IL SUPPLIZIO
Nobili Signore, serva sudiciona,
ci eravamo lasciate con la perra
rinchiusa nella bara. La Badessa ordina che venga lasciata lì a
disperarsi, rinchiusa in quello piccolo spazio claustrofobico al
buio. Ma la sentenza non prevede danni fisici: la perra non ne
morirà: l’aria, come già detto, filtra dalla parete forellata.
Per quanto riguarda fame e sete, la faccenda è un po’ più
complicata. La perra verrà tenuta in vita da clisteri nutritivi. Il
clistere nutritivo era una antica forma di sostentamento medico,
prima che inventassero le flebo. Tutti i giorni alla perra verranno
praticati un grosso e doloroso clistere evacuativo, seguito da due
“pasti” costituiti da un clistere di una crema molto nutriente,
simile allo “zabaglione”. Questi clisteri di piccolo volume
verranno assorbiti dall’intestino della perra e la terranno in
vita. Ai clisteri verranno aggiunti opportuni trattamenti medicinali
e vitaminici. La perra, durante il supplizio, soffrirà comunque fame
e sete, visto che nulla le verrà somministrato per bocca. Inoltre se
la perra continua ad urlare come sta facendo la sete la tormenterà
ancora di più.
Ma ben presto la perra inizia a
rassegnarsi, o più probabilmente le mancano le forze. Passano le ore
ed i giorni, ormai la perra non urla più, si sente solo un lamento.
Quando scendo, accompagnata dalla Badessa per praticarle i clisteri,
la perra, sentendo l’acqua inondarle la pancia, si riscuote e
inizia a ululare e picchiare sul coperchio.
Dopo quattro giorni di bara la Badessa
non è contenta di come la perra sopporta la pena. Ora di aggravare
la punizione!
E la Badessa mi presenta un contenitore
di plastica con il coperchio forellato.
Dovrò, a luci spente, in modo che
nessuna luce entri nella bara, aprire lo sportellino laterale e
versare il contenuto della scatola sul ventre della perra. Chiedo
alla Badessa il permesso di guardare nella scatola e, non l’avessi
mai fatto! Un brulichio di vermi, si proprio quelli che avrete visto
utilizzati dai pescatori: i vermi della carne!
“Vediamo cosa ne dice la tua amica”,
mi dice la Badessa.
Ma, sono in crisi, sì ho sempre odiato
la perra e ne ho ricevuto angherie di tutti i generi, ma di lì a
farla divorare viva dai vermi………
Insomma, non me la sento. La Badessa mi
vede titubante e mi dice: “Se ti rifiuti di obbedire all’ordine
ti considererò complice della condannata nell’attentato alla vita
della Signora della Pension”.
“E’ più forte di me, non ci
riesco”, confesso tra le lacrime.
“Se la condannata non esce da questa
bara domata verrai condannata come complice”, mi dice la Badessa,
per spronarmi ad obbedire. Ma niente da fare, neanche quando la
Badessa mi porta di sopra e mi fa dare due dozzine di frustate sul
sedere nudo! La Badessa, ammirando il lavoro fatto sulla pelle del
mio sedere, pieno di segnacci da cui emerge qualche stilla di sangue,
mi ripete ancora: “Ricorda, se la perra non viene domata, seguirai
la sua sorte!”.
E così, passa qualche altro giorno di
supplizio per la perra e di paura per me.
Allo scadere dei 10 giorni, la perra
non si sente praticamente più, solo nel momento del clistere si
sentono provenire dalla bara ululati misti ad agghiaccianti risate.
La Badessa è soddisfatta: “pare che
il trattamento abbia funzionato” è il suo commento. Due
sorveglianti hanno il compito di riaprire il coperchio della bara. Un
terribile tanfo si alza dal corpo della perra. In questi dieci giorni
è molto dimagrita, ormai si riesce a contarle le costole senza
alcuna difficoltà. I seni si sono sgonfiati. A causa della lunga
permanenza al buio, non ci vedrà per qualche ora. Ma quello che
indica chiaramente quello che ha passato sono i peli e i cortissimi
capelli che le sono spuntati: la perra in questi 10 giorni ha avuto
un ingrigimento precoce e fulmineo!
Se la si guarda negli occhi si legge la
follia, continua a ridere e piangere nello stesso tempo. Mente le
sorveglianti la sorreggono, per portarla sotto il getto dell’idrante
la si sente farfugliare cose senza senso e si sente anche chiaramente
“sono morta!”. Insomma, la poveretta, anziché domata è
impazzita!
