Cara Monika,
oggi giornata libera dal servizio, dedicata alla cultura.
Le Signore ci hanno portato a visitare un vecchio edificio, inutilizzato, di una città vicina, era un istituto per l’educazione delle domestiche.
La Signora Bancaria ci ha tenuto una lezione su questi istituti. Nella prima metà del 1800 nelle città vi era una forte richiesta di donne di servizio, questa possibilità di lavoro richiamava dalla campagna e dalla montagna giovani donne desiderose di un lavoro. Però l’istruzione di queste era inesistente e sapevano poco dei fatti della vita. Risultato: lavoravano malissimo e spesso venivano messe incinte, generando una massa di figli illegittimi. Inoltre, se venivano cacciate dal lavoro, senza una lettera di benservito, non riuscivano a trovarne un altro e finivano a fare le prostitute. Per cui vennero creati istituti per l’assistenza e l’educazione delle domestiche. In tali istituti si doveva insegnare tutto, dalla igiene personale ai vari lavori richiesti ad una serva.
Teniamo conto che in quegli anni nelle scuole, e quindi su persone più giovani e più istruite, si utilizzava come metodo correzionale la bacchetta, va da sé che in questi istituti la disciplina venisse applicata con metodi molto energici.
Alla fine del corso le ragazze venivano avviate al lavoro, con una lettera di raccomandazione della scuola. Nel caso di una domestica cacciata dal lavoro per colpe gravi, le veniva offerta una possibilità di un internamento più lungo nell’istituto per una “riabilitazione”. Se resisteva fino alla fine le veniva nuovamente data la lettera di raccomandazione.
Anne e Brune davano segni di disinteresse ed insofferenza.
Per me invece, camminare per quei polverosi e bui corridoi, vedere i cameroni dove le allieve venivano ospitate, le cellette di punizione, mi ha molto turbata.
E veniamo alla dieta della domestica, devo confessare pubblicamente di avere tralasciato alcune cose. Gli insaccati sono dannosissimi, le serve tendono ad utilizzarli per comodità, perché non richiedono di cucinare. Le carni rosse vanno evitate assolutamente. Resta il pesce che è consigliabilissimo ma molto costoso, a meno di utilizzarlo in scatola o congelato. Un pochino di carni bianche. I dolci sono assolutamente da evitare, come pure tutto ciò che contiene zuccheri raffinati. Vi chiederete cosa resta alle povere domestiche per consolarsi: se si comportano bene verrà loro concesso un frutto di stagione, come premio. In quanto agli alcoolici le serve se li scorderanno, la Signora avveduta le beccherà inevitabilmente e fioccheranno le punizioni. Da bere useranno acqua e una quantità moderata di tè, magari verde e non zuccherato.
Scusandomi ancora con la Signora Infermiera, con te e con le lettrici saluto rispettosamente.
Sguattera Lucia
1 commento:
Interessante l'Istituto che avete potuto vedere. Chissà che, se le Nobili Dame te lo ordineranno, tu possa trovare ulteriori informazioni su internet. L'Istituto Correzionale ricorda un poco una delle storie del maestro Pichard, probabilmente ce ne erano uno per regione, se non per città.
Un saluto alle Nobili Dame e a voi serve.
Oliva
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