non ti ho ancora detto che, vilmente,
abbiamo detto più volte alla perra che eravamo pentite ed eravamo
pronte a concedere qualsiasi parte del nostro corpo, purchè questa
interminabile punizione finisse. Ovviamente nessun risultato, le
punizioni vanno eseguite sempre fino in fondo, se divertono la perra.
E così il giorno successivo veniamo
messe su due panchette imbottite, di quelle che si possono trovare in
una palestra. E ci vengono prescritti esercizi per gli addominali. Le
caviglie fissate da cinghie, dobbiamo passare dalla posizione
orizzontale a quella seduta, con le mani dietro alla nuca, usando
solo i nostri addominali. E qui iniziano i dolori! Già farlo una
volta è difficile, il farlo a tempo con la perra che batte le mani è
impossibile. La nostra aguzzina si fa portare il suo frustino
preferito e si diverte a “massaggiarci” le pance a modo suo. Due
ore dura la tortura, in tutto saremo riuscite a fare venti o trenta
sollevamenti, in compenso avevamo pancia e tette piene dei segni
rossi delle percosse. Alla fine non riuscivo più a tirarmi su,
piangevo soltanto. Veniamo così laasciate in pace, ovviamente
passiamo il resto della giornata a lavorare, pulendo e lucidando,
sempre preda dei morsi della fame, poiché ci hanno dato solo “sopa
de fideos”, una minestrina molto molto acquosa, in aggiunta
all’onnipresente yogurth.
A sera crolleremo addormentate, senza
neanche spogliarci, dalle divise di fatica, che ormai puzzano
tremendamente di sudore. Al risveglio un dramma! I muscoli addominali
di me e Pilar, sforzati eccessivamente dagli esercizi a cui non siamo
abituate, si sono infiammati, ogni movimento risulta doloroso. In
qualche modo riusciamo ad indossare la divisa e presentarci alla
perra, timorose di incorrere in una punizione.
Ma la realtà è peggiore dei nostri
timori, ci legano nuovamente alle panchette e ci viene ordinato di
riprendere l’esercizio degli addominali. Ma i dolori sono tali che
dobbiamo gettare la spugna senza riuscire a tirarci su neanche una
volta!
La perra ci accusa di non essere
abbastanza motivate. Penserà lei a farci esercitare nostro malgrado!
Ad un ordine Gog e Magog portano un
apparecchio ultramoderno, con un pannello tutto lucette e manopoline
ed una serie di scatolette dall’aspetto costoso. La perra, in
favore delle telecamere, presenta l’apparecchio e ne illustra
l’uso. E’una centralina per la elettroterapia prodotta da una
ditta che intende lanciarla commercialmente, grazie alla
sperimentazione e alle pubblicità girate alla Pension Balnearia.
Ovviamente, sapendo di essere condannate a fare da cavie, non ci
lasciamo sfuggire una sillaba. Una delle frasi che sento mi preoccupa
moltissimo “Esto nuovo dispositivo es mucho mas potente que la
competencia” ed inoltre “puede ser muy doloroso”. Inoltre vedo
su alcuni dei tasti e delle lucette il simbolo di “attenzione”.
Poi, per un giochino psicologico della
perra o seguendo qualche oscuro insegnamento di Torquemada, veniamo
rimandate a lavorare per il resto della giornata. Puoi immaginare in
che stato di ansia abbiamo passato il resto della giornata. La notte
ho addirittura pianto pensando allo strumento del nostro prossimo
supplizio!
Monika, ora ti devo lasciare
sguattera “preoccupada” Nadia
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