Cara Monika, “oggi la festa è finita”, con questa frase siamo state accolte nel salone, per le lezioni odierne. La Sorvegliante Barbara si è incaricata di tenercele. Però, invece di partire con le lezioni di stiratura, l’ha presa molto alla lontana: ci ha attrezzate di spazzolini e via a pulire la tazza del wc ed i pavimenti, in ginocchio. Poi lavaggio pavimenti, in tutti i modi possibili, indi lavaggio vetri, anche qui con tutte le varianti. Si è fatto mezzogiorno, però nessun cibo per noi, infatti ci aspettavano le spiacevoli operazioni di pulizia intestinale. Qui penso che la Signora Barbara abbia voluto togliersi un sassolino dalla scarpa, infatti ha chiamato la Signora Infermiera ed ha detto “Mia cara ci sarebbe una bella maxi purghetta per la nostra sguattera Lucia?”. Mi sono venute subito le lacrime agli occhi pensando a cosa mi attendeva, infatti è stato approntato un secchio contenente un doppia dose di purga: otto litri. Non credevo ai miei occhi e cercavo febbrilmente una qualche idea per salvarmi. Ma a togliermi ogni speranza è arrivata la Signora Infermiera brandendo un enorme imbuto a cui era collegata una grossa sonda di gomma di lunghezza spaventosa, sarà stata un metro e mezzo. “O bevi da sola oppure ci penso io a riempirti, te la infilo dalla bocca fino nello stomaco!” è stata la sua minaccia. Dopo ciò che ci fece soffrire con la piuma strofinata in fondo alla gola, mi butterei anche nel fuoco pur di evitare altri maltrattamenti medici, ed allora ho acconsentito. Ma non era finita, per non fare perdere troppo tempo mi è stato ordinato di finire tutto in 4 ore, cioè nel tempo in cui normalmente somministrano solo 4 litri! Che dirti, Monika, di 4 ore passate a trangugiare un liquido vomitevole e leggermente salato, continuando ad inghiottire costringere lo stomaco a non rivoltarsi? E che dirti dei dolori di pancia che sono cominciati ad un certo punto, costringendomi a stare sul secchio per quattro ore, mentre continuavo a trangugiare purga e contemporaneamente scaricarmi? E’ stata una vera tortura.
E alle due tedesche non è andata meglio, la Signora Infermiera ha provveduto a fare loro due bei clisteroni, l’ultimo dei quali punitivo, consistente in un clistere di 3 litri di cui i primi 2 litri di acqua molto calda e il terzo litro di acqua fredda di rubinetto, somministrato con la sonda a due palloncini.
Non capivo cosa supplicassero in tedesco, ma hanno sofferto veramente tanto. Dovevi vederle, nonostante le avessero fissate al lettino di contenzione si torcevano come anguille, col loro pancione gonfio e dolorante. Non contenta di ciò la Signora Infermiera le ha costrette a sfilare a pancia gonfia, in presenza delle altre Signore e fare a tutte un perfetto inchino, prima di portarle al loro secchio, per le operazioni di svotamento. E da domani riprenderà la disgustosa routine dei semini da inghiottire.
Intanto il nostro apprendistato si allunga a vista d’occhio, sono già state previste lezioni di bucato, servizio in tavola, cucina, stiratura, ikebana, cerimonia del tè e chissà che altro.
Come vedi qui alle domestiche non basta più la voglia di lavorare, occorre una laurea!
Ciao cara Monika, scusa i miei sfoghi. Un abbraccio dalla sguattera Lucia.
1 commento:
Serva Lucia,
la bontà delle Nobili Dame di Villa Penitenza ti dà la possibilità di scriverci, però non approfittarne per i tuoi piagnistei, non ti lamentare, è giusto che tu faccia un pò di gavetta.
FrauJulia
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