e giungono finalmente “las cinco de
la tarde”. Riporto la perra alla sala de Hydroterapia. Devo dire
che il pensiero che la perra finalmente si beccherà un clistere ben
più punitivo di quelli che, negli anni mi ha somministrato, mi …..
attizza. Anzi, vi confesso che mi arruffiano un po’ con la
enfermera, in modo da poter vedere il tutto in prima persona. E
l’inizio del “Enema de Castigo”, è abbastanza simile a quello
del mattino: mi viene permesso di appoggiare la guancia al
contenitore e, devo dire che, sia pur sopportabile, l’acqua è
caldissima. Intanto l’Enfermera riempie l’altro apparecchio con
acqua fredda di rubinetto. Un ultimo controllo con termometro delle
due temperature e l’Enfermera sancisce: “perfecto, bien caliente
y la oltra bien fria”.
Alla perra viene imposto di indossare
un originale indumento: un paio di “bragas de restricciòn”,
delle mutande elastiche il cui scopo è di limitare lo spontaneo
rigonfiamento della pancia e, soprattutto, di impedire l’espulsione
della cannula. Dall’armadietto a vetri viene estratta una superba
sonda “Bardex” con due palloncini. Non una cosa spropositata come
quella per “El parto” già subito dalla perra, ma in ogni caso un
oggetto intimidente. E veniamo a noi: la perra viene fatta accomodare
nella vasca da semicupio e vengono ben strette le robuste cinghie che
assicurano caviglie e polsi, obbligandola ad assumere e mantenere la
posizione inginocchiata, con il busto piegato in avanti. L’Enfermera
lubrifica la sonda e, con decisione la infila nel sedere della perra.
Una pompetta permette di gonfiare ben bene i due palloncini, uno
all’interno ed uno all’esterno, operazione ben presto eseguita.
So per esperienza che, sia pur non dolorosissima., è una operazione
estremamente fastidiosa ed umiliante, infatti vedo la perra
spalancare occhi e bocca, ma saggiamente non si lamenta.
Gli apparecchi sono su una piantana,
altissimi. I tubi che scendono dagli apparecchi hanno ognuno il
proprio rubinetto e si riuniscono in un raccordo ad Y. In questo modo
è possibile decidere se somministrare il liquido dell’uno o
dell’altro apparecchio o miscelarli, semplicemente girando i
rubinetti. Un indicatore di flusso, costituito da una piccolissima
ruota a pale, inserita in un tratto di tubetto trasparente ed un
indicatore di pressione relativa, costituito da un tubetto verticale,
simile agli antichi barometri torricelliani, completano il semplice
armamentario. L’Enfermera mi mostra che aprendo il rubinetto
dell’acqua calda, subito la rotellina si mette a girare e, l’acqua
sale nel misuratore di pressione, in sincronia con i movimenti
peristaltici della perra. Viene aperto di pochissimo il rubinetto
dell’acqua calda. Di questo passo ci vorrà parecchio perché la
perra vuoti il contenitore. Proprio quello che si desidera. La perra
si lamenta alquanto della temperatora “quema, quema”, ma tutto
sommato, sopporta. Grazie alla mutanda elastica la pancia si gonfia
poco, così il liquido sale parecchio nell’intestino. Ora il primo
dei due contenitori è praticamente vuoto. La perra, ormai inondata
di sudore, sta sempre lamentandosi che “quema”. Ora la Signora si
avvicina, le palpa in profondità la pancia, poi le dice “Demasiado
caliente? Ahora enfria!”. Subitaneamente l’infermiera chiude
completamente l’acqua calda ed apre al massimo il rubinetto della
fredda. Non passano dieci secondi che la perra emette un “Auuuu”
angoscioso. L’acqua fredda entra vigorosa, raffreddando di colpo il
colon che si era abituato alla temperatura abbastanza calda. Di colpo
una contrazione scuote la perra. Su invito della Signora palpo anche
io la pancia, se prima era caldissima e molle, ora è contratta e
durissima. La contrazione è così forte che per lunghi minuti si
arresta l’avanzamento dell’acqua e l’indicatore di pressione
sale al massimo. La perra è talmente choccata che non riesce a
proferire altro che l’interminabile “Auuuuuu”. Ma, data
l’altezza a cui è posto il contenitore, ben presto l’acqua
fredda inizia ad entrare rapida ed inesorabile nella pancia della
perra e, data la compressione delle mutande, una fredda ondata
sconvolge gli intestini, rendendo ancora più acuti i dolori. Al
contrario di prima, ora la perra è ricoperta di sudore ghiacciato.
Guardandola si vede che ha la pelle d’oca o, meglio “piel de
galina”. Per sua fortuna l’acqua scorre senza intoppi e ben
presto termina. Ma il supplizio è solo all’inizio. Devo aiutare
l’Enfermera a trascinare sopra alla vasca da semicupio una
incastellatura robusta, su ruote, La perra viene slegata dalla
posizione in cui era. Viene fatta alzare e le sue braccia vengono
legate in alto. I piedi restano all’interno della vasca. E
l’Enfermera apre un rubinetto e mette un buon 20 centimetri di
acqua freddissima sul fondo della vasca. La perra, già tremante per
il freddo all’interno del ventre, si trova con i piedi immersi in
acqua fredda, impossibilitata a muoversi e anche a tentare di
massaggiarsi la pancia. Si sentono distintamente i suoi denti battere
per il freddo. Il suo supplizio dura 2 intere clessidre, due
interminabili quarti d’ora, come ordinato dalla Badessa. Vedo
chiaramente il ventre, imprigionato nelle mutande contentive,
muoversi in sincronismo con i crampi che la devastano. La colonna
d’acqua dell’indicatore di pressione pare impazzita, va sui e giù
continuamente, testimone degli sconvolgimenti, egregiamente contenuti
dall’accoppiata bardex e mutande contenitive. Ed alla fine del
supplizio, quando la perra viene autorizzata a scaricarsi, lo deve
fare lì legata in piedi nella vasca, in presenza di tutte. Vediamo
il livello di acqua immonda crescere man mano, tra scrosci e rumori
sconci, mentre la la pancia si svuota. I liquami che scorrono lungo
cosce e polpacci, con un “olor molesto”. La umiliante operazione
dura molto molto a lungo, grazie alle mutande contenitive l’acqua
ha irrigato a fondo il pancione della perra! Il commento finale della
Badessa è stato “Que barbaridad!”
Alla fine mi viene richiesto di
riportare la perra nel dormitorio. La devo sorreggere, il tremore è
tale che fatica a reggersi in piedi. Il colorito è pallidissimo,
anzi, verdastro, ha la pelle d’oca. Le occhiaie e le labbra sono
bluastre. Spero inizi ad averne abbastanza …. poi …. la guardo
negli occhi, ancora lo sguardo da serpe che mi sfida. Riusciremo mai
a domare completamente questa maledetta?
(93- continua)
(93- continua)
1 commento:
Penso di no....
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