Ma la Badessa non pare convinta, ordina
di lavare la perra con l’idrante e di metterla a riposo in cella
per una settimana, poi la studierà a fondo “en el consultorio”.
Povera perra, impazzita come è non
apprezza neanche il lusso di una settimana di riposo assoluto, con
una razione abbondante di cibo. Pomate vengono messe su alcune piaghe
che si sono aperte sulle sue natiche, data l’immobilità
prolungata. Addirittura la Badessa la fa imboccare! Tanto che, di lì
ad una settimana la perra rifiorisce. Infatti ha recuperato parte del
peso perso, il colorito è abbastanza roseo. Ora la perra indossa un
lungo camicione da ospedale. Per prevenire atti inconsulti nella sua
stanza entrano solo due robuste sorveglianti-infermiere, che si
incaricano di tutto.
Ma è giunta la fine del periodo di
“grazia” per la perra, ora viene fatta uscire e messa a lavorare.
La difficoltà è che è ormai “ondivaga”. Viene messa a fare un
lavoro, le viene spiegato cosa fare. Inizia ad eseguirlo per magari
un ora, poi, seguendo chissà che fantasie, inizia a vagare per
l’istituto guardando in alto e ridendo di tanto in tanto.
Raccoglie, se non la simpatia, la pietà di molte, anche tra le
sorveglianti. Del resto quello che ha dovuto subire mette i
brividi…..
Ed è proprio questa sua tendenza ad
abbandonare il proprio compito che provoca l’”incidente”. La
Signora della Pension trova la perra che vaga da ore per l’Istituto.
Il pavimento che le aveva ordinato di pulire è, se possibile, più
sporco di prima. La Signora prende una corta verga e dà un bonario
colpo sulle natiche della perra. Niente di che, solo per richiamare
la sua attenzione. Non lo avesse mai fatto! Avete presente un cobra
che scatta? Ebbene, la perra, in un battibaleno, mette le mani al
collo della Signora e tenta di strangolarla. La perra è sorretta
dalla forza della disperazione, se non della follia, tanto che la
Signora, sia pur con tutta la sua conoscenza di arti marziali, non
riesce a liberarsi. Ci vogliono quattro sorveglianti, per sottrarre
il collo della Signora agli artigli della perra. Signora che dovrà
restare a letto per un intera giornata e porterà i lividi
dell’attacco subito per settimane.
Quello che è accaduto è di una
gravità tale che mette in subbuglio tutto l’Istituto. Due attacchi
alla vita di una Signora, una cosa incredibile, di una gravità
inimmaginabile.
La perra viene immediatamente
rinchiusa, non più nella comoda cella della convalescenza, ma nella
più profonda e lurida cella disponibile. In attesa del processo le
sorveglianti sottopongono la perra ad un regime di “ammorbidimento”:
tenuta a pane ed acqua, ogni giorno le vengono somministrate tre
dozzine di nerbate, facendo passare tra una nerbata e la successiva
non meno di cinque minuti. Le esecutrici si ingegnano di distribuire
uniformemente i colpi sulla pelle della perra.
Quando finalmente affronterà il
tribunale, la sua pelle sarà un intreccio di lividi bluastri e
croste.
Ed alla perra va pure bene: vista la
straordinaria gravità dell’accaduto il tribunale non ritiene
necessario di metterla alla tortura, infatti viene stabilito di
condannare la perra alla deportazione in un istituto di massima
pena. L’Istituto scelto dal tribunale è uno dei più terribili:
situato in un deserto del Messico, è retto da una inflessibile
Direttrice con cui faremo presto conoscenza.
Ma non è finita, anche io sono nei
guai, infatti la minaccia della Badessa era chiara, se la perra fosse
uscita dalla bara indenne io l’avrei seguita nella condanna come
complice. E così termina la mia breve carriera di aspirante
sorvegliante, rinchiusa a mia volta in una cella.
Vostra detenuta nadia.
(95- FINE)
Nota di Janine Souillon
"Il resoconto fin qui noto come "Pension Balnearia" termina qui. Dalla prossima puntata, la cronaca narra la parabola finale della perra, dal Centro de Dentecion di Madame Rocio fino alle fasi terminali della sua punizione. Questa parte l'ho rinominata "Centro de Detencion Madame Rocio. JS"
Nota di Janine Souillon
"Il resoconto fin qui noto come "Pension Balnearia" termina qui. Dalla prossima puntata, la cronaca narra la parabola finale della perra, dal Centro de Dentecion di Madame Rocio fino alle fasi terminali della sua punizione. Questa parte l'ho rinominata "Centro de Detencion Madame Rocio. JS"
Nessun commento:
Posta un commento