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8 gennaio 2015

PENSION BALNEARIA 93


Nobili Signore, serva sudiciona,
e giungono finalmente “las cinco de la tarde”. Riporto la perra alla sala de Hydroterapia. Devo dire che il pensiero che la perra finalmente si beccherà un clistere ben più punitivo di quelli che, negli anni mi ha somministrato, mi ….. attizza. Anzi, vi confesso che mi arruffiano un po’ con la enfermera, in modo da poter vedere il tutto in prima persona. E l’inizio del “Enema de Castigo”, è abbastanza simile a quello del mattino: mi viene permesso di appoggiare la guancia al contenitore e, devo dire che, sia pur sopportabile, l’acqua è caldissima. Intanto l’Enfermera riempie l’altro apparecchio con acqua fredda di rubinetto. Un ultimo controllo con termometro delle due temperature e l’Enfermera sancisce: “perfecto, bien caliente y la oltra bien fria”.
Alla perra viene imposto di indossare un originale indumento: un paio di “bragas de restricciòn”, delle mutande elastiche il cui scopo è di limitare lo spontaneo rigonfiamento della pancia e, soprattutto, di impedire l’espulsione della cannula. Dall’armadietto a vetri viene estratta una superba sonda “Bardex” con due palloncini. Non una cosa spropositata come quella per “El parto” già subito dalla perra, ma in ogni caso un oggetto intimidente. E veniamo a noi: la perra viene fatta accomodare nella vasca da semicupio e vengono ben strette le robuste cinghie che assicurano caviglie e polsi, obbligandola ad assumere e mantenere la posizione inginocchiata, con il busto piegato in avanti. L’Enfermera lubrifica la sonda e, con decisione la infila nel sedere della perra. Una pompetta permette di gonfiare ben bene i due palloncini, uno all’interno ed uno all’esterno, operazione ben presto eseguita. So per esperienza che, sia pur non dolorosissima., è una operazione estremamente fastidiosa ed umiliante, infatti vedo la perra spalancare occhi e bocca, ma saggiamente non si lamenta.
Gli apparecchi sono su una piantana, altissimi. I tubi che scendono dagli apparecchi hanno ognuno il proprio rubinetto e si riuniscono in un raccordo ad Y. In questo modo è possibile decidere se somministrare il liquido dell’uno o dell’altro apparecchio o miscelarli, semplicemente girando i rubinetti. Un indicatore di flusso, costituito da una piccolissima ruota a pale, inserita in un tratto di tubetto trasparente ed un indicatore di pressione relativa, costituito da un tubetto verticale, simile agli antichi barometri torricelliani, completano il semplice armamentario. L’Enfermera mi mostra che aprendo il rubinetto dell’acqua calda, subito la rotellina si mette a girare e, l’acqua sale nel misuratore di pressione, in sincronia con i movimenti peristaltici della perra. Viene aperto di pochissimo il rubinetto dell’acqua calda. Di questo passo ci vorrà parecchio perché la perra vuoti il contenitore. Proprio quello che si desidera. La perra si lamenta alquanto della temperatora “quema, quema”, ma tutto sommato, sopporta. Grazie alla mutanda elastica la pancia si gonfia poco, così il liquido sale parecchio nell’intestino. Ora il primo dei due contenitori è praticamente vuoto. La perra, ormai inondata di sudore, sta sempre lamentandosi che “quema”. Ora la Signora si avvicina, le palpa in profondità la pancia, poi le dice “Demasiado caliente? Ahora enfria!”. Subitaneamente l’infermiera chiude completamente l’acqua calda ed apre al massimo il rubinetto della fredda. Non passano dieci secondi che la perra emette un “Auuuu” angoscioso. L’acqua fredda entra vigorosa, raffreddando di colpo il colon che si era abituato alla temperatura abbastanza calda. Di colpo una contrazione scuote la perra. Su invito della Signora palpo anche io la pancia, se prima era caldissima e molle, ora è contratta e durissima. La contrazione è così forte che per lunghi minuti si arresta l’avanzamento dell’acqua e l’indicatore di pressione sale al massimo. La perra è talmente choccata che non riesce a proferire altro che l’interminabile “Auuuuuu”. Ma, data l’altezza a cui è posto il contenitore, ben presto l’acqua fredda inizia ad entrare rapida ed inesorabile nella pancia della perra e, data la compressione delle mutande, una fredda ondata sconvolge gli intestini, rendendo ancora più acuti i dolori. Al contrario di prima, ora la perra è ricoperta di sudore ghiacciato. Guardandola si vede che ha la pelle d’oca o, meglio “piel de galina”. Per sua fortuna l’acqua scorre senza intoppi e ben presto termina. Ma il supplizio è solo all’inizio. Devo aiutare l’Enfermera a trascinare sopra alla vasca da semicupio una incastellatura robusta, su ruote, La perra viene slegata dalla posizione in cui era. Viene fatta alzare e le sue braccia vengono legate in alto. I piedi restano all’interno della vasca. E l’Enfermera apre un rubinetto e mette un buon 20 centimetri di acqua freddissima sul fondo della vasca. La perra, già tremante per il freddo all’interno del ventre, si trova con i piedi immersi in acqua fredda, impossibilitata a muoversi e anche a tentare di massaggiarsi la pancia. Si sentono distintamente i suoi denti battere per il freddo. Il suo supplizio dura 2 intere clessidre, due interminabili quarti d’ora, come ordinato dalla Badessa. Vedo chiaramente il ventre, imprigionato nelle mutande contentive, muoversi in sincronismo con i crampi che la devastano. La colonna d’acqua dell’indicatore di pressione pare impazzita, va sui e giù continuamente, testimone degli sconvolgimenti, egregiamente contenuti dall’accoppiata bardex e mutande contenitive. Ed alla fine del supplizio, quando la perra viene autorizzata a scaricarsi, lo deve fare lì legata in piedi nella vasca, in presenza di tutte. Vediamo il livello di acqua immonda crescere man mano, tra scrosci e rumori sconci, mentre la la pancia si svuota. I liquami che scorrono lungo cosce e polpacci, con un “olor molesto”. La umiliante operazione dura molto molto a lungo, grazie alle mutande contenitive l’acqua ha irrigato a fondo il pancione della perra! Il commento finale della Badessa è stato “Que barbaridad!”
Alla fine mi viene richiesto di riportare la perra nel dormitorio. La devo sorreggere, il tremore è tale che fatica a reggersi in piedi. Il colorito è pallidissimo, anzi, verdastro, ha la pelle d’oca. Le occhiaie e le labbra sono bluastre. Spero inizi ad averne abbastanza …. poi …. la guardo negli occhi, ancora lo sguardo da serpe che mi sfida. Riusciremo mai a domare completamente questa maledetta?
(93- continua)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Penso di no....