono perdonata, ma mi terrà d’occhio,
devo essere inflessibile con le condannate ma non mi è permesso
alcun tipo di esaltazione durante le loro punizioni. E passerò anche
io una notte agli “aseos”, tormentata dai dolori di pancia
causati da quest’olio di “primera cualidad”. Comincio a capire
perché perra e compagne sono dovute restare a letto qualche giorno
dopo la loro umiliante prima punizione…….
sguattera Nadia.
(78- continua)
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14 marzo 2014
PENSION BALNEARIA / 78
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